Presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure, donato dalle figlie, da alcuni anni è presente il fondo Mori costituito da oltre tremila diapositive realizzate dal Cav. Michelangelo Mori. Un patrimonio di immagini della città proveniente da supporti cartacei, vetrini, negativi e stampe cui il cavaliere volle dare (fortunatamente) una prima sistematizzazione conservativa riproducendole in oltre tremila diapositive sulle cui cornici aveva apposto a mano note e appunti di riconoscimento.
Un lavoro immane (visti i mezzi “analogici” dell’epoca), che solo la passione e l’amore di Michelangelo Mori per Novi ha reso possibile.
L’archivio del Cav. Michelangelo Mori svela una straordinaria raccolta di immagini che a partire dal 1890, narrano due secoli di radicali trasformazioni sociali, economiche e urbanistiche di Novi Ligure. Una memoria collettiva di eccezionale valore per storici, ricercatori e appassionati. Un patrimonio iconografico ingente, ma talmente vasto da rendere non semplice la riproducibilità e la consultazione per temi e argomenti a causa anche del supporto in analogico in diapositiva e di piccole dimensioni (24x36mm.).
Il progetto
Le immagini del lavoro in filanda, volti, mestieri, devastazioni dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale, l’ottimismo della ricostruzione, come un fiume carsico, riemergono dal Fondo Mori in tutta la loro impetuosa potenza evocativa. È la riscoperta di una memoria collettiva da valorizzare e rendere fruibile a tutti; questo è il “Progetto dematerializzazione Archivio Mori”.
La sfida: riprodurre su supporto digitale e organizzare tale patrimonio per favorirne la diffusione e lo studio.
Fondazione Acos per la cultura, (Gruppo Acos), in collaborazione con la Biblioteca Civica e il contributo attivo di studenti e docenti degli istituti superiori di Novi Ligure (Ciampini-Boccardo, Amaldi) che hanno aderito al progetto, ha quindi digitalizzato, ottimizzato e catalogato per macroaree (filande, bombardamenti, dolciario ecc.) le migliaia di diapositive realizzate dal Cav. Mori. Il risultato del lungo lavoro degli studenti sarà finalmente un archivio digitale accessibile e consultabile. Le immagini saranno facilmente riproducibili (previa citazione dei credits), sia dal pubblico vasto, sia per ricerche didattico/culturali, pubblicazioni storiche ecc. Le prime immagini dell’archivio digitale Mori, saranno prossimamente raggiungibili dal sito della Fondazione Acos per la cultura e dal sito della Biblioteca Civica. Un progetto work in progress che nel corso del tempo, verrà ulteriormente aggiornato e sistematizzato.