Approvata in Consiglio regionale del Piemonte la delibera che riconoscerà l’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria, sede anche del Dipartimento attività integrate ricerca e innovazione, come Azienda Ospedaliera Universitaria.
“La comunità di Alessandria e tutta la sua provincia – puntualizza il leghista alessandrino Daniele Poggio – stanno vivendo una stagione di progressi sanitari senza precedenti, grazie alla precisa volontà di questa maggioranza di cui la Lega è la prima forza. Aver portato al ministero la deliberà che farà del ‘SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo’ una Azienda Ospedaliera Universitaria rappresenta un ulteriore tassello in una più ampia strategia che ha il suo cardine nella realizzazione del nuovo ospedale di Alessandria”.
“Avere un’Azienda Ospedaliera Universitaria sul nostro territorio – aggiunge Poggio – significa fare di Alessandria e della sua provincia un punto di riferimento all’avanguardia per l’intera Sanità regionale. Da un lato potenzieremo ancora di più la nostra vocazione di polo didattico e del sapere, proprio oggi che il primo gruppo di studenti si laureerà in Medicina ad Alessandria. Dall’altro creeremo un polo, insieme con il primo Irccs pubblico del Piemonte, che saprà attrarre qui conoscenze e pazienti, senza che questi siano costretti loro malgrado a guardare fuori regione. In qualità di proponente, vorrei anche ricordare la mia legge regionale sull’Odontoiatria Solidale che oggi permette l’accesso alle cure dentarie anche a chi, per un momento di fragilità economica e sociale, ne sarebbe altrimenti escluso. Una rete al servizio della salute e dell’assistenza che non ha precedenti, ad Alessandria come nel resto del Piemonte”.
“L’avvio della procedura per l’individuazione dell’Aso di Alessandria quale azienda ospedaliero-universitaria – ha quindi aggiunto l’assessore alessandrina Vittoria Poggio – è un’altra pietra miliare di un percorso avviato nel 2019, quando, insieme all’Asl di Alessandria, è stato dato l’avvio alla procedura di riconoscimento quale Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico Irccs. Il nuovo iter conferma l’attenzione che la Regione, in particolare dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, sta dedicando al territorio Alessandrino, ribadendone la centralità a livello provinciale e l’eccellenza a livello Regionale”.
“L’avvio delle procedure per la costruzione del nuovo ospedale – ha aggiunto Vittoria Poggio – trova tuttavia un ostacolo nella posizione del Comune di Alessandria a guida Pd-5 stelle, che ci auguriamo vengano superate nell’interesse dello sviluppo della città e della sua crescita come punto di riferimento del territorio alessandrino, come è normale che sia per un capoluogo e per un’amministrazione che tiene solo al bene dei suoi cittadini, senza soffermarsi troppo sulla paternità delle scelte”.
“Un iter – commenta il leghista Alessandro Stecco, medico e professore universitario – che abbiamo avviato come Regione tre anni fa assieme ai vertici dell’Università del Piemonte Orientale, Rettore e Presidente della Scuola di Medicina, oltre che alla direzione aziendale, seguendo in parallelo l’altro l’iter molto importante, quello del riconoscimento quale primo Irccs a carattere pubblico del Piemonte, e che consentirà di ottimizzare le potenzialità sanitarie legate all’assistenza, alla didattica e alla ricerca, e che avrà una ricaduta e un indotto di grande beneficio, in termini di attrattività e competitività nella Medicina e nei Servizi all’utenza”.
“Un momento importante per la sanità regionale – ha proseguito Stecco, docente presso l’Università del Piemonte Orientale -: questa opportunità di aggiungere la definizione di policlinico universitario all’ospedale già sede di un corso di medicina, che oggi ha più di 50 studenti che si laureeranno nel 2024 e che progressivamente aumenteranno fino a 80 in un percorso progressivo di radicazione dell’insegnamento della Medicina oltre che dei corsi di laurea delle professioni sanitarie. In futuro si avrà la possibilità quindi di rendere Alessandria sede di alcune delle Scuole di Specializzazione e questo renderà tutto il polo didattico scientifico e sanitario di ulteriore estrema attrattività”.
“La decisione di oggi – puntualizza infine Stecco – conclude la parte regionale dell’iter, testimoniando la volontà della Regione di traghettare la sanità piemontese e in questo caso alessandrina verso un’evoluzione migliorativa rilanciandola verso il futuro. Ora proseguirà presso il ministero: per concludere l’iter servirà un decreto interministeriale dei dicasteri della Sanità e dell’Università, che sarà poi seguito da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.