Come rendere la città sempre più sicura? Parlano i cinque candidati a Sindaco di Alessandria

di Ettore Grassano

 

Alessandria è una città complessivamente sicura, o occorre tentare nei prossimi cinque anni un ‘salto di qualità’ che consenta a cittadini e imprese di vivere e operare in condizioni di serenità, e con la consapevolezza che chi compie reati contro persone e beni (privati ma anche pubblici) sarà individuato e adeguatamente punito?

A 3 settimane dal voto amministrativo del 12 giugno, continua il nostro approfondimento ‘a puntate’ con i 5 candidati a sindaco di Alessandria, sui principali temi che riguardano l’intera comunità alessandrina. Buona lettura!

 

 

 

Alessandria oggi è città sicura? Se sarà sindaco, quali atti concreti adotterà per far sì che cittadini e imprese possano vivere e lavorare sentendosi realmente, ma anche psicologicamente, ‘al sicuro’?

 

Gianfranco Cuttica di Revigliasco (Lega – Fratelli d’Italia – Forza Italia – UDC Libertas – Cuttica per Alessandria – Per la Nostra Città)

Non intendo dare risposte ‘psicologistiche’: spesso chi distingue tra realtà e ‘percezione’ della stessa lo fa arrampicandosi sugli specchi, mentre mai come quando si parla di sicurezza occorre rimanere ancorati ai fatti, e ai numeri. Alessandria 2002 è una città più sicura rispetto ad Alessandria 2017: lo dicono i numeri di Prefettura e Ministero su omicidi, aggressioni, effrazioni, furti, e lo dicono anche in maniera ‘plastica’ alcuni luoghi simbolo della città. Ne cito due: la zona antistante alla stazione Fs e ai giardini limitrofi, che cinque anni era un piccolo ‘Bronx’, tra strutture fatiscenti e in abbandono e pessime frequentazioni. Bonificare e risanare quell’area è stato uno dei primissimi atti della nostra amministrazione, e ne vado fiero. Anche il sottosegretario del Ministro degli Interni, Nicola Molterni, di recente in visita in città, ha potuto constatare che raramente gli è capitato di trovare una ‘zona stazione ferroviaria’ così in ordine: e tra cinque anni, riaperta e resa accogliente la struttura del Teatro Comunale le cose andranno ancora meglio. Ma cito anche il parcheggio Berlinguer, di fronte al nostro ospedale: nel 2017 c’era da aver paura a parcheggiare lì, soprattutto la sera. E anche di giorno spesso si pagava ‘il pizzo’, per evitare danni all’auto, o aggressioni. Oggi è un parcheggio moderno, illuminato, ben controllato. Così come abbiamo intensificato i controlli, stabili e permanenti, al parcheggio di piazza della Libertà, per evitare che gli automobilisti che si avvicinano alla biglietteria automatica siano costantemente molestati da individui che bivaccano nei pressi dell’area. Detto ciò, vorrei arrivare a ‘zero spaccate’ a danni dei nostri negozi, e ci arriveremo. Intanto sottolineo, con un enorme grazie a tutte le Forze dell’Ordine, che i responsabili dei danni e dei furti dei mesi scorsi sono stati assicurati alla giustizia, e con rapidità. Ma evidenzio anche che, grazie al considerevole rafforzamento degli agenti ‘operativi’ di polizia municipale, già in buona parte avvenuto, e con la realizzazione, nei prossimi due anni, della smart city, implementeremo un servizio di vigilanza moderno, costituito da persone specializzate più tecnologie all’avanguardia, che renderanno davvero problematica la vita a chi, magari arrivando da fuori, vorrebbe vivere di espedienti, furti o minacce. E questo tanto nelle vie e nelle piazze del centro cittadino, quanto nei numerosi sobborghi, che grazie all’infrastruttura della smart city faranno un salto di qualità su diversi fronti, a partire proprio da vigilanza e sicurezza.

 

Giorgio Abonante (Centro Sinistra: Partito Democratico – Movimento 5 Stelle – Abonante per Alessandria – Alessandria Civica – Moderati – Europa Verde Verdi Alessandria)

Quello della sicurezza è un tema su cui sono spese sempre molte parole ma pochi fatti.
La videosorveglianza è risultata del tutto insufficiente, molte sono le aree di degrado non riqualificate da questa amministrazione, le assunzioni di poche unità di Polizia Municipale non sono servite per arginare il crescendo di atti criminali in città.
Occorre affrontare la complessa problematica attraverso un approccio multilivello:
– istituendo la figura del Vigile di Quartiere come riferimento per la cittadinanza e deterrente di atti vandalici;
– riorganizzando il Comando di Polizia Municipale;
– promuovendo soprattutto tra i giovani e giovanissimi la cultura civica, favorendo momenti d’incontro tra gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e gli operatori della Polizia Locale;
– il programma adotta una telecamera che sta avendo successo in alcuni Comuni italiani riteniamo sia da importare.
In parallelo, è necessario che il Comune di Alessandria rivesta un ruolo proattivo all’interno del tessuto sociale cittadino, con il potenziamento e il miglioramento dei servizi di assistenza ai minori che rappresentano i soggetti più a rischio riprendendo la tradizione e i percorsi dei servizi educativi di strada nelle forme attuali.
Il tema della collaborazione fra istituzioni è fondamentale: il Comitato di ordine pubblico e sicurezza si deve riunire più volte e deve includere e coinvolgere le associazioni di categoria, in particolare quelle dei commercianti e degli artigiani che spesso sono le categorie produttive più esposte. Per realizzare un piano di attività così ampio occorre firmare un’intesa con la Regione, la Provincia, la Prefettura, gli enti come l’Azienda territoriale per la Casa e il Consorzio servizi sociali, fondamentali per l’aiuto preventivo che possono offrire, l’Asl, l’Agenzia delle Dogane e le altre agenzie statali. L’obiettivo è siglare un Patto per la Sicurezza in cui i vari attori protagonisti si prendono impegni precisi da valutare costantemente.

 

Gianni Barosini (Azione +Europa – SìAmo Alessandria – Alessandria Viva – Alessandria Pulita)

Per un’Alessandria più #sicura, sindaco e amministrazione comunale possono fare non tutto, ma molto. In particolare occorre:
1- Predisporre una apposita e ciclica “riunione” tra Sindaco e la cittadinanza per recepire istanze, problematiche e suggerimenti in tema di sicurezza. In alternativa creare apposito sportello che permette di ricevere anche “segnalazioni” dei cittadini: problematiche che poi saranno condivise nei tavoli tecnici con le altre Forze di Polizia.
2- Predisporre un servizio da parte della Polizia Locale di ricevimento denunce e querele a domicilio per chi è impossibilitato a spostarsi. Servizio che potrebbe essere esteso in particolar modo a chi vive nei sobborghi.
3- Predisporre apposite riunioni da parte di personale qualificato della Polizia Locale presso gli istituti scolastici su materie riguardanti il bullismo, il cyberbullismo, ecc., e presso associazioni di quartieri, circoli, Soms, centri sportivi …anche in riferimento alla prevenzione di truffe a danno di soggetti vulnerabili e truffe online.
4- Creare sinergia con la locale Scuola della Polizia di Stato, tenendo conto che la presenza nel territorio cittadino di futuri operatori di Polizia può aumentare la tutela della sicurezza.
5- Aumento organico, ove possibile, della Polizia Locale e costante qualificazione del personale con la possibilità di svolgere adeguati aggiornamenti (sempre coordinandosi con le altre Forze di Polizia).
6- Implementazione sistema di videocamere nelle vie cittadine e sulle arterie di comunicazione verso e nei sobborghi: almeno 3 telecamere per sobborgo, tale spesa non è inaffrontabile!).
7- Convenzioni di collaborazione attiva con Guardie Giurate o corpi similari.

8- Investire molto sulla cultura del “rispetto delle regole” e “civismo” (anche con sistemi premianti)
nelle scuole, famiglie, centri sportivi, luoghi di aggregazione.

9) Ridurre il degrado cittadino, dove c’è pulizia, ordine, bellezza: sociologicamente si riducono gli atteggiamenti incivili, vandalici, finanche micro criminosi.

10) Maggiore presidio delle Forze dell’Ordine su tutto il territorio, ripeto: coordinandosi costantemente. C’è una mappatura delle “piccole gang”, si affronti con determinazione.

 

Vincenzo Costantino (ItalExit)

Il modello di gestione della sicurezza urbana deve essere incentrato sugli interventi necessari alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma soprattutto sull’assunzione di iniziative volte a migliorare la vivibilità del territorio, la qualità della vita, ed il benessere della comunità.
Il nostro intento è il rafforzamento dell’Assessorato alla sicurezza e alla legalità, prevedendo che tale ruolo sia occupato da una persona del settore con competenze ed esperienza certificata. L’allargamento del tavolo permanente sulla sicurezza dove, oltre alla presenza della Prefettura e delle forze dell’ordine, siano coinvolti i rappresentanti delle categorie dei lavoratori pubblici e privati, dei liberi professionisti, dei commercianti e degli artigiani, delle imprese e dei cittadini, al fine di valutare le condizioni di sicurezza generali della città e coinvolgendo le diverse sensibilità.
Incremento dell’organico e della presenza dell’Agente di Polizia Municipale sul territorio dove sarà chiamato a svolgere un ruolo essenziale per far sì che ciascun cittadino si senta al tempo stesso protetto e sostenuto in caso di difficoltà, ma anche controllato affinché rispetti il prossimo. Pensiamo a ricollocare sul territorio la figura del Vigile di Quartiere collegato alle centrali operative di Polizia e Carabinieri, avente compito di controllo, dissuasione di dinamiche criminali e contatto con la cittadinanza.
Lotta alla microcriminalità giovanile e baby gang, guerra allo spaccio, lotta contro l’accattonaggio molesto, iniziative contro racket e usura sono al centro del nostro programma e questo sarà possibile attraverso una revisione e la razionalizzazione delle competenze di PM.
Attivazione e gestione efficace di un nuovo sistema di videosorveglianza su tutto il territorio alessandrino.
Organizzazione di incontri pubblici per raccogliere le segnalazioni ma anche dare risposte, illustrare metodi e buone pratiche di prevenzione ed intervento civico; come pure la creazione di un numero verde e di uno sportello apposito sulla sicurezza che diventino strumenti atti a segnalare situazioni di illegalità, di violenza e maltrattamenti domestici che si verificano all’interno della nostra città, con particolare riferimento alle truffe, spesso a danno degli anziani e dei più deboli.
Restituire il decoro nel centro storico con un serrato controllo della legalità ed il rispetto delle regole in particolare verso le attività illecite. Promuovere interventi di sensibilizzazione e di formazione rivolti a gruppi a rischio: giovani, donne, anziani, famiglie, da organizzare presso i Centri Aggregazione Sociale, lo Spazio Famiglia, le scuole, sui temi come l’educazione stradale, la violenza di genere (a questo proposito attiveremo uno sportello antiviolenza per reati su donne e minori), l’autodifesa, l’abuso di alcool e di altre sostanze. Come pure affronteremo la ludopatia attraverso gruppi di auto-aiuto e supporto psicologico in stretta collaborazione con ASL e Associazioni.
Portinerie di quartiere in risposta alle richieste sempre più pressante di aiuto. Alle famiglie alle mamme agli anziani il progetto portineria di quartiere vuole essere un punto di riferimento sicuro e qualificato dedicato al cittadino che ha bisogno. Gestito direttamente dal comune, sopperirà alle molteplici richieste, dall’aggressione sociale su giovani ed anziani, sino alle semplici richieste quotidiane. Un punto di riferimento per tutti.

 

Angelo Mandelli  (Popolo della Famiglia)

Alessandria attualmente è una città abbastanza sicura. Il tema sicurezza è però molto variabile. Basta poco perché una realtà sicura degeneri in insicura. Molto dipende rispetto delle regole, anche nelle piccole cose. Se si lascia la trasgressione nelle piccole cose, prima o poi ci troveremo nel degrado. Per piccole cose intendo ad esempio, il fatto che le bici non circolino sui marciapiedi o i monopattini sulle piste ciclabili, o non ci si sieda sulle panchine nelle modalità opportune
Se la gente comincia a percepire che su queste trasgressioni c’è tolleranza, poi si sentirà spinta ad andare oltre, e la situazione non sarà più governabile.
Se diventerò sindaco richiederò: – potenziamento del coordinamento tra Polizia locale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Nuclei Forestali e altre Autorità competenti al fine di un maggiore controllo del territorio; – presidio continuativo delle aree della città, anche nelle ore serali mediante videosorveglianza previa, installazione di telecamere ai varchi cittadini, pattugliamenti mobili da parte della Polizia Locale e/o di istituti di vigilanza appositamente designati; – individuazione, monitoraggio ed accompagnamento delle persone senza fissa dimora anche in collaborazione con la Caritas, il servizio mensa dei poveri e le altre associazioni del terzo settore che curano le necessità dei più poveri; – valorizzazione della figura dei “nonni amici” per innescare una vera collaborazione territoriale intergenerazionale; – incentivazione all’installazione di pulsanti di chiamata d’emergenza all’interno dei negozi e delle attività più esposte; – lotta ai vandalismi e ai graffitari, all’accattonaggio invasivo, all’ubriachezza molesta, alle attività di spaccio di droghe e di sostanze stupefacenti, alla ludopatia; – lotta e contrasto della prostituzione quale necessaria battaglia di civiltà e di rispetto della persona umana, contro ogni forma di sfruttamento.