di Pier L. Cavalchini
Al “Moccagatta” si è purtroppo rivista la solita Alessandretta conosciuta con l’ AtalantaNG e con il Mantova. All’Albinoleffe, che ha meritato il vantaggio finale, sono andati i tre punti forse più importanti di tutta la stagione, importanti per l’Alessandria quanto per l’Albino che si riaffaccia in alta classifica. Riguardo ai Grigi alessandrini sabato 24 febbraio era d’obbligo la vittoria e, invece, è arrivata una sonora scoppola che annulla il grande risultato ottenuto quattro giorni fa a Sesto San Giovanni. I lombardi avrebbero addirittura avuto la possibilità di arrotondare il vantaggio e solo alcuni errori degli avanti in giallo squillante e qualche buon intervento di Spurio hanno permesso ai Grigi di mantenere un lumicino di speranza fino alla fine.
L’Alessandria si presenta con una divisa celebrativa in “bianco totale” con fascia grigia, mentre i lombardi partono con un completo giallo abbellito da modanature azzurre. L’Albino parte lancia in resta e aggredisce fin da subito i Grigi, costringendoli a sgroppate continue sia di contenimento che per tentare rilanci. Forse è proprio questa la “pensata” base del vice di mister Lopez, Simone Arceci…far correre l’Alessandria e far uscire fuori stanchezza e confusione. Operazione pienamente riuscita, specie – alla lunga – nel secondo tempo. Già il “giallo” Piccoli al primo minuto si fa vedere nell’area di Spurio con una girata di testa, fuori. Stessa situazione con Milesi e Zoma pochi minuti dopo. Il primo tiro cross dei Grigi neutralizzato da Marietta, ex di turno, si avrà solo all’undicesimo ad opera del solito inesauribile Ciancio. Munari per l’Albinoleffe ci riprova al ventesimo dopo una sgroppata in contropiede a cui risponde Mastalli dopo due minuti ma con una conclusione alta. Al minuto 27 prima Zoma e dopo due minuti Longo avrebbero la possibilità di portare in vantaggio una sempre aggressiva Albinoleffe ma Spurio prima e Ciancio dopo riescono a sventare le occasioni dei lombardi.
L’Alessandria prova comunque a premere e ad alzare il baricentro ma i “gialli” sono bene organizzati, veloci nei fraseggi quasi a memoria, sempre con un uomo smarcato in avanti e con la tendenza a procedere a folate orizzontali e ripetute, quasi da rugby. Una impostazione che a fine primo tempo “paga” perché, dopo l’ennesimo tentativo “leggero” e inconcludente dei Grigi con Samele, sono Baroni e Munari ad innescare con un lungo traversone il liberissimo Gusu che, con perizia, inganna Spurio, lento nel movimento di ritorno.
Si va negli spogliatoi con l’impressione di aver tenuto testa per quasi un tempo agli ospiti, in buona condizione, ma con il rammarico di avere gettato l’occasione alle ortiche per una dormita di troppo. E non è la prima del campionato. E il risultato è chiaro: zero per i Grigi, uno per l’Albinoleffe.
Si riprende con Gazoul al posto di Samele e con un buon controllo del centrocampo da parte dell’Alessandria. Quando però si tratta di affondare i colpi la difesa combinata di Borghini, Zanini, Milesi e co. non lascia scampo. Tutte le palle alte sono intercettate dai colpitori di testa lombardi e le loro ripartenze sono sempre pericolose. Su una di queste è proprio il portiere Spurio a superarsi e a fermare un tiro a colpo sicuro di Zoma. Gazoul prova a districarsi dalla pressante presenza dei difensori dell’Albino ma non va oltre qualche calcio piazzato e qualche tiro telefonato. Siafa, in modo particolare, pare soffrire le continue attenzioni di Zanini e compagni e finisce per affaticarsi molto e chiudere la partita in debito di ossigeno. Forse mister Banchini avrebbe dovuto toglierlo nel secondo tempo, tenendo in campo Pellegrini o Soler…Ma, a danno fatto, sono tutti capaci a pontificare, per cui andiamo oltre.
Niente di particolare fino alla fine del secondo tempo da parte dell’Alessandria che, praticamente, non inquadra mai lo specchio della porta di Marietta. Prima Mastalli poi Rossi alzano troppo due buone conclusioni che finiscono a un metro di distanza da pali e traversa. Diversa invece la situazione per quanto riguarda gli avanti dell’Albinoleffe che, per ben tre volte, hanno sfiorato il raddoppio, con Zoma, Longo e Gusu. Un ottimo Nichetti in fase di recupero ha salvato per due volte la porta di Spurio dimostrandosi anche uno dei migliori in fase di impostazione. Un po’ in ombra invece Femia e Laukzemis, sempre braccati dai centrocampisti in maglia gialla. Si arriva al termine dopo cinque minuti di sofferenza oltre i novanta regolamentari e con l’Albinoleffe che, come già detto, meritatamente conquista il bottino pieno.
Per i Grigi è buio pesto. Poteva essere l’occasione buona per risalire … invece siamo, come sempre, a piangere sul latte versato.
Alessandria (3-4-1-2): Spurio; Ciancio Rota (43’st Mangni), Gega; Pellegrini (13’st Femia), Sepe (13’st Nichetti), Soler, Rossi; Mastalli (34’st Laukzemis); Siafa, Samele. A disp.: Farroni, Barmaz, Nichetti, Cusumano, Pellitteri, Parrinello, Nunzella, Ndir, Busatto, Fiumanò. All.: Banchini
Albinoleffe (3-5-2): Marietta; Borghini Milesi Baroni (36”st Doumbia); Gusu Munari, Brentan, Zanini (37’st Angeloni), Piccoli; Longo (36’st Agostinelli), Zoma (29’st Arrighini). A disp.: Pratelli, Moleri, Toccafondi, Muzio, Saltarelli, Allieri, Ercolani. All.: Lopez
Arbitro: Iacobellis di Pisa
Reti: pt 45′ Gusu
Ammoniti: Munari, Ciancio, Rota, Arrighini per gioco falloso
Corner: 7-2
Recuperi: 2+5
Note: serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 800 circa, incasso 2346 euro.
Mister Banchini dopo Alessandria Albinoleffe