Daniela Ferrando alla presidenza di Cia Alessandria. “Impegno a tutto tondo per il territorio alessandrino” [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

 

Nuova presidenza per Cia Alessandria. Al vertice della Confederazione italiana agricoltori della provincia è stata eletta Daniela Ferrando, 45 anni, laurea in Agraria, imprenditrice agricola a Trisobbio dal 2008. Ha rilevato l’azienda del nonno e l’ha trasformata a indirizzo corilicolo, in seguito ha avviato l’attività apistica. L’azienda si sviluppa su dodici ettari di nocciolo (larga parte già in produzione) e ha circa duecento alveari. Produttrice di miele, associata alla cooperativa nazionale Conapi, Daniela Ferrando è impegnata anche sul fronte vitivinicolo insieme a due soci con cui gestisce una realtà produttiva che si sviluppa su un sessantina di ettari dedicati a moscato, dolcetto, barbera e brachetto. «Le nocciole e la produzione di miele – racconta – rappresentano il core business di una attività imprenditoriale che affonda le radici nella tradizione familiare». Ferrando subentra a Gian Piero Ameglio, allevatore di razza Piemontese a Franchini di Altavilla, che ha terminato il secondo mandato quadriennale non più rinnovabile.

L’organizzazione diretta da Paolo Viarenghi ha concluso, con l’elezione del presidente, il rinnovo dei vertici territoriali. All’Assemblea di Zona di Alessandria, è stato eletto presidente zonale Davide Sartirana, cerealicoltore di Solero titolare di Agrisolero, che succede al cerealicoltore e pioppicoltore Massimo Ponta (che resta in carica alla vicepresidenza provinciale). A Tortona, Paola Finetti, allevatrice di polli e maiali, lascia il posto a Matteo Massa, dell’omonima azienda agricola produttrice di foraggio e cereali. Ad Acqui Terme, Piero Trinchero, produttore di nocciole, succede a Daniela Ferrando. Confermati invece i presidenti di Zona di Casale Monferrato, Marco Deambrogio, risicoltore di Terranova titolare dell’azienda agricola F.lli Deambrogio, quello di Ovada, Gabriele Gaggino, viticoltore di Tenuta Gaggino a Ovada, e quello di Novi Ligure, Domenico Biglieri, allevatore di razza bovina Piemontese a Cabella Ligure.

«Dai problemi della fauna selvatica alla peste suina, dai prezzi delle materie prime e dell’energia, dalla sfida delle filiere produttive alla gestione di strumenti come Pnrr, Pac e Psr: sono questi i primi, e non sono certo tutti, i fronti su cui si svilupperà l’attività di Cia Alessandria. Nessuna ricetta magica, non ne ho, ma – afferma Daniela Ferrando – un grande impegno quotidiano, questo sì, è quello che posso assicurare agli associati e al sistema economico e territoriale. Il territorio provinciale può contare, nelle aree di pianura, su aziende altamente specializzate e competitive, ma – aggiunge – non va dimenticata la fascia collinare e di montagna, zone ritenute marginali dove invece sono presenti aziende che sono vere protagoniste della manutenzione dei territori, con una presenza reale e costante di presidio, controllo e ripristino».