È stata favorevolmente accolta la richiesta di incontro dei Sindaci della Provincia di Alessandria, interessati dalla proposta di installazione del Deposito Nazionale di Scorie Radioattive, da parte del Ministro Gilberto Pichetto Fratin.
“Martedì 28 febbraio alle ore 15:00 – commenta il Sindaco di Castelletto Monferrato Gianluca Colletti – saremo ricevuti presso il Ministero in via Cristoforo Colombo a Roma, per poter interloquire con il Ministro Pichetto relativamente all’annosa questione del Deposito Nazionale. Questo incontro sarà fondamentale per far emergere ulteriormente e direttamente al Ministro le nostre ragioni che ci spingono a rimandare al mittente questa scellerata proposta. Comprendiamo come rappresentanti delle Istituzioni locali quanto sia importante individuare una zona per la realizzazione di un deposito unico nazionale di scorie radioattive, considerando la forte esigenza di provvedere alle bonifiche di diversi siti sensibili di cui alcuni limitrofi ai nostri territori, ma senza commettere gli stessi errori del passato creando infrastrutture in aree non idonee che potrebbero compromettere la salute pubblica e danneggiare irreparabilmente l’ambiente.
Sarà nostra premura sottoporre al Ministro Pichetto tutta la documentazione tecnica che dimostra chiaramente che il territorio della provincia di Alessandria non è assolutamente idoneo ad ospitare un sito di tale portata, considerati gli aspetti ambientali, idrogeologici, socio-economici ed altri. Inoltre la nostra provincia – conclude Colletti – sostiene già un carico ambientale che va ben oltre la propria capacità, ricordiamo le problematiche che tutt’ora persistono come quella dell’eternit di Casale Monferrato, l’Acna di Cengio, l’Eco Libarna di Serravalle ed altre. Le diverse aziende chimiche che insistono sul nostro territorio ci espongono ad una pressione ambientale già al limite della sostenibilità. Le motivazioni del NO le abbiamo argomentate in tutte le salse e derivano da studi tecnici approfonditi, chiederemo al Ministro di prenderne atto e di escludere la nostra provincia dalla proposta di costruzione del deposito nazionale di scorie radioattive”.