La risposta in uno studio attivato sotto la guida dell’URPS dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria
È possibile individuare preventivamente i fattori utili a una presa in carico precoce del delirio in pazienti sottoposti a intervento cardiochirurgico? A darne risposta è lo studio attivato nella struttura di Anestesia e Rianimazione Cardio-toraco-vascolare dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria diretta da Federico Pappalardo e in particolare nel reparto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica, che vede come responsabile Astrid Cardinale.
Il delirio è una sindrome definita come uno stato acuto di confusione e disattenzione che può essere accompagnato da un alterato livello di coscienza e pensiero disorganizzato. Il delirio postoperatorio in cardiochirurgia rimane un problema importante, nonostante i continui sforzi per ridurne l’incidenza. È una condizione acuta che si sviluppa in un breve periodo di tempo, di solito della durata di ore e giorni e spesso non diagnosticato nella chirurgia maggiore nei pazienti più anziani.
Il delirio nel periodo postoperatorio è un problema di vasta portata che influenza direttamente importanti esiti clinici. La comprensione e l’implementazione di strategie per prevenire lo sviluppo del delirio da parte dei pazienti è della massima importanza, poiché i trattamenti farmacologici basati sull’evidenza per il delirium sono minimi e presentano limitazioni significative.
Molti fattori di rischio sono associati al delirio postoperatorio, tra cui l’età, il tipo di intervento chirurgico, la storia preoperatoria di declino cognitivo, le precedenti condizioni psichiatriche, la malattia cerebrovascolare preoperatoria.
Lo studio DEPATI ha preso avvio sotto la guida dell’Unità di ricerca delle Professioni Sanitarie, diretta da Tatiana Bolgeo e vede come co-sperimentatore Sara Masini, infermiera presso la Terapia Intensiva Cardiochirurgica, in collaborazione con Marisa Castagno, coordinatrice infermieristica della struttura, e tutto il team infermieristico afferente.
I pazienti vengono valutati ogni giorno di degenza attraverso delle specifiche scale di valutazione: i risultati permetteranno di pianificare misure preventive e assistenziali precocemente.
Con l’invecchiamento della popolazione in tutto il mondo e un numero crescente di interventi di cardiochirurgia eseguite ogni anno, il delirio postoperatorio è un grave problema epidemiologico e clinico; la tempestiva identificazione del problema può quindi migliorare lo stato di salute di questi pazienti.
Per sostenere la ricerca del DAIRI a cui afferisce l’URPS, e più in generale quella dell’Ospedale, è possibile dare il proprio contributo direttamente dalla pagina www.fondazionesolidal.it/donazioni/