Nella Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo in Melazzo provincia di Alessandria, lunedì 21 novembre 2022 Graziano Interbartolo ha iniziato a smontare le canne dell’organo per iniziare il lavoro di restauro dello strumento. Cinquanta anni fa il parroco don Tommaso Ferrari aveva fatto un importante lavoro di manutenzione, ma il tempo ha portato il nuovo parroco don Domenico Pisano a fare nuovamente un lavoro notevole, che tocca tutte le varie parti dell’organo fino all’impianto elettrico.
Il lavoro è stato meticoloso e molto rispettoso per evitare ulteriori danneggiamenti. Alla fine dello smontaggio delle canne di facciata finalmente si è potuto far scendere il telo che proteggeva lo strumento dalla polvere. Le tempistiche sono lunghe perché tra sistemazione delle varie parti e messa in sicurezza dell’impianto elettrico e tutti gli altri lavori necessari si ipotizza la durata di un anno e mezzo.
Un fattore che sta compromettendo il lavoro di tutti gli artigiani è anche questo: il tempo di consegna del materiale che serve all’organo, può durare anche diversi mesi e tutto questo può allungare il lavoro complessivo.
In questo lungo percorso di lavoro e di spese, per un totale di 85.800,00 €, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria aiuterà in maniera significativa la parrocchia.
Un grazie sentito va al Presidente, Notaio Luciano Mariano e a tutti coloro che si sono interessati e hanno sostenuto questo progetto che è pensato ad ampio raggio, cioè non soltanto per le celebrazioni liturgiche del paese di Melazzo ma anche per chi vorrà esercitarsi nel futuro prossimo nell’arte del suonare l’organo.
Il restauro dell’organo della chiesa parrocchiale di Melazzo è stato inserito tra i “progetti propri” della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il presidente, notaio Luciano Mariano – per il pregio storico e artistico di questo strumento che rappresenta motivo di orgoglio per la comunità locale e occasione di sviluppo culturale per il territorio circostante. Un intervento che permetterà di riportare l’organo al suo antico splendore e alla perfetta funzionalità, in linea con lo spirito che anima l’operatività della Fondazione.