Il Comune di Alessandria, tramite l’Assessorato all’Ambiente e alla Salute, anche per il 2022, ha aderito al progetto per la lotta biologica ed integrata alle zanzare gestita dalla Società ‘Ipla Spa’ (società controllata della Regione Piemonte), partito nei giorni scorsi sul territorio comunale.
L’adesione al progetto da parte del Comune di Alessandria risale al 2001 mentre dal 2003 Palazzo Rosso ha guidato il progetto, a cui hanno aderito negli anni fino a 29 comuni del territorio alessandrino.
Dal 2007 ad oggi, è ‘Ipla Spa’ ad occuparsi alla gestione locale del piano, affidando la gestione tecnico-scientifica all’entomologo di fama internazionale Dottor Asghar Talbalaghi che, ininterrottamente dal 1997, è alla guida del primo progetto di lotta alle zanzare in Piemonte. Il Centro Operativo ‘Ipla-Alessandria’, così attualmente viene definito, ha il suo laboratorio presso gli uffici ‘Arpa’ di Alessandria in Spalto Marengo 33.
Grazie alle esperienze internazionali e pluriennali e al contributo di conoscenze generate sul territorio, tutti gli aspetti legati al problema zanzare sono sotto osservazione. Le zanzare sono un problema delle estati cittadine, poiché la loro presenza compromette la qualità della vivibilità della città e del territorio, e rappresentano inoltre un potenziale vettore di trasmissione di patologie all’uomo e agli animali.
“Gli interventi, che partiranno da metà giugno e verranno effettuati fino a fine settembre – inizi ottobre, a seconda dell’andamento climatico – spiega l’Assessore all’Ambiente e Salute -, riguarderanno la Città, le Frazioni (Astuti, Gerlotti, Osterietta) e i Sobborghi (Cantalupo, Casalbagliano, Villa del Foro, Cabanette, San Michele, Valmadonna, Valle San Bartolomeo, Spinetta Marengo, Lobbi, Litta Parodi, Castelceriolo, Cascinagrossa, Mandrogne, Quattro Cascine, San Giuliano Nuovo e San Giuliano Vecchio). Al vertice della scala del fastidio delle 11 specie di zanzare monitorate, senza dubbio c’è la zanzara Tigre (Aedes Albopictus), e la sua abbondanza è considerata un fattore di rischio sanitario. Grazie però al costante monitoraggio e agli interventi sulle larve e sugli esemplari adulti, questo rischio è affrontabile sul suolo pubblico di competenza del progetto. Gli interventi di lotta contro le larve sono effettuati costantemente nei tombini della città, nei fossi e ristagni con prodotti biologici, quelli per la lotta agli esemplari adulti sono effettuati nei parchi e nei siti sensibili (ospedali, parchi, giardini pubblici, scuole, centri estivi, ecc.) solo qualora venga superata la cosiddetta ‘soglia di intervento o fastidio’ e in occasione dell’arrivo delle zanzare migratorie generate nei focolai larvali al di fuori del territorio del progetto.
Va infine sottolineato quanto sia importante la collaborazione dei cittadini alessandrini per l’efficacia complessiva del nostro progetto di lotta integrata alle zanzare. La collaborazione riguarda in particolare l’attenzione ad evitare che ciascuno lasci inavvertitamente delle pozze e ristagni di acqua nei propri giardini e nei propri orti, piccoli o estesi che siano. Proprio tali ristagni, alla luce di studi approfonditi e documentati svolti anche dal Centro Operativo ‘Ipla-Alessandria’, sono la causa del proliferare sul suolo privato della zanzara Tigre: una presenza che solo l’alleanza pubblico-privato può contrastare veramente”.