
Quando tra qualche mese
andrò a passeggiare sulla battigia
la mattina presto
e lancerò lo sguardo verso est mentre il sole sorge
avrò l’impressione che tutto sia quieto
che ad est tutto sia finito
che le città del martirio siano nuove
che i bambini tornino a schiamazzare per le strade
lanciandosi palloni colorati
e saltando la corda a suon di filastrocche
Quando tra qualche mese
(Dio non voglia)
togliendomi le scarpe
affonderò i piedi nella sabbia
sabbia salata (non di mare ma di sangue)
i volti schiamazzanti avranno bocche di Munch
per aria nessun pallone, solo pallottole
si salterà ma non per gioco
e io non avrò pace

La pace
ci è stata fatta vivere
perseguire da sempre
cantare e disegnare
idealizzare e sognare
abbracciare
lasciare
allontanare
perdere
Quando tra qualche mese
rileggerò queste righe
magari sorriderò con me stesso
come a dirmi che ho solo giocato
e che il poco tempo passato
è stato comunque tempo perduto.