La Camera dei Deputati ha approvato il 5 Agosto scorso il decreto svuota carceri che porterà determinati detenuti, almeno 6000 unità stimate, a proseguire il loro periodo di detenzione non più in carcere ma direttamente e comodamente presso il loro domicilio. Alla faccia della certezza della pena e dei diritti naturali delle vittime dei reati.
Il fatto più grave poi è la natura dei reati, particolarmente odiosi, che viene interessato dallo svuota carceri: prostituzione minorile, pornografia minorile, maltrattamenti in famiglia, stalking, corruzione per un atto d’ufficio, abuso d’ufficio, commercio di prodotti con segni falsi, impiego di minori nell’accattonaggio, furto in abitazione, scippo, truffa, frode. Ecco quindi che i reati più devastanti per la collettività, quelli che incidono direttamente nella vita quotidiana dei cittadini onesti vengono resi di fatto impuniti, tutto a vantaggio della reiterazione e della diffusione dell’illegalità.
Prendiamo ad esempio il reato di stalking: nel 2012 vi sono state 7082 denuncie, mentre dall’inizio del 2013 il conto è già arrivato a 9448 denunce e 936 arresti. Come purtroppo la cronaca ci dimostra lo stalking spesso è prodromico ad azioni certamente più efferate verso il mondo femminile come l’aggressione, le lesioni, fino all’omicidio. Ma sta di fatto che una maggioranza di governo lontana dal popolo,lontana dai problemi reali della gente ma vicina al mondo dei forti contro i deboli vota questo provvedimento che va tra l’altro a tutto danno delle forze dell’ordine a cui non sono stati aumentati i fondi per i controlli ai domiciliari.
Il problema del sovraffollamento delle carceri è un problema reale,grave che merita attenzione ma va risolto in tutt’altro modo di come si sta pensando di risolverlo e cioè con lo svuota carceri. Occorre prima di tutto costruire nuove carceri, stipulare accordi bilaterali in particolare con i paesi nord africani per permettere ai detenuti extracomunitari (e aggiungo comunitari) di scontare la pena nel loro paese di origine. Infatti la percentuale di stranieri detenuti a livello nazionale si aggira intorno al 40% e in alcuni penitenziari del Nord raggiunge quasi l’80%.
I posti nelle carceri italiane sono circa 47.000, i detenuti 66.000 e un terzo di questi sono stranieri. Si tratta in pratica di 23.000 persone che se scontassero la pena nel loro paese di origine allevierebbero di moltissimo il problema del sovraffollamento delle carceri, rendendo peraltro più accettabile l’encomiabile lavoro svolto da guardie carcerarie, educatori e volontari che quotidianamente svolgono la loro opera spesso in condizioni molto disagiate. Indispensabile poi procedere con fermezza all’espulsione degli immigrati clandestini (altro che abolire il reato di clandestinità caro Ministro Kyenge!) che commettono reati fino a due anni di reclusione.
Da ultimo ma non meno importante risolvere l’annosa questione della carcerazione preventiva. Questi sono alcune delle soluzioni che la Lega Nord da anni porta avanti per tentare di risolvere la questione del sovraffollamento delle nostre carceri, soluzioni concrete non demagogiche,che vanno nell’interesse prima di tutto dei cittadini e degli operatori carcerari. La via scelta invece è un’altra: quella dell’indulto mascherato da svuota carceri, una via pericolosamente sbagliata.
Roberto Sarti – Capogruppo Lega Nord Comune di Alessandria