E’ questione di ore. L’ingegner Marco Neri (nella foto) ha già scritto la lettera di dimissioni irrevocabili da vice presidente di Amag, che oggi sarà consegnata ufficialmente al sindaco Rossa e ai vertici della ‘multiutility’ alessandrina.
La minoranza, anzi le minoranze di Palazzo Rosso (perché sembra essercene più d’una) nei giorni scorsi, dentro e fuori dal consiglio comunale, hanno ribadito a gran voce la loro convinzione: in base alla normativa vigente per Neri, direttore delle Infrastrutture e Protezione Civile e storica figura di riferimento sul fronte dei Lavori Pubblici, esisterebbe (come per altre figure dirigenziali e politiche non solo comunali: il primo a finire ‘sotto tiro’ fu proprio il vice presidente della Provincia Gianfranco Comaschi) una incompatibilità di ruolo. O dirigente, insomma, o amministratore di partecipata.
Interpretazione fino ad oggi contestata dal sindaco Rossa, con una serie di argomentazioni tecniche, tese a difendere le posizioni non solo di Neri, ma anche dell’attuale presidente di Amag (ed ex assessore al Bilancio del Comune di Alessandria) Pietro Bianchi, e del vicesindaco Oria Trifoglio. Ma anche dell’altro dirigente comunale Gianpiero Cerruti, pure lui consigliere di amministrazione Amag.
A onor del vero, Marco Neri ha peraltro sempre ribadito di essere entrato nel cda di Amag “perché mi fu chiesto dal sindaco, e per spirito di servizio. E’ un incarico che ricopro gratuitamente, anzi con spostamenti in auto per riunioni fuori città, da Acqui a Bistagno, assolutamente a mio carico”.
Ora Neri taglia la testa al toro, e alle polemiche. E gli altri? I bene informati garantiscono che Pietro Bianchi, ad esempio, sia piuttosto alterato, e pronto a dare battaglia. Attendiamo sviluppi.
E. G.