di Pier L. Cavalchini
Un Siafa in grande spolvero trascina una Alessandria rigenerata verso un percorso virtuoso che, forse, permetterà ai Grigi di mantenere la categoria (cioè la Serie C). Una frase impegnativa che ben fotografa il miracolo avvenuto non a Milano (per citare un famoso film) ma lì vicino. Tutto congiurava per il pollice verso nei confronti della squadra di mister Banchini…la settimana convulsa che ha visto più volte comparire il nome di nuovi allenatori, il ritorno del “Benedetto Bitcoin” che tutti vorremmo lontano dal “Moccagatta”, i problemi di soldi che prima sembravano drammatici e poi, piano piano, sono ritornati nella nebbia a cui siamo abituati non per motivi metereologici.
Aggiungiamo il doppio delle presenze allo stadio di Sesto rispetto all’ultima uscita degli “azzurri”, tutti pronti a sostenere la “Pro” lombarda nella partita più importante dell’anno. E invece qualcosa è andato storto…a cominciare dall’arbitro, il signor Mirabella, meno di parte di altre volte e più rispettoso del regolamento. Come qualcosa è andata storta nel meccanismo messo in piedi da mister Pace con Toninelli, Mapelli e Sereni a far valere la loro esperienza ma con l’attacco perennemente pressato dai difensori grigi con pochissimi spazi di manovra. Soprattutto va storto per i padroni di casa la sottovalutazione dell’attaccante della nazionale della Guinea Equatoriale (Siafa), fondamentale sia nell’azione del primo gol che nel secondo. Alla fine l’Alessandria porta a casa i tre punti ed è ciò che contava di più. Ma andiamo per ordine.
Molte sorprese nella formazione di mister Banchini. Spurio al posto di Farroni che ha l’occasione buona per mettersi in evidenza. Nunzella, Femia, Lauzkemis tenuti per il secondo tempo, mentre da subito vengono inviati in campo Gega, Sepe e Rossi. I primi dieci minuti sono di studio e non succede praticamente nulla. Balouli per i lombardi ci prova da lontano così come Pellegrini e Siafa cercano di ottenere spazio in una difesa munitissima, con tutte le azioni che, però, si infrangono contro le rispettive difese. L’Alessandria spunta solo qualche calcio da fermo così come la Pro Sesto non va oltre alcuni angoli mal giocati. Ancora Balouli e Bruschi provano a impensierire i Grigi intorno al ventesimo minuto ma i loro tentativi sono deboli e centrali. Bene Siafa in avanti. Lotta come un leone e riesce a servire in modo apprezzabile i compagni. Prova a dribblare e a muoversi fra una selva di gambe e, soprattutto, resiste alle cariche e appoggia con abilità. Infatti al 30esimo proprio da una sua piccola correzione scaturisce il gol di Samele.
Il giovane centravanti, acquisto sicuramente positivo nel recente mercato invernale, riesce ad angolare il suo tiro rasoterra e batte imparabilmente DelFrate, dopo aver ricevuto un preciso assist – guarda caso – da Siafa. Ancora dieci minuti di pressione sterile della Pro Sesto, poi tutti negli spogliatoi.
Si riprende con la squadra grigia (in bianco per l’occasione) con la stessa formazione del primo tempo e qualche inserimento di nuovi attaccanti nella Pro Sesto. Subito i lombardi provano ad alzare il baricentro ma sono i Grigi a rendersi pericolosi in contropiede. Ottima la prestazione di Pellegrini e Rossi sulle fasce, perenni spine nel fianco di una poco organizzata Pro Sesto. Buone le giocate in copertura di Gega, Ciancio e Rota. Solo Nichetti, a volte, pare un po’ distante dal “gioco molto stretto” imposto dalle pressanti coperture di entrambe le squadre. Comunque, su una di queste ripartenze brucianti Mastalli, Sepe e, soprattutto, Siafa, costruiscono il raddoppio che, alla fine si rivelerà fondamentale.
E’ l’attaccante guineano a provarci, appena dentro l’area di rigore, dopo essersi portato a spasso mezza difesa lombarda. Tira forte di sinistro e insacca tra palo e portiere. Siamo al decimo della ripresa e l’Alessandria, incredibilmente, è avanti di due reti a zero. La reazione della Pro Sesto stavolta è rabbiosa e mister Pace mette in campo tutte le punte a disposizione. La pressione degli avanti in maglia azzurra, con Balouli, Toninelli, Bruschi si fa insistente e su un calcio di punizione, calciato secondo manuale del calcio, la “Pro” accorcia le distanze. E’ Bruschi a farsi trovare libero al minuto 15 e a girare a rete, tra una selva di gambe, il più micidiale dei rasoterra. Niente da fare per Spurio e…come si dice “palla al centro” con più di mezz’ora da gestire “al cardiopalma” per gli uomini di Banchini. In realtà fino al novantaseiesimo gli avanti della Pro Sesto non riescono ad arrivare al tiro e il filtro del centro campo e della difesa alessandrina funziona al meglio. Quindi le apprensioni dei sostenitori “grigi”, per stavolta, sono state fortunatamente inutili. Anzi, gli alessandrini si permettono anche qualche ripartenza sbarazzina e Mastalli e compagni riescono in più occasioni a liberare in avanti Gazoul e Siafa. Quest’ultimo sfiora in due occasioni il raddoppio e Nichetti, dalla distanza, riesce a centrare il palo a Del Frate battuto. Ma…va bene così.
Si sono visti segnali chiari di buona organizzazione, di recupero di forze e di idee che, sinceranente, in pochi si sarebbero sognati di vedere. Invece è successo. Complimenti alla trentina di supporters alessandrini che si sono visti questa bella vittoria in diretta, complimenti al mister per il miracolo, perché di miracolo si tratta, e complimenti a tutti i giocatori, grintosi, precisi, lucidi e concreti così come deve essere una squadra di questa categoria.
La partita con l’Albinoleffe ci dirà se si è trattato di un fuoco di paglia (anzi di “palea” ricordando le gloriose origini della città) o di qualcosa di più sostanzioso. Per il momento non possiamo che ringraziare.
Pro Sesto 1 – Alessandria 2
Marcatori: 33′ Samele (A), 54′ Siafa (A), 59′ Bruschi (PS)
Mister Banchini dopo Pro Sesto Alessandria