Il teatro civico di Tortona ha ospitato l’assemblea annuale dei costruttori edili della provincia di Alessandria affrontando il tema della “riqualificazione degli ‘spazi’ aperti nella rigenerazione urbana”, proseguendo i lavori del precedente convegno su rigenerazione urbana e logistica, come ha sottolineato il presidente, Paolo Valvassore, nel saluto ai partecipanti, ricordando anche “le difficoltà che il mondo delle costruzioni deve affrontare quotidianamente, come le regole del “superbonus” cambiate continuamente in corsa, il PNRR che deve essere approvato e applicato, il codice degli appalti non ancora approvato”. Ma il presidente ANCE ha sottolineato gli aspetti positivi rappresentati dai temi del convegno “per aiutarci a comprendere l’esistente e la necessità di cambiamenti dovuti al continuo mutare della società e delle esigenze delle comunità che la compongono”.
La presidente regionale ANCE, Paola Malabaila, ha ricordato che l’associazione compie 50 anni di attività ed ha sottolineato le problematiche che la impegnano in questi tempi, a cominciare dal rincaro dei prezzi dei materiali e al loro aggiornamento che ha già costretto l’11 per cento delle imprese a non partecipare alle gare. Ha manifestato anche preoccupazione per il finanziamento delle opere appaltate ma prive di progettazione esecutiva. Una nota positiva, invece, deriva dall’accordo con il Politecnico di Torino per accogliere nelle imprese edili i tirocinanti, a totale carico dell’università.
Matteo Balbo, presidente del Gruppo Giovani ANCE, ha rilevato che “rigenerazione verde” è il tema scelto per il concorso Macroscuola dei giovani costruttori “che prevede la progettazione di spazi urbani partendo dalla riqualificazione di spazi dismessi” e in piena sintonia con il tema del convegno.
Presentati e coordinati da Roberto Livraghi – che ha evidenziato come il Collegio Costruttori di Alessandria sia impegnato non solo nelle problematiche della categoria ma sappia farsi carico di scelte per il presente e per il futuro – sono intervenuti tre eminenti professori sul tema del convegno.
Il professor Carlo Berizzi, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia, partendo dai riti collettivi che si svolgono nelle piazze, nelle strade, nei parchi e nei giardini pubblici, ha evidenziato che l’“agire sui vuoti per innescare qualità urbana è un’operazione che supporta la rigenerazione urbana, valorizzando le operazioni immobiliari, creando delle nuove forme di ecologia, rispondendo alle questioni non più derogabili connesse con la sostenibilità”.
La professoressa Gaia Terlicher dell’Università di Pavia, ha presentato la proposta di disegnare lo spazio pubblico con l’acqua, partendo proprio dal “cambiamento climatico che costituisce la questione cruciale del nostro secolo in cui le città devono riflettere quale sarà il loro futuro”. Infatti, se da un lato, l’acqua rappresenta una minaccia, dall’altro “può costituire una risorsa fondamentale per contrastare gli effetti del cambiamento climatico” nelle realtà cittadine che “sono condensatori di persone, infrastrutture, servizi, beni e risorse”.
“Oggi, di fronte all’emergenza climatica, al degrado dell’ambiente, al rischio idrogeologico – ha detto la professoressa Domizia Mandolesi dell’Università degli Studi di Roma – il suolo si pone come ulteriore sfida per il progetto urbano e non può essere considerato solo come valore immobiliare della contrattazione pubblico-privato, divenendo uno degli obiettivi strategici di molte politiche urbane. I vuoti, gli spazi tra gli edifici costituiscono un valore aggiunto e assumono la funzione strategica di elementi strutturanti gli interventi di riconfigurazione della città e del territorio, dalla piccola alla grande scala”.
A conclusione delle relazioni si è svolta la tavola rotonda coordinata dal Roberto Livraghi e il presidente ANCE di Alessandria, Paolo Valvassore, ha richiamato “la responsabilità del mantenimento degli spazi pubblici, che sono di tutti e tutti debbono occuparsene, amministrazioni pubbliche e cittadini. L’incuria e la devastazione non rendono ragione di impegni realizzati con le finanze di tutti”.
E’ anche emersa la ristrettezza delle regole che condizionano gli spazi pubblici in Italia, auspicando un coinvolgimento dei progettisti con i cittadini, come avviene all’estero, per un loro utilizzo intelligente.
Al convegno hanno partecipato costruttori, professionisti del settore, il consigliere regionale Ravetti, il presidente della Provincia, Federico Bussolino, pubblici amministratori ed hanno portato il saluto il sindaco di Tortona, Federico Chiodi e il senatore Roberto Rosso.
Il teatro civico di Tortona è stata la prima sede di un percorso itinerante dei convegni del Collegio Costruttori ANCE di Alessandria.