di Pier L. Cavalchini
Avevamo una squadra combattiva, conscia dei propri mezzi con un allenatore coi fiocchi e con un ruolino di marcia finalmente degno dei Grigi. In pochi giorni è stato buttato tutto in Tanaro (o in Sesia, dato che la trasformazione in peggio è avvenuta a Vercelli) con la netta impressione che le cose non possano che peggiorare. Mai visti i Grigi così scarichi, svogliati, poco attenti alle giocate, quasi in campo per onor di firma.
Mai visto un allenatore (Pirozzi) tanto distante dall’animo, dalla testa dei giocatori, con il prevedibile esito di zero tiri in porta, o quasi, e una sonora e meritatissima sconfitta finale.
Al “Silvio Piola” di Vercelli davanti ad un pubblico scarso ma, per la Terza Serie, tutto sommato accettabile e, forse, invogliato da quel poco di competizione centenaria che esiste fra le due casacche storiche, si gioca per l’intera posta. Entrambe le squadre con le seconde maglie: i vercellesi in azzurro mentre i Grigi in bianco con riporti grigi, ma poco importa. Tutte e due le compagini vengono da sconfitte immeritate e, almeno sulla carta, ci si aspetta una bella partita.
Si inizia – per i Grigi – con in campo Ndir in difesa e Pagliuca in attacco, senza Foresta e Sepe. Soprattutto senza Ciancio ma di questo trattiamo alla fine. Al secondo minuto Ndir ci prova di testa su un traversone da destra ma la sua deviazione è debole. Bello, invece, lo schema su punizione messo in atto da un ex Grigio di lusso (Mustacchio) che fa presagire una partita di sofferenza in difesa. Dossena, allenatore dei “Bianchi” di casa, ha in Carosso, Rodio, Santoro e Mustacchio un robusto centrocampo e sulle ali riesce a liberare sempre qualcuno.
Mastalli e Pellitteri provano, per l’Alessandria, ad impegnare il portiere Sassi ma i loro tiri sono fuori mira di diversi metri. Mustacchio, invece, continua a rifornire al centro palloni pericolosi che Siafa, Pellitteri, Gega e Nichetti cercano di controllare per provare qualche complicato contropiede. Si va avanti così fino alla rete dei vercellesi, assolutamente bella e meritata per il gioco espresso. E’ il solito Mustacchio ad agire a destra, troppo libero, evidentemente con errori nelle marcature decisive, che gli permettono di appoggiare con precisione a centro area. Haudi, liberissimo, riceve e tira forte alla sinistra di Liverani che non ci può fare nulla.
La reazione dell’Alessandria è poca cosa e si limita ad un tiro alto del pur volonteroso Mastalli. Pessima invece la performance di Pagliuca, lento e poco reattivo come non mai.
Sufficiente la prova di Siafa che si affanna a tenere palloni e a provare a smarcare i compagni, non disdegnando di dare una mano in difesa.
Nunzella, Nichetti, Gega, Pellitteri poco coinvolti nel vivo della partita. Giocatori che, con Banchini, specie in svantaggio di un gol, facevano di tutto per riequilibrare il risultato.
Si arriva così all’intervallo con il centinaio di supporters Grigi senza nemmeno più la voglia di arrabbiarsi.
Il secondo tempo è, praticamente, la fotocopia del primo. Sepe e Rossi (e poi Gazoul) muovono qualcosa in più ma ora la retroguardia locale è molto più compatta e chiusa rispetto alla prima mezz’ora di gioco e per i Grigi si fa ancora più dura. Anzi, si comincia a rischiare parecchio, tanto è vero che al decimo minuto solo un miracolo di Liverani toglie dal “sette” una staffilata da lontano di Iezzi.
Entra anche Anatriello al posto di Pagliuca ma sono sempre i vercellesi a rendersi pericolosi.
Prima Maggio a metà secondo tempo impegna severamente Liverani poi al quarantesimo segna su un errore della difesa. Rossi e Liverani non si capiscono rispetto ad un rilancio a liberare l’area e finiscono per regalare la palla all’attaccante di casa che insacca con un pallonetto.
Ancora Gazoul ci prova di testa ma non succede più nulla fino al termine. Brutta figura di tutta la squadra ed una prestazione da dimenticare anche per il numero eccessivo di cartellini gialli rimediati. Ercolani, Siafa, Gega, Pellitteri, tutti ammoniti, fanno capire quanta fatica si è fatta in questa partita, nata male e finita peggio.
Quel che preoccupa di più è, però, il futuro che attende questa armata Brancaleone (fino a dieci giorni fa una discreta squadra). Ciancio e mister Banchini erano in tribuna a commentare la debacle della squadra a cui, evidentemente, guardano ancora con affetto e, forse, compatimento.
Assolutamente da rivedere la posizione della nuova dirigenza che ha messo alla porta un ottimo allenatore, motivatore e psicologo come pochi. E, per sovrapprezzo, non ha voluto ascoltare le giustissime lamentele di capitan Ciancio che, freddamente, aveva già capito quale piega avrebbe preso l’insieme della questione.
Sì, una “questione” perché la crisi di gioco e di impegno dei Grigi visti a Vercelli è lo specchio di un malessere profondo che i sostenitori Grigi non mancheranno di rimarcare in quest’altra settimana che ci divide dall’incontro con il Fiorenzuola.
Ciancio deve tornare e, “trovate il modo”, deve tornare Banchini. Poche chiacchiere: i Grigi sono un patrimonio sociale, sportivo, culturale, affettivo di tutto un territorio e non possono subire insulti di questo tipo.
Pro Vercelli 2 – Alessandria 0
Marcatori: 38′ Haoudi (PV), 86′ Maggio (PV)
Mister Pirozzi dopo Pro Vercelli Alessandria