Il 10 agosto 2013 la Passeggiata degli Artisti di Albissola Marina festeggia i suoi cinquant’anni.
È un traguardo di tutto rispetto. Soprattutto perché quella Passeggiata racchiude la Storia dell’Arte Italiana del Novecento.
Luzzati, Fontana, Lam, Porcù, Salino, Jorn, Sassu per citarne alcuni.
È un po’ come se Verdi, Leoncavallo, Mascagni, Rossini e Puccini si vedessero a casa di Giacomo, a Torre del Lago e seduti a fine pasto, davanti ad un bicchiere di Aleatico, cominciassero a ragionare:
“E se si facesse un lavoro tutti insieme?”
“Vuoi dire un’opera?!…”
“…tutti insieme…?!”
(pausa)
“…un’opera…tutti insieme…”
“Be’… gli artisti del Nord e del Sud hanno tendenze diverse. Non è bene che rimangano diverse?”
“Al diavolo! Contro tutto e contro tutti fare opera di melodia!”
“Sono d’accordo! La commedia è finita!”
“Giusto! Se per mangiare il tacchino bisogna essere in due (io e il tacchino) per fare un’opera possiamo essere in cinque!”
“Al lavoro!”
“Al lavoro!”
Sono curioso di come sarò a cinquant’anni.
Cioè l’anno prossimo.
Tempo fa un amico vantava i suoi 50 come il mezzo del cammin di propria vita: “Da oggi inizia il secondo tempo!” ma lo diceva con senso a metà tra la rassegnazione e la sconfitta. E questo amico aveva fatto il ’68.
Io il ’68 l’ho letto sulle cronache e sui libri di storia.
Ne subisco gli effetti.
Però mi sento ancora di giocare parte del primo tempo, per certi versi sono ancora in fase di riscaldamento.
Lo so, non sono un fulmine di guerra. Ho i miei tempi, io.
Mi accontento di entrare in campo, segnare dopo pochi minuti ed essere sostituito per andare sotto la doccia, soddisfatto.
Ma sì, facciamo che sia così.