Pietro Cavanna è il nuovo presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Alessandria. E’ stato eletto alla presenza dei vertici provinciali e dei rappresentanti dell’Associazione Pensionati nominati in ogni Sezione.
Alessandrino, di San Giuliano Vecchio, neo pensionato, titolare dell’Azienda Agricola “Cavanna Pietro”, circa 60 ettari a indirizzo cerealicolo, soprattutto grano e mais e alcuni appezzamenti coltivati a cece, è stato votato all’unanimità dall’Assemblea che si è svolta mercoledì mattina nella Sala Multimediale della Federazione. Una lunga militanza nella dirigenza di Coldiretti, già presidente di Zona di Alessandria, subentra alla guida dei pensionati a Bruno Tacchino.
“Lasciatemelo dire, mi sento emozionato. Non mi aspettavo di arrivare a ricoprire un ruolo così importante – ha affermato il neo presidente Pietro Cavanna -. Sin da ora lavorerò per garantire condivisione e supporto alle battaglie di Coldiretti per la difesa e promozione dell’agricoltura italiana e del vero Made in Italy. Massima attenzione ai diritti e alle istanze degli agricoltori in pensione e impegno nel proseguire le iniziative messe in campo dall’Organizzazione. E la promessa di continuare a rappresentare una parte attiva, forte e vitale all’interno di Coldiretti Alessandria”.
L’Assemblea ha puntualizzato e messo in evidenza il percorso compiuto da Coldiretti e le sfide che si prospettano già dai prossimi mesi, in primis quella contro il cibo sintetico.
Un importante rapporto tra generazioni con il ruolo dei nonni nella formazione delle famiglie, come presidio territoriale nelle aree rurali, per una maggior fruibilità dei servizi socio-sanitari e alla persona e del ruolo attivo del pensionato quale modello di traino culturale, economico e solidale che trova nei numeri divulgati da Coldiretti Alessandria in occasione dell’Assemblea provinciale dei Senior, conferme importanti: in quattro famiglie su dieci (40%) sono i nonni a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa con l’esplosione dei costi dell’energia a causa della guerra in Ucraina, con una tendenza che si è accentuata anche rispetto ai difficili anni della pandemia. Come i 1,3 milioni di anziani i custodi dei piccoli borghi italiani che combattono lo spopolamento, tramandano le tradizioni, trasmettono i saperi e difendono il valore storico, ambientale e culturale dei territori.
“L’importanza e il ruolo dei pensionati, all’interno della famiglia e dell’azienda agricola in questo momento storico, rappresenta un modello di solidarietà e di insegnamento per le nuove generazioni su come affrontare e superare le difficoltà che il comparto agricolo sta vivendo – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. La nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non può rinunciare ad un così prezioso patrimonio: la società e le imprese non possono fare a meno, infatti, di queste grandi persone che, con la loro esperienza di vita continuano a dare il loro contributo e a preservare i territori, anche nelle zone svantaggiate”.
Negli ultimi 2.000 anni l’aspettativa di vita è notevolmente aumentata arrivando ad essere di 85 anni per le donne e di 81 per gli uomini, come anche gli anni di vita vissuti in salute si aggirano intorno ai 73 anni, per questo la Società italiana di Gerontologia e Geriatria nel 2018 ha innalzato la soglia di vecchiaia dai 65 ai 75 anni.
Nel suo intervento il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco ha spaziato dal rapporto con la politica e le istituzioni alla qualità dei servizi garantiti dagli uffici Coldiretti ringraziando l’Associazione Pensionati per il lavoro svolto e chiedendo agli agricoltori senior di essere una componente sempre più partecipe ed attiva nell’azione dell’Organizzazione: “I nostri Senior sono l’esempio vivente dell’invecchiamento attivo perché continuano ad essere parte integrante delle imprese e delle loro famiglie e nella nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non si può rinunciare ad un così prezioso patrimonio. Dall’esperienza dei nostri pensionati emerge la possibilità di attivare nuovi servizi per le comunità nella logica dell’agricoltura sociale e della multifunzionalità. Cogliamo con favore l’opportunità del finanziamento della norma regionale sull’invecchiamento attivo per proporre iniziative concrete, utili a dare risposte agli anziani che vivono sul nostro territorio. E’ indispensabile, quindi, che le Istituzioni mettano in atto politiche che tutelino seriamente l’autonomia personale anche mediante migliori e più accessibili servizi di assistenza”.
Al primo posto, dunque, sanità e welfare, temi su cui poggerà l’attività di sensibilizzazione di Coldiretti Pensionati Alessandria nei confronti degli attori del territorio: un migliore sistema sanitario ed una più attenta assistenza sociale rappresentano, infatti, i pilastri per la serenità e la salute della categoria che continua ad avere un ruolo decisivo nell’equilibrio famigliare.