Brina (Italia Viva): “Sì al nuovo Ospedale di Alessandria agli Orti: politica e città sappiano fare sistema”

Si accende il dibattito attorno al nuovo Ospedale di Alessandria, e relativa sede. Del tema si è discusso, nei giorni scorsi, nell’ambito di un incontro/convegno organizzato da Italia Viva alla Canottieri Tanaro, che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti della politica cittadina, ed stato coordinato da Massimo Brina, responsabile alessandrino del partito, in collaborazione coi responsabili provinciali Cristina Bargero e Gianluca Bardone.

“Lo storico Santi Antonio e Biagio – sottolinea Massimo Brina – fatica a rispondere agli attuali requisiti di cura, e al ruolo che le province di Alessandria e Asti possono svolgere per la modernizzazione dei servizi sanitari e l’efficienza delle risposte ai bisogni dei cittadini. Il nostro obiettivo è costituire un tavolo di confronto con le forze politiche, istituzionale e sociali della citta e della Regione per raccogliere intorno al Progetto di un nuovo ospedale il massimo consenso possibile per un’azione condivisa che non ha etichette politiche, ma serve alla comunità intera e che deve vedere unita tutta la città e chi la rappresenta politicamente. In tal senso, la presenza di tanti amministratori è di buon auspicio”.

Dunque, un progetto importante che, al di là delle positive conseguenze sul benessere dei cittadini, cambierà la fisionomia socio-economica della città costituendo le condizioni di trascinamento dell’economia cittadina e della province coinvolte, aumentandone prestigio e attrattività.

Hub di riferimento per l’ intera regione e non solo – 650.000 i cittadini interessati tra Asti e Alessandria – il nuovo ospedale e l’area demaniale individuata per la sua costruzione, la piazza d’Armi dove attualmente ha sede l’avio superficie, potrà vedere la luce in tempi non cosi lontani se le forze politiche ed istituzionali interessate saranno capaci – come chiede a gran voce Italia Viva – di far squadra, sistema.

Vicinanza al Cesare Arrigo, e al presidio riabilitativo Borsalino, nonché la prossimità della base dell’ Elisoccorso, costituiscono altrettanti elementi imprescindibili per la scelta dell’area che già gode di un sistema viario – certo da migliorare, ma decisamente più idoneo di eventuali alternative. Non ultimo, la vicinanza dell’Università e della facoltà di Medicina che si avvia tra non molto a laureare i primi medici e del prossimo Campus universitario. Il nuovo ospedale può anche accogliere la sede e dell’ istituto di ricovero e cura di carattere scientifico ( IRCCS).

Insomma, un’opportunità unica che sarebbe “davvero grave lasciarsi sfuggire in presenza di finanziamenti Inail e nel quadro di quanto previsto dal PNRR” aggiunge Massimo Brina.

Il convegno è stato concluso dalla senatrice Annamaria Parente di Italia Vita, presidente della Commissione Igiene e Sanità che ha assicurato il supporto del partito per il progetto del nuovo ospedale e garantito una presenza costante del livello nazionale di italia Vita.