Ventisei anni possono essere un batter di ciglia oppure un’eternità.
Quando cominciai le prime supplenze ero per gli studenti un fratello maggiore, oggi sono più anziano dei loro genitori.
L’entusiasmo è lo stesso ma il fisico comincia risentire dell’usura e dei primi acciacchi.
Mi chiedo: perché scambiare un giovane aitante di belle speranze con un uomo di mezz’età che presenta una punta di ernia inguinale, un principio di cataratta e un’incipiente artrite?
Ad ogni buon conto ci provo anche quest’anno.
Nell’era delle comunicazioni veloci, dello shuttle e del teletrasporto, oggi, 2 settembre 2013, entro a scuola con contratto a tempo indeterminato… grazie alla Carrozza!