di Graziella Zaccone Languzzi
1) Nuovo Ospedale e sicurezza idrogeologica, parto dalle novità: “300 milioni di euro per il nuovo ospedale di Alessandria: dalla Regione Piemonte via libera al piano di edilizia sanitaria”.
Bene! finalmente un occhio di riguardo per questa città e provincia, come giusta compensazione rispetto ai ‘tagli’ del passato, e su questo argomento mi fermo dopo aver letto la lunga esposizione di Renzo Penna in merito all’eventuale decisione di costruire il nuovo ospedale nell’area aeroporto Bovone. Su alcuni punti vorrei dire la mia. L’articolo di Penna: “Alessandria e la mancata sicurezza idraulica. Ha senso costruire “Nuovo Ospedale” e “Campus” universitario in una zona che l’Aipo considera a rischio esondazione?”
Nel testo si legge anche una critica sulla scelta dell’ubicazione del Campus, secondo Penna effettuata in modo superficiale, ma passo alla parte dove il già parlamentare alessandrino dice che l’AIPO considera tale zona a rischio esondazione. “Per ridurre in modo significativo il rischio idraulico torna, così, ad essere risolutiva la costruzione di invasi appositamente predisposti per la moderazione dei colmi di piena da realizzare a monte di Alessandria. Costruzione ritenuta necessaria dai dirigenti Aipo nel maggio 2010, in sede di Consiglio comunale, confermata dagli stessi responsabili nel novembre 2015 con l’annuncio del completamento del progetto preliminare, e considerata (la cassa di laminazione a monte di Alessandria) prioritaria sia dal PAI (Piano Assetto Idrogeologico) che dal PGRA (Piano Gestione Rischio Alluvioni) e indicata come urgente, nel luglio del 2020, dal segretario generale dell’Aipo e dall’assessore regionale alla Difesa del Suolo”. Penna aggiunge: “Progetti e propositi rimasti sulla carta credo, soprattutto, per il mancato e determinato impegno degli enti locali alessandrini, Comune e Provincia, nel rivendicare i finanziamenti necessari e sollecitare l’attuazione dell’opera capace, in occasione delle piene…”. Qui mi fermo e pongo domande: dopo la sua esperienza come parlamentare, dal 2004 Penna ha ricoperto cariche provinciali, fu pure Assessore all’Ambiente e Consigliere Comunale durante l’amministrazione Rossa (2013-2017), anche se non con deleghe nel settore difesa del suolo. Poteva sollecitare i suoi colleghi provinciali e comunali nel riuscire ad ottenere dall’AIPO, ADBPO e Dipartimento Nazionale Protezione Civile l’opera tanto agognata quale la cassa di laminazione a monte di Alessandria: perché non lo ha fatto? Se oggi da quel che scrive Penna la parte nord cittadina dopo 28 anni è ancora a rischio esondazione, AIPO e ADBPO dovrebbero spiegare perchè dopo la cassa di laminazione sul Belbo si sono fermati e non hanno proseguito come dal Piano di Assetto Idrogeologico PAI. Perché AIPO ogni qualvolta nel passato è stata interpellata su questo argomento ha lamentato che la cassa di laminazione a monte di Alessandria costa troppo e mancano i fondi? O forse non si è fatto nulla perchè è difficile creare (anche per problemi di spazio) efficaci casse di espansione o di laminazione su fiumi con portate come il Tanaro e il fiume Po? Tornando al nuovo ospedale Penna, dichiara che è meglio la sede dell’ex polo psichiatrico, dimenticando che anche questa area si trova in zona di Probabilità di alluvioni scarsa, tempo di ritorno 500 anni, esattamente uguale come l’area aeroporto, l’area stadio, l’attuale ospedale e il pediatrico, il quartiere Galimberti etc. così come indicato sulle Mappe del PGRA (Piano Gestioni Rischio Alluvioni ) dell’Autorità di Bacino Fiume PO. Cartografia Direttiva Alluvioni: http://osgis2.csi.it/direttiva_alluvioni/cartografia_direttivaalluvioni.html Dove vogliamo costruirlo allora questo nuovo ospedale? Questa parte di città è in sicurezza SI o NO?
Voto: 4
2) Cara ministra Lamorgese, lei mi fa ricordare una canzoncina ironica francese degli anni Quaranta: “Tout va très bien, Madame la Marquise” (tutto va bene madama la marchesa), utilizzata da noi piemontesi per dire che in realtà nulla sta andando bene. Penso alla risposta che ha dato all’On. Enrico Borghi del PD, che si è rivolto a lei (certamente in maniera strumentale e in chiave pre elettorale, questo è chiaro a tutti) con un’interrogazione in merito a quanto accaduto in Alessandria a metà gennaio, quando in piazza della Libertà una ragazzina di 13 anni è stata aggredita da un gruppetto di giovanissime, poco più che coetanee: “Pd al Ministro Lamorgese: “Centro di Alessandria in balìa di ragazzi che terrorizzano coetanei”.
Non è stato l’unico episodio in questo mese di violenza su ragazzini da coetanei raggruppati in baby gang… eh sì cara ministra Lamorgese, sono proprio baby gang come altro vorremmo definirli? Trovo spaventoso che i nostri ragazzini non possano circolare in una città che non è Milano senza subire violenza e angherie. Cito la risposta della Lamorgese: “Lamorgese risponde all’interrogazione di Borghi: “Nessuna baby gang dietro atti violenti ad Alessandria”.
La ministra Lamorgese a volte mi pare un po’ “spaesata” nel gestire il suo Ministero, lo fa con disinvolta noncuranza su ciò che accade nel paese a partire dagli eccessi negli sbarchi di immigrati, dalle ONG che la fanno da padrone, dai clandestini che imperversano sul territorio a delinquere, ai dannosi e pericolosi rave party in Italia, fino ad arrivare a questa violenza tra ragazzini. Secondo la ministra ciò che è accaduto in Alessandria “è un episodio riconducibile ad una conflittualità dovuta a cause estemporanee e non ad attività di gruppi organizzati sul tipo delle cosiddette baby gang.” Nella risposta all’On. Borghi, la ministra ha stilato un ”inventario” delle dotazioni di forze dell’ordine “concesse” nella nostra provincia specificando che conta 589 Carabinieri, 229 Finanzieri e 629 Poliziotti, che nell’anno 2021 ha proceduto ad un inserimento di 10 unità, mentre nei primi sei mesi dell’anno 2022 il personale della Polizia di Stato sarà ulteriormente incrementata 22 unità. Sia come sia, i fatti sono accaduti, le baby gang continueranno a colpire nonostante la quantità numerica di forze dell’ordine citate dalla ministra. Per chiudere: togliamo il sospetto su quanto accadde nelle due città, Alessandria e Milano sia colpa dei sindaci Cuttica di Revigliasco e Sala. Non è così, i primi cittadini fanno tutto quanto in loro potere, e sono in accordo con l’On. Borghi: qui siamo di fronte a un problema di emergenza educativa, di un disagio collettivo, mancanza di educazione civica. Famiglia (se è presente) e scuola devono insegnare educazione al rispetto e alla legalità, e ormai lo fanno raramente. Ma ciò che è accaduto cara ministra Lamorgese dimostra che “Non tutto va ben” in Alessandria e in questa Italia.
Voto: 2
3) Ancora sbarchi, le Ong fanno rotta solo sull’Italia e le nostre coste sono sotto assedio. Già, Draghi e prima ancora Conte con le loro politiche assenti e ‘assennate’ sulla gestione immigrazione stanno rendendo l’Italia una porta spalancata per l’immigrazione illegale, dove arriva di tutto. Il nostro è un Paese che incentiva questo fenomeno invece di contrastarlo, e l’Europa ci lascia soli. La parte più consistente di immigrati irregolari arriva dal Mediterraneo, in un anno circa 200 mila sono approdati sulle nostre coste che vanno a sommarsi a quelli preesistenti, che nessuno vuole in Europa e l’Italia non riesce rimpatriare. A fare dell’Italia il ventre molle dell’Europa, hanno contribuito alcuni fattori: l’ inerzia ideologica della ministra dell’Interno Lamorgese e dell’ex Governo giallo/fuscia Conte, che ha svuotato i Decreti Sicurezza di Matteo Salvini, e la recente archiviazione del caso Racket, la comandante di una nave Ong tedesca, assolta da ogni ipotesi di reato. Una sentenza utile per chiunque voglia portare in Italia clandestini, con giustificazione se si speronano mezzi dello Stato mettendo a repentaglio la vita di militari italiani. A differenza nostra, in Grecia gli sbarchi continuano a diminuire grazie alla nuova politica messa in campo dal governo, che ora attua un respingimento sistematico dei migranti in arrivo. Le loro imbarcazioni intercettate dalla guardia costiera greca vengono fermate armi in pugno e riaccompagnate al punto di partenza. Ma non è tutto, leggete cosa sta accadendo in Grecia: il ministro della Migrazione, Mitarakis, durante un’audizione in Parlamento ha dichiarato che la priorità assoluta del governo è un’efficace protezione delle frontiere, e che gli sbarchi nelle isole dell’Egeo orientale sono diminuiti del 96% in un anno: “Migranti in Grecia, la denuncia: “Tenuti come se fossero in detenzione”.
La Grecia respinge sulle coste armi in mano, la UE tace, i politici di sinistra e i giornalisti dal “pensiero unico” italiani sicuramente a conoscenza zitti, silenzio, con il risultato che, mentre nel resto d’Europa si costruiscono muri, l’Italia ormai è la parte più debole e indifesa dell’UE. La Francia ha lanciato un altolà chiaro ai paesi africani, non accetterà più immigrati legali da quei paesi che continueranno a mandare anche clandestini, e rispedirà questi ultimi nel paese d’origine. Quindi vengono tutti qui, e si sono moltiplicati gli sbarchi in Italia dei tunisini.
A differenza degli altri paesi UE che si difendono, e difendono i loro cittadini e le loro economie, qui caliamo sempre le braghe. Quando cambieremo atteggiamento sarà sempre troppo tardi, e faremo i conti con danni irreparabili.
Voto: 2