La pittrice giapponese Asako Hishiki protagonista di una mostra alle Sale d’Arte

Città di Alessandria e ASM Costruire Insieme presentano
Asako Hishiki
ARMONIE SOSPESE 浮遊する調和
Fuyu suru chowa

1 dicembre 2023 – 14 gennaio 2024
Inaugurazione venerdì 1 dicembre 2023 ore 17.30
Sale d’Arte
via Niccolò Machiavelli 13, Alessandria

a cura di Matteo Galbiati, Raffaella Nobili, Giulia Gismondi, Sara Zilioli in collaborazione con Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee e Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili, Milano il palinsesto di artisti giapponesi Pensieri Leggeri センサイナシコウ Sensai na shikou si avvale del patrocinio di Consolato Generale del Giappone di Milano, Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

Dopo il successo del primo appuntamento che ha visto come protagonista Kanaco Takahashi − prima tra le cinque artiste giapponesi inserite all’interno del palinsesto Pensieri Leggeri センサイナシコウ Sensai na shikou − la Città di Alessandria e ASM Costruire Insieme ospitano, dal 1 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024, alle Sale d’Arte, Asako Hishiki (1980), con la mostra Armonie Sospese 浮遊する調和 Fuyu suru chowa.

I due ideogrammi che compongono il titolo 浮遊する (fuyu suru = sospeso) e 調和 (chouwa = armonie) riprendono un concetto intrinseco e comune a tutte le opere dell’artista, quello di sogliaconfine. È uno stato di sospensione ugualmente tangibile e figurato − nondimeno transitorio − in cui il senso di atemporalità che emerge è il risultato di un silente e armonioso accordarsi dei ritmi interiori al continuo mutare dell’ambiente esterno. Infrangendo l’illusione della permanenza, la fragilità impressa dall’artista nelle sue opere, diventa un filo sottile, ma tenace, che lega l’uomo alla Natura.
Asako Hishiki definisce il tempo assoluto come un’amalgama frammentaria e stratificata di ricordi e impressioni, di visioni e fantasie primigenie che compongono un paesaggio interiore scandito dall’emersione di immagini persistenti e che si ripetono ritmicamente. Nel tentativo di conservare impressioni evanescenti, Hishiki ricompone lacerti del suo vissuto interiore trovando forme inedite e nuove configurazioni a ricordi sfumati altrimenti dispersi nell’oblio della memoria. Come la stessa artista asserisce:

“Immagino che nel fondo della mia coscienza si trovi un contenitore simile ad una ciotola bianca di ceramica in cui si riversano continuamente i frammenti delle memorie […] solo scuotendo e guardando dentro questa ciotola riesco a percepire ciò che vi si trova”.

Questi elementi, come minuscoli granelli di terra, si depositano al suolo, quasi impercettibili e insignificanti se presi singolarmente, ma che accostati tra di loro sono in grado di dare vita ad altro. In questo modo per l’artista, i ricordi risultano essere sovrapposizioni di immagini ripetute, rimescolate in una sintesi creativa che comprende realtà concrete e immaginifiche, visioni ed emozioni che, se da un lato accolgono la sfocatura del ricordo oggettivo e il suo inconscio celarsi, dall’altro, grazie all’intermediazione artistica, conservano e ricompongono le temporalità relative in memorie che aspirano a un significato più generale che trascende l’artista stessa.

Nei lavori di Hishiki, labile e permanente vivono in relazione di reciproca complementarietà; il perenne rapporto che li lega non emerge solo nell’opera finale, bensì in tutto il processo di ridefinizione dei ricordi dove le memorie si tramutano in immagini ricorrendo a forme semplici e ad elementi naturalistici per scandire espressivamente panorami intimi. Essenziale per l’artista è, infatti, il rapporto fecondo con la Natura, espressa liricamente in composizioni leggere condensate in elementi selezionati scrupolosamente secondo il ritmo stagionale; la resa formale risulta sintetica ed armoniosa anche per il ricorso alla tecnica di stampa che con cadenza regolare ripropone i soggetti in sequenze di intensità cromatica variabile.
Concettualmente presente e espresso in modo sussurrato, il flusso del tempo è percepibile in forma poetica latente, codificandosi in singole istantanee naturalistiche che evocano la stretta correlazione che lega uomo e natura al Tempo, permettendo la compartecipazione attiva dello spettatore.

La tecnica tradizionale della xilografia di cui l’artista è esperta conoscitrice, prevede varie fasi di cui la stampa è il momento culminante e cruciale: Hishiki opera su leggeri strati di tela semitrasparenti sovrapposti con impressioni che variano da tenui a vigorose, conferendo al tessuto una tramatura visiva originale.
A monte dell’abilità artistica dell’artista giapponese è anche il rapporto di stretta integrazione tra opera e ambiente circostante. La scelta di lavorare su scale dimensionali differenti permette di plasmare itinerari visivi che tengano conto dell’aspetto immersivo. L’estetica distintiva di Hishiki, intrinsecamente evocativa di una prospettiva sinestetica, si distingue, infatti, per la sua complessità sensoriale volta a stimolare la percezione individuale, fungendo da viatico verso significati più profondi.
L’installazione si propone di evocare l’atmosfera di un giardino in cui le quattro stagioni, con il loro ciclico susseguirsi, suggeriscono l’idea di un tempo circolare che ritorna incessantemente. L’anticipazione costante e il senso di attesa che accompagnano la metamorfosi di forme e colori naturali ci riportano al concetto iniziale di confine, stavolta inteso temporalmente. Tale concetto rievoca il sottile legame tra l’umanità e la natura, enfatizzato inoltre dall’artista attraverso il ricorso di pieni e vuoti come metafore eterne di rinascita e quiescenza.
Per Hishiki la Natura non altera, non cambia, ma tramuta silenziosamente. Contiene fenomeni in divenire come in divenire sono le tracce mnestiche in ognuno di noi. Con il suo lavoro, inoltre, esalta il potere e la forza dei ricordi sottolineandone il potere curativo:
“Penso che sia necessario un processo individuale per arricchire il presente senza essere imprigionati nel passato. Non esiste una soluzione universale, ma è importante avere consapevolezza di sé e delle esperienze passate. Credo che attraverso il processo di apprendimento derivante da questo percorso, sia possibile liberarsi dalle catene del passato”.
Ciascuna mostra del palinsesto Pensieri Leggeri センサイナシコウ Sensai na shikou, realizzato in collaborazione con Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee e Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili, Milano, si avvale dei prestigiosi patrocini di Consolato Generale del Giappone di Milano, la Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria, e dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

La mostra è aperta da giovedì a domenica con i seguenti orari: 15.00-19.00

Asako Hishiki è nata in Giappone ad Hamamatsu (Shizuoka) nel 1980. Consegue la laurea in Pittura nel 2004 presso Joshibijutsu Daigaku (Joshibi University of Art and Design) di Kanagawa, Tokyo. Nel 2005 si iscrive all’Accademia Belle Arti di Bologna dove, nel 2010, si diploma in Pittura e successivamente, dopo aver ottenuto nello stesso anno una borsa di studio dal Governo Italiano, si iscrive al Biennio Specialistico in Pittura dove si diploma nel 2015. Del 2019 sono le ultime mostre Ritmi vitali presso lo spazio veneziano Arti 3160 e, grazie al Premio Arteam 2017, Tonalità vitali per il progetto KAMart in Residence a Cereggio (RE). Collabora con la Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili di Milano da diversi anni avendo all’attivo le personali Simbiosi armoniche (2015), Natura tenue
(2012) e diverse collettive tra cui Kokin. Libri d’artista (2018), Eterne Stagioni (2017), Kage – Ombra (2014), Iki いき (2013). Tiene regolarmente laboratori e corsi a Milano e nel nord Italia su alcune tecniche tradizionali giapponesi quali la xilografia mokuhanga, la legatoria watoji e lo shibori su carta. Vive e lavora a Monza.
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