Formalizzata all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria la Prostate Cancer Unit (PCU), ovvero il modello organizzativo per la gestione multidisciplinare dei pazienti affetti da cancro della prostata in tutti gli stadi di malattia, dalle nuove diagnosi alle forme più avanzate.
“Si tratta di un’attività sinergica già presente da tempo nel nostro Ospedale – spiega Luciano Bernini, Direttore Sanitario dell’Azienda – frutto del lavoro che svolgiamo insieme alla Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta che prevede da una parte la presa in carico del paziente e dall’altra l’importanza della multidisciplinarietà: due concetti a cui mi sento di aggiungere, come elemento caratterizzante della nostra Azienda impegnata nel percorso di riconoscimento a IRCCS, il fattore ricerca, facilitato proprio dalla presenza di numerose competenze specifiche”.
L’obiettivo della Unit è quello di offrire il miglior trattamento possibile ai pazienti affetti da tumore della prostata grazie al lavoro in team, come ricorda il Coordinatore Andrea Di Stasio, Dirigente Medico di Urologia, Diretta dal Dr. Armando Serao: “Questo modello nasce dall’esigenza di trattare in maniera multidisciplinare i pazienti dalla diagnosi al follow-up, garantendo loro una cura a 360° e personalizzata grazie al confronto tra numerosi specialisti. La Unit è infatti composta da un “core team” formato da figure specialistiche maggiormente coinvolte nelle attività cliniche e nei percorsi assistenziali, ovvero urologo, oncologo radioterapista, oncologo medico, anatomopatologo, radiologo, infermiere e data manager, e da un “non core team”, ossia professionisti coinvolti solo in determinate fasi del processo di cura (diagnosi, stadiazione, riabilitazione, terapia) quali servizio di Cure Palliative, psicologo, rappresentante delle associazioni o gruppi di pazienti, fisiatra, sessuologo e terapista della continenza e infine geriatra”.
La validità di questo approccio sinergico promosso dall’Ospedale di Alessandria, in termini sia clinici sia di miglioramento della qualità di vita del paziente, è stato certificato anche dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere (ONDA) che lo scorso 23 febbraio ha conferito all’Azienda il primo bollino azzurro 2022-2023 per il tumore alla prostata. Un premio che sottolinea come la collaborazione tra professionisti diversi che intervengono durante il percorso di cura del paziente migliori l’accessibilità ai servizi, potenzi il livello di offerta terapeutica e diagnostica e coinvolga il paziente in maniera più consapevole e tutelata.
I primi ad essere orgogliosi di questo riconoscimento e della formalizzazione della Unit sono proprio i circa 30 professionisti che ne fanno parte: “È un passo importante per migliorare sempre di più l’accesso del paziente alle nuove terapie e ai protocolli di ricerca” afferma Maura Rossi, Direttore di Oncologia, “nonché a indagini specifiche con tecnologie sempre più avanzate” aggiunge Alfredo Muni, Direttore di Medicina Nucleare. “Sono circa 100 i pazienti con tumore alla prostata che prendiamo in carico ogni anno – ricorda Paola Franzone, Direttore di Radioterapia – a cui abbiamo dedicato alcuni professionisti del nostro team”. “I pazienti affetti da cancro alla prostata sono spesso anziani – sottolinea Aldo Bellora, Direttore di Geriatria – ovvero fragili e caratterizzati da comorbilità, quindi la valutazione multidisciplinare è per noi fondamentale”, così come è importante il supporto psicologico “sia nella fase di comunicazione della patologia, potenzialmente traumatica, sia nelle fasi successive per favorire una partecipazione attiva del paziente che a volte è solo” conclude Rossella Sterpone, Responsabile di Psicologia.
Si ricorda infine che la Prostate Cancer Unit aderisce all’(H)Open Weekend di ONDA sul tumore alla prostata con diverse iniziative. A partire da lunedì 14 marzo, presso l’ambulatorio di Urologia e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) aziendale, sarà infatti possibile compilare un questionario sui sintomi prostatici: i pazienti per cui verrà riscontrato un alto livello di rischio verranno contattati direttamente dall’Azienda Ospedaliera. Il 18 marzo, poi, il Coordinatore della Unit Andrea Di Stasio presenterà le attività in diretta sui sociali aziendali durante un appuntamento di Ospedale Incontra in cui sarà disponibile anche per rispondere a tutte le domande degli ascoltatori. Tutte le azioni saranno accompagnate da una campagna di sensibilizzazione sui social dell’Ospedale di Alessandria: su ogni post sarà presente anche un QRCode per effettuare una donazione a Solidal per la Ricerca per supportare una borsa di studio per il data manager che consente di svolgere attività di ricerca a partire dai dati ricavati dai percorsi di cura dei pazienti con tumore alla prostata.