di Ettore Grassano
“La nostra ambizione è essere una Fondazione aperta, alla città e al territorio. Il che significa naturalmente apertura fisica di Palatium Vetus, accessibile e fruibile ai cittadini con le sue collezioni d’arte e disponibile come ‘contenitore’ per iniziative esterne. Ma vuol dire soprattutto una Fondazione che interagisce con il territorio, non solo finanziando progetti ma stimolando lo sviluppo di grandi asset strategici. La crescita dell’Alessandrino passa attraverso alcune leve fondamentali: Università, Ricerca in ambito clinico sanitario e Logistica. Il nostro futuro è principalmente lì”.
Il notaio Luciano Mariano, al suo secondo mandato come Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, è persona di grande garbo e pacatezza, e prima dell’estate ha presentato un bilancio di esercizio 2022 di vera eccellenza, con oltre 5 milioni di euro di erogazioni complessive al territorio. Record destinato ad essere ‘frantumato’ quest’anno, considerato che al 31 agosto erano già 6 milioni e 890 mila le erogazioni deliberate (“abbiamo fatto una bella operazione di riordino dei conti, recuperando risorse su diversi capitoli, in parte anche frutto di erogazioni del passato mai incassate: quindi ci è sembrato giusto metterle a disposizione oggi, in un momento in cui all’Alessandrino serve una spinta di rilancio”). Ma il Presidente Mariano lo precisa in questa intervista: “Le erogazioni sono un indicatore importante, che impatta in maniera diretta sulla nostra comunità. Ma avere una visione prospettica, e saper fare rete con il pubblico e il privato a sostegno dello sviluppo del territorio è altrettanto rilevante”.
Presidente Mariano, la Fondazione CrA ha chiuso il 2022 con numeri e risultati eccellenti. Può già darci qualche anticipazione sull’andamento di quest’anno?
Non numeri definitivi, che ovviamente arriveranno la prossima primavera, ma qualche linea di indirizzo certamente già l’abbiamo, e per ora siamo soddisfatti. Presupposto per poter continuare ad esercitare infatti il nostro ruolo di sostegno alle realtà pubbliche e private della nostra provincia è fare in modo che i nostri asset patrimoniali siano sempre più solidi. Il patrimonio della Fondazione è oggi di oltre 200 milioni di euro con un fondo di stabilizzazione (“riserva di sicurezza”) di oltre 16 milioni di euro. Nel 2022 c’è stata una riduzione delle cedole riscosse, ma senza alcun contraccolpo verso l’esterno, grazie ad una gestione davvero prudente e oculata delle risorse. Al 31 agosto abbiamo già deliberato erogazioni per 6 milioni e 890 mila euro. Sarà un anno record su questo fronte. A questo riguardo, mi consenta di segnalare il grande impegno e la grande professionalità di chi lavora in Fondazione: abbiamo 9 dipendenti, più uno come Palazzo del Governatore, persone estremamente preparate, volitive, che non si tirano mai indietro, anzi, sono proprio loro che ci spronano ad essere sempre più presenti sul territorio.
Negli anni del covid, che fu emergenza anche economica oltre che sanitaria, la Fondazione è stata fondamentale nel sostegno delle strutture sanitarie di tutta la provincia. Questo ‘filo rosso’ rimane?
Certamente sì, ma con una logica che, oltre l’emergenza contingente, risponde a criteri di rigorosa programmazione di medio lungo periodo. La sanità, oltre a dover rispondere sempre meglio al diritto alla salute dei cittadini, rappresenta uno dei motori di crescita sociale, culturale ed economica del nostro territorio. Penso in particolare al comparto della ricerca clinica e scientifica, a cui la Fondazione Solidal, presieduta da Dottor Antonio Maconi ed espressione diretta della Fondazione CrAl, dedica particolare attenzione e risorse. La grande sfida, lo sappiamo tutti, si chiama IRCCS, e ci auguriamo che il 2024 possa essere decisivo.
Ricerca significa anche Università: con l’Università del Piemonte Orientale il vostro rapporto è di antica data, e continua ad essere di stretta collaborazione….
In maniera assoluta. L’Upo negli ultimi 25 anni ha aiutato la nostra provincia a crescere, in termini culturali e di qualificazione professionale. Oggi è Ateneo forte e in costante espansione: penso alla Facoltà di Medicina, che a regime (e ormai ci siamo) significa per Alessandria 600 studenti in più nel settore oggi forte più strategico e delicato che ci sia, oltre a tutto ciò che ne consegue in termini di indotto. Il Campus degli Orti sarà un altro fiore all’occhiello, e rappresenta un ulteriore salto di qualità.
Altro asset fondamentale è la logistica..
In questi anni su questo fronte sono stati fatti passi avanti enormi: pensiamo soltanto al Terzo Valico e alle zone logistiche semplificate, il tutto grazie principalmente all’opera della Fondazione SLALA presieduta dall’Avv. Cesare Rossini, già vice presidente della Fondazione CRA. I tanti nuovi insediamenti nell’alessandrino e nel tortonese non sono casuali, ma frutto di una visione politica lungimirante, che guarda lontano. Ora da alessandrini non possiamo che auspicare però che il rilancio dello scalo merci, per il quale è stato avviato un percorso ambizioso, diventi realtà. Così come è necessario un potenziamento della rete di trasporti su gomma (penso ai nuovi caselli autostradali di Predosa e Mirabello) e su rotaia. Con una fermata dell’alta velocità ad Alessandria, o a Tortona, il nostro territorio sarebbe davvero a mezz’ora di treno da Milano, con tutto ciò che ne conseguirebbe.
Presidente Mariano, torniamo alle erogazioni della Fondazione, e al sistema dei Bandi, grazie ai quali c’è stata una razionalizzazione, ma anche un allargamento dello ‘spettro’ di possibilità.
Oggi la Fondazione opera attraverso un ‘sistema’ di erogazioni che passa principalmente attraverso Bandi specifici, indirizzati ai comparti più rilevanti, oltre al sostegno di progetti di terzi, e al finanziamento diretto di nostri progetti. Questo ci ha consentito di aumentare, complessivamente, il numero di erogazioni, ma anche di coprire capillarmente tutti i settori più rilevanti, e cercheremo di fare sempre meglio. Ci sta particolarmente a cuore anche il percorso dei Grandi Bandi, grazie al quale riusciamo ad offrire un supporto fondamentale, in ogni fase del percorso, alle tante piccole amministrazioni comunali di casa nostra che, da sole, non riuscirebbero ad accedere ai finanziamenti del Pnnr, fondamentali per il recupero di uno straordinario patrimonio culturale.
In sostanza la Fondazione CRAL vuole programmare e razionalizzare la distribuzione delle risorse sul territorio: basta con i contributi dati “a pioggia” a misura che i progetti si presentano ma, attraverso i bandi, con precisa preparazione di interventi che consenta di agire, settore per settore, con le risorse che di anno in anno indicano i competenti organi della Fondazione.
Da qualche mese un alessandrino illustre come Fabrizio Palenzona è alla guida di una delle due grandi Fondazioni bancarie torinesi, la Fondazione Crt: questo significherà un più forte gioco di squadra, a beneficio anche del basso Piemonte?
Fabrizio Palenzona è Presidente anche della Consulta delle Fondazioni di Piemonte, Val d’Aosta e Liguria, e questo allarga ancor più lo spettro delle possibili collaborazioni. In realtà la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha da tempo una sua precisa linea strategica, che punta su dialogo, confronto e coordinamento con tutte le realtà che operano su territori limitrofi, da Tortona ad Asti, senza per questo avanzare ambizioni egemoni, e anzi credendo moltissimo nell’autonomia delle singole realtà. Ma, per fare un esempio, se si decide tutti insieme di puntare con forza sul mondo della scuola e della formazione, diventa più facile sviluppare progetti che siano ‘armonici’, e possano far crescere il territorio in termini di area vasta, senza fermarsi ai confini di un comune, o di una provincia.
Chiudiamo con una riflessione su Palatium Vetus Presidente: il simbolo di una Fondazione sempre più aperta verso la comunità alessandrina..
La Fondazione ha una sede splendida, che riteniamo giusto condividere con tutti coloro che apprezzano l’arte, l’architettura, la pittura. Per questo non solo (e qui di nuovo ringrazio la grande disponibilità dei nostri dipendenti) abbiamo moltiplicato le occasioni di visita anche nei week end, con aperture ordinarie e straordinarie, ma mettiamo i nostri spazi a disposizione di iniziative, mostre, convegni di altri soggetti, pubblici o privati, ovviamente in linea e in sintonia con le finalità della Fondazione. E’ una linea che continueremo a perseguire, perché Palatium Vetus sia davvero un punto di riferimento per tutta la nostra comunità.