E’ giunta all’ottava edizione la rappresentazione di “Dante sulle colline” il tradizionale appuntamento che dal 2013 si è tenuto a San Salvatore Monferrato e a Valenza Po, organizzato dalla Fondazione Palmisano grazie al contributo delle Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e del Comune di San Salvatore Monferrato.
Quest’anno, il Comitato Scientifico della Fondazione Carlo Palmisano – composto da Gian Luigi Beccaria, Franco Contorbia, Guido Davico Bonino, Pietro Frassica, Elio Gioanola e Giovanna Ioli – ha indicato come tema Il bestiario fantastico della Divina Commedia e altre voci e approvato il programma che segue:
Lunedì 10 ottobre
Ore 10 – Inaugurazione della mostra dello scultore Giovanni Tamburelli
Introduce Alessandra Ruffino, ricercatrice indipendente ed editor, ha curato diversi saggi ed esposizioni. Nel 2016 ha pubblicato per Allemandi l’ampia monografia Hotel Tambour – Giovanni Tamburelli: una vita a fuoco
”il gallo di Gallura” Pg. VIII 81)
Giovanni Tamburelli è artista, fabbro, poeta, favolista, fantasioso giocoliere che domini il ferro con il fuoco e crea animali ibridi, mostruosi e belli allo stesso tempo. I suoi uccelli, pesci, volpi, cigni dalla testa antropomorfa, ramarri, draghi, zanzare e altri rappresentanti della sua fauna fiabesca sono realizzati con la tecnica del ferro battuto, in lamiera modellata a mano. Fantasia e capacità pratica di modellare il metallo che viene dalla tradizione familiare rendono vive le forme e le sculture di Tamburelli, grazie anche al cromatismo che ne mette in risalto le figure.
Le pagine di relatori e attori poggeranno su un suo leggio.
Relazioni
Il bestiario fantastico della Divina Commedia e altre voci
La presenza di animali reali, fantastici e di creature mitologiche nella “Commedia” è molto ampia e sono moltissimi i riferimenti che li chiamano in causa in modi molto diversi. La loro presenza si manifesta già nel primo canto dell’Inferno con le tre fiere (lonza, leone e lupa) e continua fino al Paradiso con le api che rappresentano gli angeli dell’Empireo (Par. XXXI): una straordinaria novità nella letteratura medioevale.
Nelle tre cantiche i riferimenti agli animali sono espressi in varie forme, palesi o per similitudine e metafora. I lussuriosi di Inf. V, per esempio, sono simili agli storni, gru e colombe, mentre per i mostri infernali come Gerione (Inf. XVII ) che ha un volto d’uomo, un corpo di serpente e zampe pelose, sono molteplici le metafore. Pure il protagonista del viaggio è rappresentato in varie forme e, ovviamente, anche gli spiriti dell’aldilà che rispecchiano e richiamano vizi e virtù. In ogni caso non hanno mai una funzione ornamentale o semplicemente simbolica, ma contribuiscono a costruire il significato complessivo del canto.
Interventi
ore 11
Giuseppe Ledda
Il bestiario spirituale del Purgatorio dantesco
Leonardo Canova
Funzioni e funzione degli animali nella Commedia
ore 15
Mario Allegri
Il mio Dante
Enrico Capodaglio
Dante creaturale
Martedì 11 ottobre
ore 10
Vincenzo Jacomuzzi
Una cena all’Inferno: dannati gli invitati alla mensa di Satana
Cristina Nesi
Ragni vermi e angeliche farfalle in Primo Levi su suggestioni dantesche.
Ore 15
Nazzareno Luigi Todarello
Dalla cacofania bestiale alla polifonia celeste: la colonna sonora della Commedia
Stefano Carrai
Conclusioni
Voce recitante
Laura Bombonato
Notizie
LA FONDAZIONE PALMISANO SUL WEB E IN STREAMING
Grande novità di quest’anno, la possibilità di seguire tutti gli appuntamenti di “Dante sulle colline” e della Biennale anche in diretta streaming, sulla nuova pagina Facebook della Biennale e sul nuovo canale Youtube.
Di seguito i link per seguire le dirette e seguire le attività della Biennale:
Facebook: https://www.facebook.com/biennalepiemonteletteratura
Youtube: bit.ly/38UD3YS oppure https://bit.ly/biennalepiemonteletteratura
IL MANIFESTO DI DANTE SULLE COLLINE
L’immagine che accompagna il manifesto di “Dante sulle Colline” è dell’artista Flavio Costantini. Cominciò a dedicarsi alla pittura nel 1959, rivelando la fonte primaria della sua ispirazione: la letteratura. Famoso per ritratti di scrittori e poeti, dal 1991 cominciò a dedicare i suoi “studi dipinti” anche per la Biennale Piemonte e Letteratura, interpretando i temi dei convegni con immagini di grande rilevanza culturale e artistica. In un misto di ironia, citazione e interpretazione, per Dante – l’autore prediletto – per il nostro manifesto immaginò una doppia “terzina” di invenzioni che attraversano i tempi storici richiamando l’idea del bene e del male, del bello e del buono: figure di estremi che non intaccano la centralità del volto del Poeta, stagliato in tutte le gradazioni di celeste.
Morì nel 2013, la sua opera e la sua memoria sono custodite dall’Archivio Flavio Costantini, www.archivioflaviocostantini.org
NOTIZIE BIOGRAFICHE DEGLI OSPITI
MARIO ALLEGRI. Professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’università di Verona per quarant’anni, passati tra ricerca e insegnamento, Mario Allegri continua a essere un’instancabile e generoso maestro, pronto ad accendersi di passione e di entusiasmo. L’ultima testimonianza della sua ricca bibliografia è una monumentale raccolta di Studi e percorsi danteschi, pubblicata nelle Memorie dell’Accademia Roveretana degli Agiati: Studi e percorsi danteschi, 1321-2021.
LEONARDO CANOVA. Autore di una Tesi di dottorato dell’anno accademico 2018-2019, pubblicata con il titolo Bestiario Onomasiologico della Commedia di Dante. Facendo propri gli spunti proposti dai lavori di Giuseppe Ledda e Valeria Mouchet ha seguito l’impostazione degli antichi bestiari con un’opera di taglio enciclopedico che, “a partire da una recensione e da una schedatura sistematiche ed esaustive della totalità del lessico zoologico presente nel poema di Dante, metta in relazione le presenze animali della Commedia col relativo e ampio retroterra culturale formatosi fin dall’epoca classica”.
ENRICO CAPODAGLIO. Docente di lettere, filosofia e storia nella scuola superiore ha pubblicato racconti, saggi e indagini critiche dell’opera dei poeti del Novecento. Nel saggio fresco di stampa Dante creaturale (Associazione culturale “La Luna”, Casette d’Ete, Fermo 2022, a cura di Eugenio De Signoribus) affronta il tema degli animali. L’autore avverte che per Dante non sono macchine, ma creature di origine divina e le similitudini con gli animali dell’inferno ridanno la gioia della vera vita naturale.
STEFANO CARRAI. Nato a Firenze nel 1955. È stato professore ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Siena. Dal 2012 è professore ordinario alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha insegnato, a vario titolo, nelle Università di Trento, Leida, Ginevra e Nancy. Si è occupato prevalentemente di studi medievali e rinascimentali, pubblicando vari contributi critici anche su poeti e scrittori moderni e contemporanei. È tra i direttori delle riviste “Giornale storico della letteratura italiana” e “Filologia Italiana”, della collana “Biblioteca senese” dell’editore ETS di Pisa e della sezione “Classici italiani” della collana “Classici” dell’editore Carocci di Roma. Dirige il Centro Studi Franco Fortini dell’Università di Siena. Oltre a essere socio corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, è socio della Società Filologica Romana e del Centro Studi “Matteo Maria Boiardo” di Scandiano.
VINCENZO JACOMUZZI. Docente di letteratura italiana, letteratura comparata e di sociologia della letteratura presso le Università di Santiago de Compostela e di Napoli, è autore di testi critici e scolastici sui classici italiani ed europei, e promuove la cultura umanistica con eventi e incontri teatrali. Tra le sue opere e pubblicazioni, si segnalano le edizioni critiche e commentate alla Divina Commedia di Dante Alighieri, ai Promessi sposi di Alessandro Manzoni e a I Malavoglia di Giovanni Verga.
GIUSEPPE LEDDA. Giuseppe Ledda insegna all’Università di Bologna dal 2000. Dal 2014 è professore associato. Il suo principale campo di ricerca è costituito dagli studi danteschi e medievali. I suoi lavori danteschi più recenti si concentrano intorno ad alcuni interessi: il rapporto con la cultura classica; il riuso dei modelli biblici e agiografici; le similitudini animali e il loro rapporto con il bestiario medievale; l’ineffabilità nei suoi aspetti retorici e teologici; la ripresa del modello dantesco in Boccaccio e in Petrarca. Si occupa inoltre di letteratura rinascimentale (Pulci, Boiardo, Ariosto) e novecentesca (Montale, Atzeni). È autore di numerosi saggi e di vari volumi di argomento dantesco. È condirettore della rivista «L’Alighieri», membro del Comitato Direttivo della rivista «Studi Danteschi» e membro del Consiglio Scientifico della Società Dantesca Italiana e dei comitati scientifici di centri di ricerca nazionali e internazionali.
CRISTINA NESI. Fiorentina, è autrice con Maria Corti di Dialogo in pubblico (Rizzoli, 1995; ampl. Bompiani, 2006) e di una monografia su Sebastiano Vassalli (“Cadmo”, 2005). Ha curato per i Meridiani Mondadori gli Scritti scelti di Ottiero Ottieri (2009) e per Rizzoli l’opera omnia di Romano Bilenchi (1997), oltre a Il Capofabbrica (Rizzoli, 2002) e ad Amici e altri racconti (Bompiani, 1991). Ha raccolto prose inedite e rare di Alfonso Gatto, fra le quali Il pallone rosso di Golia (Bompiani, 1997) e L’Arno dalla sorgente al mare (San Marco dei Giustiniani, 2006). Per il Piccolo Teatro di Milano ha curato la mostra e il catalogo Il giacobino Federico Zardi (CLUEB, 2002). Ha collaborato a volumi collettanei e a riviste («Autografo», «Strumenti Critici», «Levia Gravia», «Griselda», «Il Caffè», «Paragone», «Between»).
NAZZARENO LUIGI TODARELLO è attore, regista e drammaturgo. Allievo di Ennio Dolfus, è stato assistente di Mario Missiroli, direttore del Teatro Stabile di Torino, di Antonio Calenda, direttore del Teatro Stabile del Friuli, di Filippo Crivelli del Laboratorio Lirico Sperimentale di Alessandria. Ha diretto il Laboratorio di Drammaturgia Contemporanea del Teatro Comunale di Alessandria, presso il quale è stato regista stabile per quindici anni. Negli anni 1998-2000 è stato consulente teatrale per il progetto europeo Lengua (Italia, Spagna, Olanda). Ha insegnato per tredici anni Arte Scenica al Conservatorio di Parma. Ha diretto circa duecento spettacoli di prosa e lirici, oltre che al Comunale di Alessandria, all’Alfieri di Asti, al Magnani di Fidenza, al Politeama di Prato, al Regio di Parma, agli Impavidi di Sarzana, ecc. Dal 2013 è top teacher presso il Florence International Music & Arts Festival.
www.operamondo.it
LAURA BOMBONATO. Nata ad Alessandria, si è diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, diretta da Luca Ronconi, nel 1997. Ha debuttato come attrice nell’autunno del 1997 al Teatro Franco Parenti di Milano nello spettacolo “La mite” di Dostoevskij, nel quale ha interpretato il ruolo della mite accanto all’attore Roberto Trifirò, per la regia di Monica Conti. Ha debuttato come regista a gennaio del 1998 con lo spettacolo “Delitti esemplari” di Max Aub, fondando la Compagnia teatrale Max Aub. Al cinema ha interpretato il film “Un posto sicuro” di Francesco Ghiaccio sulla vicenda dell’Eternit a Casale Monferrato, nel ruolo della Dottoressa, accanto al protagonista Marco D’amore. Dal 2012 ha creato e fa parte del duo canoro i BOMBIERI insieme a Gianluca Barbieri, che esegue canti di montagna a cappella. Dal 1998 insegna teatro, tenendo corsi per adulti, bambini, adolescenti, studenti universitari. Dal 2007 tiene corsi di Tecniche della Comunicazione. Ha iniziato questo percorso presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Piemonte Orientale, dove è stata docente per quattro anni, e tiene ad oggi molteplici corsi per aziende.
GIOVANNI TAMBURELLI. Nato a Torino il 1° ottobre 1952 vive e lavora da sempre a Saluggia (Vercelli). Figlio, nipote e pronipote di fabbri, dopo gli studi grafici all’Istituto Paravia di Torino ha molto viaggiato e molto letto, affiancando costantemente alla pratica artistica l’attività di poeta. Decisiva per gli sviluppi del suo percorso artistico l’amicizia con Maurizio Corgnati.
Ha esposto in molte città italiane (Torino, Milano, Pisa, Genova, Roma…) ed estere (Parigi, Barcellona, Zurigo, Città del Messico, Lugano, Colonia…). Caratteristica della bibliografia intorno ai suoi lavori è la trasversalità che ha portato – tra gli altri – a presentare cataloghi di sue mostre scrittori come Nico Orengo, Sebastiano Vassalli, Gad Lerner e Frédérick Tristan (Prix Goncourt 1983).
ALESSANDRA RUFFINO, ricercatrice indipendente ed editor, ha curato diversi saggi ed esposizioni. Nel 2016 ha pubblicato per Allemandi l’ampia monografia Hotel Tambour – Giovanni Tamburelli: una vita a fuoco
RINGRAZIAMENTI
La Fondazione Carlo Palmisano, Biennale Piemonte e letteratura, poggia su due colonne che la sostengono:
- la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il suo presidente, notaio Luciano Mariano, che ringraziamo per il sostegno e la costante partecipazione alle nostre iniziative;
- il Comune di San Salvatore Monferrato e il sindaco in carica Corrado Tagliabue che dal 2005 partecipa ai lavori della Fondazione con una Biennale Junior.
Entrambi si prefiggono di diffondere e tutelare non solo un’istituzione, ma anche le parole Cultura e Memoria, storica e letteraria: un prezioso sostegno che ci spinge a continuare il nostro lavoro con la stessa passione delle precedenti edizioni.
“Anche quest’anno, la programmata edizione di “Dante sulle colline” rappresenterà motivo di grande interesse per insegnanti, studenti e studiosi del “sommo poeta” e per il mondo della cultura piemontese e nazionale. Il programma che il Comitato Scientifico della “Palmisano” ha messo a punto – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Mariano – permetterà di approfondire, attraverso il contributo di docenti universitari ed esperti in materia, un altro aspetto della Divina Commedia, quello del “bestiario fantastico”, che ha affascinato migliaia di lettori e, al contempo, di valorizzare il nostro Monferrato e i nostri artisti anche grazie alla possibilità di seguire i lavori della Biennale in diretta streaming. La moderna tecnologia offrirà, infatti, un’ampia diffusione a questo evento che, da anni, è un vero e proprio fiore all’occhiello dell’impegno che la Fondazione dedica allo sviluppo delle attività culturali sul territorio.