Il Comune di Acqui Terme con la preziosa collaborazione del Comitato Amici del Carnevale sabato 25 febbraio, dopo tre anni di assenza forzata, organizza il tradizionale Carnevale Acquese giunto alla sua 20^edizione. Protagonisti di questa manifestazione saranno il Re e la Regina Sgaientò, maschere storiche della città termale.
“Con questo primo evento la nuova amministrazione comunale apre la stagione degli spettacoli culturali e delle tradizioni. Il Carnevale Acquese è il tradizionale Carvè di Sgaientò alias Carnevale degli scottati, per gli acquesi è un segno di identificazione ed appartenenza, a cui tengono molto e sono da sempre legati. E’ la prima manifestazione del 2023 che coinvolge in modo collettivo l’intera Città di Acqui Terme animandola e colorandola di spettacoli ed attrazioni. Sono onorato e lieto di aver partecipato alla sua organizzazione e ringrazio tutti coloro che collaboreranno alla sua buona riuscita. Auguro a tutti di trascorrere un Buon Carvè di Sgaientò”, commenta l’Assessore al Turismo e Cultura Michele Gallizzi.
Il programma prevede festeggiamenti che interesseranno tutta la giornata di Sabato 25 febbraio.
Nella mattinata, alle ore 11.00, in Piazza Bollente, ci sarà la tradizionale Cerimonia della Scottatura del Re e della Regina del Carnevale Acquese e la Consegna delle Chiavi della Città a Sua Maestà Re Sgaientò.
Al pomeriggio dalle ore 14.30, in Piazza Don Dolermo, prenderà vita il corteo che sfilerà per le vie del centro. Ospite d’eccezione l’International Italian Folk Marching Band “Canta e Sciuscia” di Sanremo, che, con le ragazze pon pon, accompagnerà con le sue melodie la sfilata del gran carnevale acquese. Oltre ai diversi carri partecipanti, numerosi gruppi folkloristici e mascherati, tra cui: Corpo Bandistico Acquese, Gruppo Storico Maschere d’Italia con numerosi personaggi provenienti da diverse regioni, Gruppo Sbandieratori e Musici “RIONE CATTEDRALE” del Palio di Asti, Associazione Aleramica Alessandria, Banda Folkloristica “LA VIGONEISA” di Vigone con majorette, Gruppo del Carnevale della tradizione boliviana e peruviana SAMBOS DEL SOCAVON.
Il Carnevale Acquese anche quest’anno è arricchito da un’interessante e sempre più partecipata Fiera del Carnevale in piazza Italia, corso Dante, corso Bagni con prelibatezze, prodotti artigianali, manufatti, street food, vini, birra artigianale e farinata.
Sarà allestita anche un’area per il divertimento dei bambini con giochi e parco gonfiabile.
In caso di pioggia la manifestazione sarà rinviata a sabato 4 marzo.
La storia del Carnevale Acquese ha radici lontane nel tempo. La prima edizione fu realizzata nel 1963 e durò ben due giorni. Visto l’enorme successo consacrò l’iniziativa come appuntamento annuale. Il cuore di tutti i festeggiamenti passati fu il mitico salone Olympia, locale storico ancor oggi ben impresso nella memoria degli acquesi. Il sabato sera veniva organizzato un prestigioso ballo in maschera. I numerosi partecipanti sfoggiavano fantasiosi costumi realizzati dalla straordinaria arte sartoriale cittadina. Dall’ideologico “Palazzo Reale Olympia”, la Domenica, partiva il grande corteo del “Re Sgaientò”, accompagnato da centinaia di bambini mascherati. Tutti insieme raggiungevano Piazza della Bollente dove si riunivano ai dignitari di corte e alla Regina. Oggi come allora, con il solenne rito della “Scottatura”, ovvero la simbolica ustione con le acque termali della Bollente, il Re e la Regina diventano sovrani indiscussi del Carnevale Sgaientò (scottati – in dialetto acquese). Al termine della cerimonia, scortati dai Cavalieri del Monferrato, iniziava il lungo percorso di ritorno verso il palazzo, insieme ai vari gruppi musicali e folcloristici. Oggi i fasti di quelle bellissime manifestazioni rivivono grazie alla volontà ed entusiasmo del Comitato Amici del Carnevale di Acqui, che dal 2000 restaura e conserva alcuni dei carri artistici storici realizzati dal maestro viareggino di fama mondiale Beppe Domenici, già scenografo, pittore, scultore e progettista di alcune strutture per la nostra città, quali fontane, locali per spettacoli e per l’intrattenimento dei bambini. Questi carri furono realizzati alla fine degli anni Ottanta proprio dal maestro e dalla moglie Ivana Barzotti, ospiti della città per un lungo periodo. Ogni anno vengono rivisitati e riassemblati con nuove parti rigorosamente in carta pesta “stile Viareggio”. Il Comitato custodisce gli originali stampi in gesso creati dall’artista, dai quali ancor’oggi si possono creare molteplici strutture con l’uso della carta riciclata. Ad oggi si può parlare ancora di Carnevale Acquese grazie alla collaborazione del Comitato Amici del Carnevale che, con costante impegno, continua a sostenere iniziative legate al turismo e alla tradizione cittadina.