E’ stato recentemente effettuato ad Alessandria un impianto di neurostimolazione periferica dei nervi occipitali per la gestione del dolore e della disabilità associati all’emicrania cronica intrattabile.
L’intervento si è svolto presso il Centro di Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, responsabile il dr. Fabrizio Cassini, inserito nella rete ospedaliera dell’area funzionale delle provincie di Alessandria e Asti, il cui Hub (Centro di riferimento) è il Centro di Terapia del Dolore dell’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato, diretto dal dr. Bellini.
Il paziente sottoposto al trattamento di neurostimolazione è in cura da oltre quindici anni presso il Centro Cefalee della Neurologia, diretta da Emilio Ursino, ed è stato selezionato per l’impianto in quanto né le terapie farmacologiche né i trattamenti infiltrativi erano sufficienti a controllare una forma particolarmente invalidante di emicrania.
L’intervento, effettuato in anestesia locale, uno tra i primi di questo tipo in Piemonte, è stato realizzato in collaborazione con la Neurochirurgia del dr. Andrea Barbanera ed ha permesso l’impianto di un elettrocatetere e di un generatore di impulsi elettrici, come spiega il dr. Cassini: “In pratica, si tratta di un sistema totalmente impiantabile molto simile per funzionamento e aspetto ai pacemaker cardiaci, ma anzichè inviare impulsi al cuore, tramite gli elettrocateteri impiantati sotto la cute della nuca, il neurostimolatore invia impulsi elettrici ai nervi occipitali, modificando la modalità di trasmissione dei segnali del dolore. La stimolazione viene percepita dal paziente come un lieve formicolio nella zona della nuca, dove è stato inserito l’elettrocatetere, e l’intensità e la durata della stimolazione vengono decisi e controllati dal paziente stesso tramite un programmatore portatile esterno simile ad un telecomando. La Terapia di neurostimolazione viene già utilizzata in modo analogo, da molti anni, per la gestione del dolore cronico alla schiena, al collo, alle braccia e alle gambe ed è completamente reversibile, poiché è possibile interrompere il trattamento in ogni momento spegnendo e rimuovendo lo stimolatore”.
E’ lo stesso Cassini a precisare che “l’intervento viene realizzato solo su pazienti affetti da emicrania cronica disabilitante e non responsiva alle terapie farmacologiche, che vengono accuratamente selezionati in collaborazione con i medici del Centro Cefalee della nostra ASO e rappresenta un’ulteriore possibilità terapeutica per gestire questa patologia aiutando il paziente a migliorare la sua qualità di vita”.