di Ettore Grassano
La capacità attrattiva dell’Alessandrino sul fronte turistico culturale cresce a doppia cifra, e gli stranieri sono ormai tantissimi, con ricadute importanti per il tessuto economico. Poi ci sono i Distretti Urbani e Diffusi del Commercio che a casa nostra porteranno forti migliorie ai centri di Alessandria, Tortona e Valenza. E le risorse del Pnrr, che saranno fondamentali per la rigenerazione urbana dei territori. A poco più di un anno dalla scadenza del mandato Cirio con Vittoria Poggio, assessore regionale a Cultura, Commercio e Turismo (e alessandrina doc) facciamo il punto di quanto è stato avviato, e in parte già realizzato, dal 2019 ad oggi, e guardiamo al futuro di questa parte del Piemonte. Con un particolare cenno, per Alessandria, all’avvio dei lavori dell’ex complesso dell’ex Convento di San Francesco, dietro il Palazzo comunale. “È una storia che parte da lontano – sottolinea l’assessore Poggio – un progetto del sindaco Cuttica che oggi il sindaco Abonante sta proseguendo”. E ribadisce l’importanza della collaborazione tra enti, e della concordia istituzionale.
Partiamo dai Duc: questo sarà l’anno decisivo per la messa a terra dei progetti? La situazione nei distretti della provincia di Alessandria qual è?
Prima della pandemia e quindi al netto dei sostegni derivanti dal Pnrr avevamo già messo in campo azioni di sostegno per il Commercio: Distretti Urbani e Diffusi del commercio sui quali la Regione non ha semplicemente stanziato risorse ma ha proprio investito conoscendo la reattività delle nostre imprese e degli enti locali che infatti hanno mostrato una grande vivacità aderendo alla visione regionale. Nella nostra provincia sono stati finanziati 3 progetti. Al distretto urbano della città di Alessandria sono stati assegnati 292.306 euro per il piano di rigenerazione urbana di piazza della Libertà. A Tortona il Distretto Urbano Prevede la sostituzione degli impianti di illuminazione in Via Emilia e nelle aree adiacenti; l’installazione di infrastrutture di ricarica per eBike; la realizzazione di un portale di promozione e comunicazione del Duc. Al distretto urbano la città dell’oro di Valenza è stato assegnato un contributo di 291.837 euro per la illuminazione pubblica dell’asse Corso Garibaldi piazza XXXI Martiri, via Po e per la riqualificazione degli ambiti naturali del commercio nell’asse di viale Repubblica. Su questa linea abbiamo investito quasi 11 milioni di euro per l’istituzione, per la costituzione, per la formazione e per le attività dei Distretti che sono in fase di sviluppo.
Turismo piemontese post pandemia: è ripartito con slancio, e con quali prospettive per il 2023?
La crescita del turismo piemontese è ormai un fatto strumentale, all’inizio eravamo un po’ preoccupati per le conseguenze degli stop a causa della pandemia. Ma una volta riprese le attività devo dire che tutto il tessuto produttivo ha recuperato il tempo perduto, anzi in molti casi alcune aziende hanno investito prendendo in contropiede la concorrenza e i risultati si vedono: siamo una delle regioni italiane che cresce di più. È cambiato il profilo del turista che chiede soprattutto servizi di qualità. Le nostre aziende da questo punto di vista hanno saputo sfruttare il momento anche grazie agli aiuti che, come regione, abbiamo messo a disposizione attraverso i bandi per riqualificare le location, efficientarle dal punto di vista energetico, renderle più appetibili per il mercato internazionale che infatti ha risposto molto bene. tedeschi, svizzeri, francesi, olandesi e belgi avevano in questo periodo l’anno scorso avevano fatto registrare incrementi a doppia cifra anche rispetto al 2019, con +50% di arrivi dalla Spagna.
Cosa c’è in agenda nel 2023?
Stiamo continuando a garantire un palinsesto di grandi eventi al territorio piemontese. Siamo partiti da Eurovision fino ad arrivare al Wordl Tourism Event, il salone internazionale dedicato ai siti patrimonio mondiale UNESCO che ospiteremo a settembre a Palazzo Carignano, che è anche sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, per andare a creare sinergie tra i buyer turistici e i siti Unesco piemontesi, ma discutere anche di tematiche attuali legate al turismo sostenibile in ambito del patrimonio mondiale.
Cibo è anche cultura: in un momento in cui c’è chi vorrebbe un’omologazione totale di gusti e consumi, che significherebbe appiattimento, e sradicamento di cultura e identità, la Regione ha fatto passi importanti.
Io partirei dall’autenticità. A cui legherei la consapevolezza, perché i primi testimonial di un territorio sono gli abitanti stessi. Troppo spesso mi è capitato, soprattutto tra i giovani, di percepire una perdita dell’identità territoriale, sotto tutti i punti di vista. Una volta, ad esempio, le tradizioni culinarie veniva tramandate in casa, proprio perché c’era la passione di cucinare insieme. Questo nel tempo è andato scemando, ma sono molto felice che gli ultimi dati sul turismo enogastronomico evidenzino come i turisti stiano tornando a cercare l’autenticità dei prodotti e delle ricette, favorendo così le imprese che hanno coraggiosamente scelto di portare avanti produzioni antiche e tradizionali.
L’amministrazione di Alessandria ha annunciato l’avvio dei lavori dell’ex complesso conventizio di San Francesco. Siamo a una svolta?
È una storia che parte da lontano, un progetto del sindaco Cuttica che oggi il sindaco Abonante sta proseguendo. Ed è giusto così, la città compie un grande passo in avanti non soltanto per il recupero dal punto di vista architettonico e storico di un edificio di pregio: ma anche perché proprio questo nostro monumento, sono convinta, sarà il nuovo motore di sviluppo di questa area. Che sarà capace di ridisegnare la visione di questa porzione di territorio dal punto di vista commerciale, dal punto di vista sociale e dalla fruizione di un nuovo spazio pubblico. Può diventare il nuovo polo culturale della città ed è quello che era stato previsto dall’amministrazione precedente di centrodestra.
“Il Piemonte è troppo torinocentrico” era una delle critiche che la Lega faceva quattro anni fa al centro sinistra in campagna elettorale: senza mettere in discussione l’importanza del capoluogo di Regione, è partito davvero il percorso per dare maggior forza ai territori?
Torino resta la capitale del Piemonte ma se andiamo a vedere cosa succede nella nostra regione molti grandi eventi del nostro palinsesto sono distribuiti su tutti i territori. Mi riferisco ad esempio alla fiera internazionale del tartufo oppure ai circuiti oppure al forum mondiale del vino che abbiamo ospitato in provincia di Cuneo. Voglio sottolineare però a questo proposito alcune manifestazioni come la passione di Sordevolo che ogni anno attira migliaia di visitatori da tutto il mondo oppure golosa aria tra i castelli del Monferrato oppure ancora Grape in town che dall’anno scorso abbiamo distribuito su tutti i territori. Abbiamo dato inizio a un percorso che abbiamo intenzione di proseguire anche nei prossimi anni.
Cultura e PNRR: altrove si lamentano gravi ritardi nella messa a punto di progetti finanziabili per via europea. Qui da noi qual è la situazione?
Le dico un dato che vale credo per tutti: soltanto nel campo della cultura abbiamo presentato progetti che sono stati accolti per quasi 130 milioni di euro. Sono stati presentati accolti dal ministero progetti per l’efficientamento energetico la rigenerazione urbana di alcuni territori senza contare la valorizzazione dei borghi che sono un asset della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Da questo punto di vista abbiamo fatto bene i compiti a casa.
Ad Alessandria da quasi un anno governa il centro sinistra: quali sono i risultati, in termini di dialogo con la Regione sul fronte dei suoi assessorati? Il progetto di rilancio dell’ex Teatro Comunale a che punto è, e quale potrà essere il ruolo della Regione?
Non mi stancherò mai di dire una cosa che per me è diventato quasi un mantra: la concordia istituzionale deve essere qualcosa che va al di là del modo di dire. Deve diventare un modo di pensare e soprattutto di agire. Coerentemente con questo principio anche con l’amministrazione del sindaco Giorgio Abonante abbiamo ottime relazioni. E non lo dico io ma il sindaco stesso col quale c’è una interlocuzione anche se talvolta capita di avere opinioni differenti. La visione però deve essere quella di agire nell’interesse comune. Molti piani dell’amministrazione Cuttica sono stati ripresi giustamente dico io, perché ripeto l’interesse da soddisfare è quello della comunità, non dei partiti. Il teatro Comunale di Alessandria ha ricevuto un contributo di 10 milioni di euro, esattamente corrispondente alla somma richiesta per la ristrutturazione e rifunzionalizzazione.