Lunedì mattina Svegliati Alessandria ha documentato con un video un esempio esemplare di sperpero di denaro pubblico, ovvero la fine del “nostro” Nuoto Club, in viale Massobrio.
Le crude immagini dovrebbero dare allo spettatore, oltre che una scossa emotiva, anche l’esatta idea del totale disinteresse e indifferenza di chi invece avrebbe dovuto avere l’interesse contrario durante la vigenza della concessione e nel periodo di abbandono della struttura.
Quando un soggetto pubblico dà in concessione un bene comune è tenuto a controllare e verificare che il contratto pattuito con il concessionario venga rispettato in ogni impegno sottoscritto, che il bene venga valorizzato, mantenuto e custodito perlomeno nelle condizioni in cui gli era stato affidato.
La ratio della concessione infatti è quella di garantire alla collettività un miglior perseguimento degli interessi pubblici, i quali altrimenti non sarebbero garantiti dall’amministrazione con la propria organizzazione e i propri mezzi…, in poche parole la concessione costituisce l’espressione di cura diretta ed immediata degli interessi pubblici, che avviene attraverso le attività esperite dal privato concessionario.
Non bisogna dimenticare infatti che la maggior parte dei beni di proprietà pubblica (anche quelli dati in concessione) sono stati acquistati con denaro pubblico: dei cittadini contribuenti.
Pertanto appare evidente l’obbligo morale, civile, patrimoniale e penale di vigilare e di intervenire nell’interesse pubblico e se necessario facendo ricorso agli strumenti di autotutela contrattuale in caso di inadempienza del privato concessionario.
Questa struttura, ormai decadente, è stata praticamente abbandonata da pochi anni e ha subito un degrado così veloce che si è arrivati al punto di concepirne l’abbattimento, previsto per il 2024.
In attesa, poniamo alcune semplici domande:
*a chi competeranno le spese per la demolizione?
*chi e con quali soldi realizzerà la costruzione del nuovo edificio, previsto dopo l’abbattimento di quello vecchio?
*quali benefici avrà il cittadino dal nuovo centro sportivo dato [nuovamente] ad un concessionario privato?
