“Quanto accaduto è sconcertante, oltre che preoccupante, in quanto è stato impedito a diversi relatori di esprimere una propria opinione, costringendoli a sospendere il convegno”.
Con queste parole il Consigliere Regionale del Piemonte Marco Botta commenta l’Interrogazione presentata a Palazzo Lascaris a riguardo delle minacce e delle intimidazioni all’incontro “Gender, omofobia, transfobia, verso l’abolizione dell’uomo?” svoltosi domenica sera alle ore 21 all’auditorium San Filippo di Casale Monferrato.
L’evento, organizzato da Movimento per la Vita, Comunione e Liberazione, Alleanza cattolica con il patrocinio della Pastorale della salute e pastorale sociale, ha visto tra i relatori Mauro Ronco, docente ordinario di diritto penale dell’Università di Padova e Giorgio Razeto, avvocato, giurista per la vita e bioeticista.
Circa un’ottantina di contestatori provenienti da tutto il Piemonte, appartenenti a partiti (Sel, Pd e Giovani Democratici) e ad alcune associazioni hanno atteso al di fuori dell’auditorium San Filippo l’arrivo dei partecipanti e del sindaco Giorgio Demezzi (subito salutato con un ironico applauso e al grido di “Buone elezioni!”) distribuendo volantini e mostrando cartelli di protesta appesi al collo.
“I contestatori sono quindi entrati in auditorium prendendo posto nelle ultime file” – continua l’esponente monferrino di Fratelli d’Italia – “Urla, proteste, slogan hanno cominciato a corredare gli interventi dei relatori: le grida di “buffone!” e “fai schifo!”, rivolto ai relatori, hanno cominciato a riecheggiare nella sala”.
Una contestatrice ha, addirittura, sfilato provocatoriamente sul palco durante l’intervento di un giurista. “Basta che lei stia zitto e non la imbavagliamo”, hanno urlato dalle ultime file contro il professore che ha risposto: “Questo mi convince sempre più delle mie posizioni e trovo conferme sulla violenza del vostro comportamento” – conclude il consigliere regionale alessandrino. “La serata è stata continuamente interrotta. Prima cori di «Ver-go-gna, ver-go-gna, ver-go-gna!» fino all’occupazione del palco da parte dei contestatori con in mano cartelli “L’omofobia è odio non è libertà d’opinione”, poi due uomini si sono lanciati in un bacio sul palco”. Costretto a sospendere la conferenza, il prof. Ronco ha salutato, tra le urla, il pubblico: “Questa è la prova a quale livello di inciviltà stanno arrivando queste persone”.
Per questi motivi Marco Botta ha deciso di chiedere alla Giunta Regionale se non si ritenga opportuno se non si ritenga opportuno “condannare in forma ufficiale quanto successo” e “esprimere pubblicamente la propria solidarietà al Movimento per la vita, a Comunione e Liberazione e ad Alleanza cattolica, nonché ai relatori del convegno e al Sindaco di Casale Monferrato”.