di Graziella Zaccone Languzzi
1) Siamo nella settimana che ci porterà al Natale, e torno sull’eccesso di compiti che vengono dati in questo periodo dell’anno: ma vale anche per tutte le altre festività, weekend compresi. Il voto 2 è destinato a quegli insegnanti che ‘caricano’ di compiti calcolando quattordici giorni di assenza da scuola, non valutando che i giorni non festivi del periodo sono solo sette, escludendo il 24, 25,26 e 31 dicembre 2021 a cui aggiungo l’1, 2 e 6 gennaio 2022. Certi insegnanti dovrebbero capire che queste date sono la festa delle famiglie. dove la scuola e i compiti devono lasciare lo spazio alla gioia, alla serenità, al riposo.
Non sono la sola a ritenere che il “troppo” è negativo, e controproducente.
Se durante le ore di lezione in classe viene fatto un buon lavoro non c’è la necessità di sovraccaricare bambini e ragazzi che hanno anche altre necessità di vita quali sport, passeggiate con la famiglia e momenti di svago con gli amici. Questo vale non solo nei periodi di vacanza ma per tutto il ciclo scolastico. Ma come viene interpretata la parola “vacanza” da certi insegnanti? Secondo il dizionario la parola vacanza significa “Periodo di libertà dal lavoro e dagli obblighi scolastici in coincidenza con festività – Sospensione temporanea del lavoro o dello studio – Per riposarsi o per celebrare ricorrenze – Periodo di stacco dalle proprie ordinarie occupazioni, fare vacanza, non lavorare, non studiare – Mandare il cervello in vacanza – Periodo trascorso per svago o riposo”. A questo punto pare molto chiaro il significato che viene dato alla parola vacanza. Alleggerire i compiti nelle vacanze ma anche per ogni giorno del periodo scolastico, significa alleggerire anche un peso ai genitori che giocoforza per seguire i figli sono anch’essi pesantemente coinvolti. A riguardo, e concludo, certi insegnanti non sono a conoscenza della “Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989. (GU Serie Generale n.135 del 11-06-1991 – Suppl. Ordinario n. 35 – Entrata in vigore il 12/6/1991).
L’Art. 31 sancisce che: “1. Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. – 2. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali” – Essere bambini in tal contesto è un diritto “negato” perché gli viene tolta la possibilità di essere bambini e di vivere serenamente la propria età.
Voto: 2
2) Covid, Pregliasco in piazza a Milano con i No Vax: “Sono qui per ascoltare e capire”.
Questa notizia mi ha riportato ad una vicenda accaduta mesi fa al Prof. Pierluigi Garavelli, alessandrino, Primario di Malattie infettive all’ospedale Maggiore di Novara, con un curriculum di tutto rispetto.
Era luglio 2021 e su quella piazza era stato invitato da conoscenti per spiegare scientificamente il Covid, anche lui come Pregliasco fu attaccato dai No Vax, ma a differenza di Pregliasco era a “spalle scoperte”, non era accompagnato da due bodyguard. Garavelli di fronte alle telecamere fede questa dichiarazione: “Non ero lì per protestare ma per fare informazione, come ho sempre fatto in tutta la mia carriera professionale, nelle scuole, negli ambulatori. Ma lo sa che 10 anni fa quando non c’era il Covid ho passato una giornata intera a discutere con 300 donne per convincerle sulla necessità dei vaccini? Chiamare me No Vax è un insulto ed è ridicolo. Lo può fare solo qualcuno che non conosce il contesto. Ad Alessandria sono molto conosciuto per le mie posizioni e ieri sono stato invitato a parlare per fare informazione perché movimenti come quello No vax si creano proprio quando non c’è chiarezza”.
Le stesse intenzioni che ha avuto Pregliasco. Un pro memoria di un articolo: “Green pass, il primario di Malattie infettive dell’ospedale di Novara in piazza con i No Vax rischia sanzioni Il primario Pietro Luigi Garavelli, membro del board nazionale. “Non è stato sostegno ma informazione: la gente ne ha avuta poca”. L’Asl valuta provvedimenti”.
E qui la domanda: perché Fabrizio Pregliasco, il virologo del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, se ne va in piazza ad incontrare i No Vax e non viene messo alla gogna, sotto commissione disciplinare dall’Ordine Medici e Odontotecnici, dall’Ente Universitario da cui dipende, attenzionato dall’ASL di riferimento e minacciato di essere radiato? Ritengo che Pregliasco abbia fatto bene a voler capire di persona le motivazioni dei No Vax, come ha fatto bene il Prof. Garavelli, che però ha dovuto subire il peggio per un professionista di quel calibro, anche se poi fortunatamente è rientrato nel suo ruolo. Il Prof. Garavelli è anche un buon amico, lui c’è sempre stato e c’è ogni qualvolta ho avuto necessità di confrontarmi per un familiare, sabato,domenica e festivi inclusi. Garavelli c’è sempre e risponde: come è stato trattato è inaccettabile, qualcuno dovrebbe chiedergli pubblicamente scusa.
Voto: 2
3) Sono trascorsi quattordici mesi da quando, nei primi giorni di ottobre 2020, il Sesia esondò causando danni privati in alcuni casi gravissimi. Le località più colpite furono Terranova Casalese e Motta dei Conti. Famiglie che hanno perso ogni cosa all’interno delle abitazioni, elettrodomestici, l’arredamento e tutto ciò che sta in una casa soprattutto a un piano, beni persi che per lo Stato e la Regione sono definiti “beni mobili” non risarcibili. Risarcibili ma con costose perizie asseverate sono i danni “beni immobili” inerenti ai muri, serramenti, impianti elettrici, etc. Anche le attività hanno avuto danni alle merci e attrezzature e le aziende agricole che oltre aver perso i beni personali (beni mobili) delle abitazioni, hanno perso il raccolto e bestiame. Al tempo, una dichiarazione di Marco Deambrogio, risicoltore e Presidente CIA a Casale Monferrato: “Più di tre metri di acqua ci hanno invaso, il raccolto è andato completamente allagato. Stiamo valutando se riusciamo a recuperare in qualche modo la produzione o se considerare tutto perso. In queste ore stiamo spalando il fango anche con i grandi mezzi. È inevitabile lo sconforto. Si è strappato l’argine del Sesia e un fronte d’acqua ci ha invaso in pochi istanti, a differenza di altri casi in cui l’acqua saliva pian piano. In casa abbiamo molto fango, siamo costretti a gettare anche il mobilio”. Condivisibile è stato il commento del Presidente provinciale CIA Alessandria Gian Piero Ameglio: “Osserviamo una certa mancanza di attenzione del governo riguardo la sensibilità verso la manutenzione del territorio. Stiamo affrontando solamente le emergenze, ma abbiamo bisogno di una politica fattiva efficace di salvaguardia e prevenzione”. Questi cittadini danneggiati non per colpa loro a distanza di un anno lamentano che non hanno ancora visto un euro. Da La Stampa cartacea del 12 dicembre a pag.45 a firma Franca Nebbia: “A ottobre 2020 l’esondazione nei paesi di Terranova e Motta de’ Conti. Deambrogio, responsabile Cia: “Le risorse promesse non sono arrivate, i danni causati dal fiume Sesia non sono ancora stati risarciti. Non rimborsano i beni mobili”. Ma c’è di più: questo riguarda il passato ancora da concludere, ma è il futuro che fa ancora più paura. Gli alluvionati hanno scoperto che l’argine sulla sponda destra rifatto dall’Aipo è più basso di circa un metro e mezzo rispetto a quello sulla sponda sinistra, quindi più basso verso Motta de’ Conti. Qui mi fermo, ci sarebbe molto da denunciare ma non posso eccedere, chiedo solo: tutta la politica dove sta? Governo, Dipartimento Protezione Civile Nazionale, eletti del territorio, Regione, gli Enti responsabili come ADBPO (Autorità Di Bacino per il Fiume PO) e l’AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po) …..ecco dove stanno questi signori? Le promesse di risarcimenti e di mettere in sicurezza quella zona in modo corretto se le sono scordate?
Voto: 2