Alberto Fasciolo è nato a Novi nel 1952, segretario di Zona del PCI e poi segretario provinciale Alessandria dall’89 al ‘92. Ha lavorato come disegnatore meccanico in una piccola azienda di Novi. Poi all’Ansaldo Sistemi Industriali a Genova come progettista/disegnatore dal ‘78 al ’89. Dal ‘92 al ’96 è stato responsabile della Legacoop di Alessandria-Asti. Dal ‘96 al 2002 Presidente Regionale dell’Associazione cooperative di lavoro e servizi del Piemonte e Vicepresidente di Legacoop del Piemonte. Dal 2002 al 2019 ha lavorato come consulente commerciale di Cirfood di Reggio Emilia, Gemeaz/Gruppo Accor Milano, Pedus Dussmann, Monaco di Baviera. Dal 2019 è in pensione e svolge attività di consulenza per le aziende nel campo del risparmio e della riqualificazione energetica.
Qui di seguito il testo del suo intervento a proposito delle prossime elezioni comunali di Novi Ligure
Mi è stato chiesto: perché un vecchio militante della sinistra novese oggi appoggia la candidatura a sindaco di un giovane leghista? Non ti vergogni?
Per prima cosa rifiuto ogni giudizio morale perché suona come un richiamo a una appartenenza familistica più che a ideali e valori.
Un partito o un’organizzazione politica non dovrebbero essere considerati alla stregua di un clan, quanto al tradimento non ritengo di aver mai tradito ne gli antichi amici ne i miei valori.
Sono figlio di un partigiano combattente nella Brigata Garibaldi e, anche per ragioni sentimentali e famigliari, ero e sono profondamente antifascista con una storia di militante di sinistra, legato a una concezione liberal democratica e tutto questo rimane fermo e immutato.
Detto ciò non ritengo che il centro del dibattito sulle prossime elezioni a Novi debba essere antifascismo contro fascismo.
Non abito a Novi ma sono nato a Novi e ci ho vissuto per tanti anni. Adesso, per queste elezioni comunali, ho deciso di appoggiare la candidatura di Claudia Capodieci nata a Roma, trasferitasi a Novi da molti anni si è affermata come avvocato specializzato in diritto di famiglia e di Massimo Laveroni impiegato in una azienda della zona, molto impegnato nel volontariato e nel sociale. Come me, sono iscritti a Italia Viva il partito fondato da Renzi e hanno dato vita ad una lista civica in appoggio al giovane leghista candidato a sindaco Giacomo Perocchio.
Le elezioni a Novi dovrebbero essere combattute come gara tra liste in competizione per le migliori proposte in termini di sicurezza sociale, sviluppo economico, vivibilità della città e democrazia nel rapporto coi cittadini.
Il candidato sindaco è un cardiochirurgo trentenne che lavora al San Martino di Genova, un giovane professionalmente molto qualificato e dotato di forte motivazione ed energia da spendere per la città.
Il mio è un appello è che, indipendentemente dagli orientamenti e dal credo ideologico, nel voto per amministrare la città occorra puntare su competenza, motivazione ed energia.
Secondo voi è possibile affrontare il futuro con dei partiti che continuano a riproporre le stesse facce perché si è sempre fatto così? L’usato sicuro e le vecchie logiche di potere. Occorre un salto di qualità: digitalizzare l’organizzazione del comune, rendere efficienti i servizi ai cittadini, gestire in chiave locale la transizione ecologica ed energetica.
Faccio solo un esempio: la sanità è un problema sentito da tutti: tempi biblici per una visita specialistica, pronto soccorso perennemente intasato, medici di famiglia che non visitano più perché non sono messi in condizione di visitare, la sanità occupa l’80% del bilancio regionale ed è la questione più sentita dalle famiglie soprattutto da quelle che si devono occupare di persone fragili o di anziani.
C’è da gestire una riforma del sistema sanitario contenuta nel PNRR che significa dare un ruolo all’Ospedale S. Giacomo e occuparsi della sanità territoriale: medici di famiglia, pediatri, visite specialistiche: Ecco novesi secondo voi chi è il candidato sindaco più adatto ad affrontare questi problemi? C’è un medico si chiama dott. Giacomo Perocchio.
C’è la lista civica Novi Adesso capeggiata da Claudia Capodieci e Massimo Laveroni che saprà portare nella coalizione che sostiene il candidato sindaco il giusto contributo di valori e di programmi.