Parte con il pieno di energia e una proposta importante la stagione comunale di prosa al Teatro Alessandrino grazie alle energie messe in campo dal Comune di Alessandria e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, ente
strumentale della Regione Piemonte,
per offrire ai cittadini da gennaio a marzo cinque spettacoli in abbonamento,
abbracciando testi classici e contemporanei e portando in scena
drammaturghi e attori di richiamo nazionale.
La stagione parte domenica 6 febbraio con lo spettacolo Lisistrata del quale Amanda Sandrelli è protagonista perfetta.
La commedia di Aristofane grazie alla riscrittura del testo da parte di Ugo Chiti e alla sua capacità d’interpretare la classicità con occhio contemporaneo e insieme rispettoso dell’originale, rende
questa Lisistrata uno spettacolo teatrale modernissimo;
giovedì 17 febbraio l’artista alessandrino Jurij Ferrini, regista e attore affermato nel panorama nazionale porta in scena Sogno di una notte di mezza estate, qui
passione e inganno si avviluppano in modo repentino per poi dipanarsi come d’incanto. Realtà e irrealtà giocano a fondersi e a confondersi insieme in una folle notte d’estate governata dal capriccio di Amore, la forza più potente e misteriosa del mondo.
Mercoledì 2 marzo Lucia Poli, Geppy Gleijeses e Maurizio Micheli sono i protagonisti di Servo di scena: considerata una delle commedie più importanti del Novecento, racconta la giornata “finale” di un attore, un grande interprete di Re Lear sulla scena, ma nella vita seduttore invecchiato. Lo affianca un servo di scena – aiutante, vestiarista tuttofare – che rappresenta l’irrazionalità dell’amore, della tenacia e della dedizione.
Marina Massironi e Giovanni Franzoni sono i protagonisti mercoledì 23 marzo di Le verità di Bakersfield: due vicende umane lontanissime che si incontrano nello scenario di un’America percorsa da forti divari sociali. La protagonista è Maude, una cinquantenne disoccupata che vive in una caotica roulotte e che acquista da un rigattiere per pochi dollari un possibile tesoro: un presunto quadro
di Jackson Pollock.
La stagione si conclude giovedì 14 aprile con Zio Vanja, dal testo di Cechov, una nuovissima produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese firmata dal regista Roberto Valerio,
che porta in scena le passioni e i sogni comuni a tutti gli uomini, attraverso il racconto dei protagonisti interpretati, tra gli altri, da Vanessa Gravina e Giuseppe Cederna.
«La Stagione Teatrale che oggi presentiamo, dice il Sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco, si avvale di un calendario di appuntamenti di alto profilo che costituiscono un ulteriore significativo fattore di valorizzazione della nostra Città, anche sotto l’aspetto culturale.
È una valorizzazione particolarmente strategica: infatti dopo la crisi dettata dall’emergenza Covid, che ha pesantemente colpito la cultura e il teatro in particolare, oggi è molto importante dare fiducia e speranza non solo al settore ma anche allo stesso pubblico, attraverso la programmazione di appuntamenti di alto livello e importanza.Ad Alessandria ciò sta avvenendo senza ombra di dubbio e grazie alla stretta collaborazione fra l’Amministrazione Comunale, la Regione Piemonte e la Fondazione Piemonte dal Vivo».
«Una città vive e trova la propria identità, dice l’Assessore Comunale alle Manifestazioni ed Eventi Cherina Fteita, anche grazie ad appuntamenti culturali importanti come quelli compresi nel programma che stiamo presentando, e che siamo particolarmente orgogliosi di offrire alla cittadinanza».
«Quest’anno grazie alle sinergie di Comune e Regione attraverso Piemonte Dal Vivo – ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – possiamo annunciare con orgoglio una stagione con un valido cartellone costruito con interpreti e autori di fama nazionale. Le luci sulla ribalta si accendono anche sul Teatro Alessandrino gestito da Paolo Pasquale a cui va il mio ringraziamento per la disponibilità che ha dato offrendo alla comunità l’opportunità di godere degli spettacoli dal vivo».
«A distanza di più di un anno dalla prima chiusura degli spazi della cultura, siamo consapevoli di quanto assenza, incertezza, malattia, transitorietà, fragilità continuino a fare parte della realtà con cui ognuno è chiamato quotidianamente a confrontarsi. È per cercare di superare insieme le ferite del recente passato che Piemonte dal Vivo ha dedicato i suoi sforzi a costruire insieme al Comune di Alessandria una stagione di alto profilo per il Teatro Alessandrino. Il Teatro, nella sua natura originaria e alla radice della sua vocazione ad essere rito collettivo, non ha mai smesso di interrogarsi sul senso dell’essere al mondo, sull’opportunità della vita anziché la morte: il Teatro è lo strumento a cui l’umanità che affaccia sul Mediterraneo ricorre da ventisei secoli per leggere e capire se stessa, e tocca ora a noi continuare a farlo insieme, per superare le ferite del recente passato e riappropriarci di uno spazio di verità indispensabile come non mai.» conclude Matteo Negrin direttore di Piemonte dal Vivo.