di Dario B. Caruso
In una recente intervista televisiva, il filosofo Umberto Galimberti approfondisce la sostanziale differenza tra emozione e sentimento, vocaboli a volte utilizzati quali sinonimi ma che in realtà sono frapposti da un abisso.
L’emozione è uno stato d’animo momentaneo e temporaneo, turba l’equilibrio attraverso la commozione, la paura, la gioia ad esempio.
Il sentimento attiene al mondo degli affetti e delle emozioni ma è rappresentazione dell’etica individuale, racconta la vita interiore che ciascuno si costruisce dentro.
Si può avvertire una forte emozione legata alla pena per qualcuno ma non avere in realtà alcun trasporto sentimentale.
Ed è giusto così, altrimenti vivremmo costantemente (per chi ha coscienza, altro termine spesso travisato) in compagnia di sensi di colpa e nell’autoflagellazione.
Si esaurisce anche l’edizione 2022 dell’Eurofestival, edizione italiana svoltasi a Torino con profusione di sforzi economici ed impegno da parte di tutti i maggiori specialisti del settore spettacolo.
Bella edizione che mantiene il ritmo incalzante dei brani in concorso intercalati da immagini suggestive di perle della nostra penisola realizzate con il drone.
Purtroppo la bella canzone italiana è stata mortificata da una messa in scena talmente semplice da risultare parrocchiale rispetto a qualsiasi altra e da una serie di stonature molto evidenti da parte di Blanco, il quale ha portato a galla la propria impreparazione.
Vince il contest la canzone dell’Ucraina, una canzone che sa di folklore sia per quanto riguarda la musica sia per quanto riguarda il testo.
I voti assegnati sono molti.
Sono dettati – forse – dallo stato emotivo di milioni di cittadini.
Il capo di Stato ucraino invita il mondo a Mariupol fra dodici mesi.
Speriamo bene.
