di Ettore Grassano
“Quando, lo scorso agosto, ho ricevuto la telefonata con cui mi si proponeva di assumere la carica di vice sindaco proprio non me lo aspettavo, tant’è che ero appena partito per le vacanze: le ho subito interrotte, perché appartengo a quella generazione di democristiani, formatasi nella prima repubblica, che al ruolo di amministratore pubblico, al servizio della collettività, ha sempre creduto e ancora crede”.
Franco Trussi ha compiuto settant’anni (portati splendidamente) nei giorni scorsi, e probabilmente solo un anno fa avrebbe sorriso, se gli avessero profetizzato questo ‘ritorno alle armi’. Affermato professionista geometra molto conosciuto in città, l’attuale vicesindaco da alcuni anni si è ritagliato anche un ruolo da conduttore/commentatore radiofonico, a Radio Voce Spazio: “Don Ivo mi ha subito detto: che fai ora, ci abbandoni? Ma ovviamente non potevo, ne mi andrebbe: per cui dalle 8 alle 10 del mercoledì continuerò ad essere in diretta, insieme all’amico Jimmy Barco, per commentare le vicende locali e nazionali, e per rispondere alle telefonate dei radio ascoltatori”. E mentre già in tanti profetizzano la nascita di un robusto schieramento moderato a sostegno della ricandidatura del sindaco Cuttica, proviamo a capire con l’aiuto di Franco Trussi come il centrodestra intende proporsi agli alessandrini, e cosa i cittadini chiedono davvero agli amministratori di Palazzo Rosso.
Vice sindaco Trussi, partiamo proprio dalla sua attività di opinionista radiofonico degli ultimi anni: che idea si è fatto della città, attraverso l’interazione con i cittadini?
(riflette, ndr) Da due anni gli alessandrini, come tutti gli italiani e forse come tutti gli occidentali hanno una priorità assoluta, la lotta al covid. E su questo fronte non ho mai ascoltato mezza critica significativa al sindaco o alla giunta, che si sono comportati egregiamente, bilanciano le esigenze di salute e sicurezza con quelle di mobilità e di salvaguardia, per quanto possibile, delle attività economiche. Più in generale, dalle conversazioni in radio, ma anche spesso in strada, a cui mai mi sottraggo, ho l’impressione che siamo una città di persone ragionevoli: non sempre soddisfatte, ma ragionevoli. Gli alessandrini magari mugugnano, segnalando ciò che non funzionano: ma sanno bene che nessuno ha la bacchetta magica, specie di questi tempi. E mi sembrano moderatamente soddisfatti dell’attuale amministrazione. Ne faccio parte da poco, e non mi prendo meriti particolari: registro uno stato d’animo.
Secondo ponte sulla Bormida, nuovo ospedale, campus universitario, e ora anche rilancio del Teatro comunale: l’opposizione ha un bell’ingegnarsi, ma rischia davvero di avere armi spuntate…..
Aggiungerei la crescita esponenziale della logistica, che nei prossimi anni significherà vera crescita, e migliaia di nuovi posti di lavoro. Oltre al consolidamento dei progetti nell’area di Panorama (circa 55 mila metri complessivi, a regime, suddivisi in diversi insediamenti), si sta concretizzando lo sviluppo dell’area di San Michele, di proprietà di privati che prevedono, a regime, 140 mila metri destinati alla logistica. Mi pare evidente che la realizzazione del Terzo Valico sta portando importanti ricadute benefiche al nostro territorio, come del resto sta succedendo a Tortona. Se poi, davvero e finalmente, da Roma arriverà il via libera per la realizzazione del nuovo scalo merci, ci sono i presupposti per immaginare, tra dieci anni, un futuro roseo sul piano occupazionale per tutto l’Alessandrino.
Nel frattempo realizzerete anche il nuovo ponte sulla Bormida?
Certamente sì, le risorse sono state individuate, e si tratta di circa 19 milioni di euro complessivi: anche lì, in parte provenienti dai fondi compensativi per il Terzo Valico, in parte dallo Stato e in parte dal nostro comune. Ma dirò di più: il nostro sogno è riuscire, attraverso il PNRR, a raddoppiare la cifra: a quel punto si potrebbe realizzare non solo il nuovo ponte, ma un’intera nuova strada, parallela all’attuale, tra la tangenziale di Alessandria e quella di Spinetta. E’ qualcosa di più che un sogno, e per la viabilità sarebbe una svolta decisiva. In ogni caso, per il nuovo ponte si seguirà la stessa procedura applicata per il Meier: un cosiddetto appalto integrato, con progetto esecutivo a carico dell’appaltatore.
Il nuovo ospedale si farà, finalmente?
Dobbiamo riuscirci: i 300 milioni di euro stanziati dall’Inail per il nuovo ospedale di Alessandria, hub per tutto il Piemonte Sud, e sede speriamo del prossimo IRCCS, rappresentano un’enorme opportunità per il nostro territorio. Va però affrontato e risolto il problema dell’aeroporto, che lì ha la propria sede e che legittimamente ne chiede un’altra. Ci stiamo lavorando, e condidiamo di trovare presto una soluzione adeguata. Ripeto: l’ospedale si deve fare, non possiamo perdere l’opportunità un’altra volta.
Stiamo immaginando un’Alessandria post covid davvero futuribile, lanciata verso grandi traguardi. Ma, rimanendo più terra, dove è possibile migliorare, qui e ora?
La grande sfida a cui stiamo lavorando con impegno è il miglioramento, immediato, della qualità dei servizi pubblici cittadini. Penso alla viabilità, in centro come in periferia, e alla pulizia delle strade, dei fossi, di tutto ciò che è pubblico. Amag Ambiente, nonostante i disagi legati alla pandemia, ha compiuto in questi due anni un grande sforzo, e si sta lavorando con grande impegno: sono stati fatti investimenti in mezzi più moderni, e sono in arrivo centinaia di nuovi cassonetti. In più si sta investendo in personale in maniera mirata, puntando sulla raccolta puntuale del ‘fuori cassonetto’ in tutto il nostro vasto comune, con addirittura doppi turni giornalieri per le vie del centro. Certo, la collaborazione dei cittadini è comunque strategica, e va compreso che abbandonare i rifiuti in strada anziché consegnarli nelle sedi opportune è un atteggiamento irresponsabile. Ne parlo con particolare passione, il tema mi sta a cuore anche per i miei vecchi trascorsi alla guida dell’Amiu, ormai una ventina di anni fa. Peraltro negli ultimi tre anni il Presidente del Gruppo AMAG Paolo Arrobbio ha lavorato tanto e bene, e a giorni speriamo di avere buone notizie anche sul fronte della smart city: quello è il progetto che consentirà davvero di ridisegnare la qualità dei servizi pubblici: dall’illuminazione alla videosorveglianza, dalla copertura wireless alla raccolta intelligente e monitorata dei rifiuti.
Parliamo di politica, vicesindaco: alle prossime elezioni di primavera ci sarà in campo una grande lista moderata, a sostegno del sindaco Cuttica? Insomma, tornano in pista i democristiani?
(sorride, ndr) L’orologio della Storia va sempre avanti, ma mi pare evidente che l’Italia in mano ai comici è stata una brutta, bruttissima parentesi, e forse anche la pandemia ci ha aiutati a comprenderlo, e ad uscire dalla sbornia. La prima repubblica aveva certamente anche difetti, ma quasi tutti oggi la ricordiamo come un periodo del Paese più serio, e più credibile. Guardando a casa nostra, l’esperienza politica di InsiemeAlCentro avrà certamente un futuro, e non è nata da un capriccio, ma dall’incapacità di Forza Italia, a livello alessandrino e regionale, di gestire in maniera trasparente e democratica importanti passaggi della vita del partito. Oggi non so dirle cosa accadrà, anche perché non sono io a decidere, ne qualche altro singolo individuo: ma è in corso un confronto serrato, sui temi e sulle priorità per la città, che certamente porterà ad una concreta proposta politica per le prossime elezioni comunali. E sarà una lista, magari con un marchio importante e riconoscibile, a sostegno del secondo mandato del sindaco Cuttica: abbiamo davvero troppa carne al fuoco, nei prossimi anni è fondamentale portare a compimento una serie di progetti fondamentali.