Novi Ligure, al C.S.P. attivato il Servizio di pronto intervento sociale

Il Consorzio intercomunale del Novese dei servizi alla persona ha attivato un servizio di pronto intervento sociale rivolto ad anziani, minori non accompagnati, disabili, adulti in difficoltà sociale e psico-sociale, famiglie, stranieri, persone senza dimora. Tale servizio si concretizza in un numero telefonico, legato ad una centrale operativa h24, dato in uso alle Forze dell’Ordine e ai Pronto soccorsi degli Ospedali della Provincia di Alessandria.

«Si tratta – spiega la presidente del C.S.P., Maria Gabriella Mazzarello – di una misura di welfare che garantisce interventi sociali urgenti 24 ore su 24, consentendo al Consorzio intercomunale del Novese dei servizi alla persona di intervenire tempestivamente per rispondere alle esigenze di cittadini in grave situazione di marginalità ed emergenza sociale improcrastinabile che si trovano nel territorio dei 30 Comuni aderenti al C.S.P.»
Il Pronto intervento sociale è l’apprezzato frutto dell’attività di co-progettazione che il C.S.P. ha messo a sistema con la collaborazione della Cooperativa ‘Il Gabbiano’ e della Cooperativa ‘Azimut’, utilizzando risorse europee del ‘P.O.N. Inclusione’ per attivare una rete fatta di servizi e iniziative rivolte a cittadini in situazione di grave marginalità sociale.

Attraverso il Programma operativo nazionale (P.O.N.) l’Italia e, nello specifico caso, il Consorzio intercomunale del Novese dei servizi alla persona, aderiscono alla ‘Strategia Europa 2020’ attraverso la quale l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di ridurre di almeno 20 milioni il numero delle persone in condizione o a rischio povertà ed esclusione sociale. L’Italia nei Piani nazionali di riforma si è assunta l’impegno di contribuire a questo obiettivo riducendo a meno di 2,2 milioni il numero di persone povere.

Lo sforzo organizzativo e di programmazione attuato a livello continentale ha prodotto una razionalizzazione degli interventi relativi ai servizi storici, l’avvio di nuovi servizi e la sperimentazione di misure innovative come è il Pronto Intervento Sociale del C.S.P.

«Il nostro obiettivo – spiega la presidente Maria Gabriella Mazzarello – è garantire la disponibilità costante, 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno di un adeguato intervento immediato e non, anche con presa in carico residenziale, per fornire le prime azioni di sostegno ed assistenza, ove necessario, psicosociale di base. Lo scopo è abbassare il grado di criticità personale del soggetto accolto, attraverso l’avvio di un percorso di sostegno da realizzarsi in tempi compatibili con la caratteristica stessa del servizio, onde favorire, attraverso i servizi aderenti alla rete e attivi sul territorio, la fuoriuscita dei soggetti accolti dalla fase di criticità, attraverso un adeguato piano individualizzato (trasferimento in strutture specializzate; reinserimento familiare, ecc.)».

Il direttore del C.S.P., Marco Travasino, soddisfatto dei primi passi mossi dal servizio di Pronto intervento sociale, scende nei dettagli e analizza le segnalazioni giunte al P.I.S.: «Hanno toccato quasi tutte le aree di intervento sociale: nuclei familiari in situazione di disagio alloggiativo; minori non accompagnati, adulti in difficoltà e/o con problemi di dipendenza patologica e donne vittime di violenza.
Alla ricezione della chiamata, gli incaricati del nostro Pronto intervento sociale – aggiunge il direttore del C.S.P., Marco Travasino – valutano la richiesta ed effettuano la rilevazione del bisogno reale. Successivamente pianificano la risoluzione tramite consulenza telefonica o azione diretta sul luogo della segnalazione, in ambito cittadino e nel minor tempo possibile. In seguito facilitano il processo di avvicinamento della persona ai servizi pubblici e informali del territorio; attivano le risorse in possesso dell’utente e/o predispongono la ricerca di esse, sia nell’ambito della rete informale (parentale ed amicale), che della rete formale di sostegno (istituzioni, servizi territoriali, ecc.) a disposizione dello stesso e organizzano il raccordo tra le risorse fornite dal territorio, sia pubbliche che private, in vista di un intervento integrato».