“Facciamo fronte comune contro neofascisti, anarchici e chiunque utilizzi la violenza come metodo di intimidazione, e di contrapposizione alle idee, e a tutte le posizioni espresse in maniera pacifica e democratica”. Così Evaldo Pavanello, capogruppo consiliare della Lega a Palazzo Rosso, sintetizza i contenuti della ‘proposta di Ordine del Giorno contro ogni manifestazione violenta indipendentemente dalla matrice di ispirazione politica’, che la Lega ha presentato martedì 12 ottobre al Presidente del Consiglio Comunale.
“Piena e totale condanna – dice l’ordine del giorno della Lega – per le azioni violente e distruttive operate a causa di frange estremiste verificatesi a Roma nel corso delle giornate del 9 e del 10 ottobre 2021, e piena e totale solidarietà alle Istituzioni Pubbliche e alle Organizzazioni Sindacali colpite direttamente da tale inaccettabile violenza”. Ma anche “l’importanza di distinguere le responsabilità penali individuali e la severità con cui vanno perseguiti i reati commessi dai singoli dalla necessità di salvaguardare il libero pensiero e l’associazionismo democratico anche quando questi ultimi esprimano idee di forte critica al sistema, indipendentemente dalla matrice politica, culturale, filosofica o religiosa di appartenenza”.
“Di fronte ad episodi come l’assalto fascista alla sede della Cgil di sabato a Roma – sottolinea il Gruppo Consiliare della Lega – o agli anarchici ripetutamente in azione negli ultimi anni in occasione della realizzazione di Grandi Opere come la TAV – Alta velocità Torino Lione o delle manifestazioni No Expo a Milano, occorre che tutto il fronte democratico mostri unità e fermezza, condannando gli autori di questi atti senza alcuna giustificazione. Proponiamo quindi di operare affinché l’azione amministrativa della Città di Alessandria sia rivolta a sottolineare l’importanza del dialogo, della tolleranza reciproca e del rispetto di Tutti, emarginando e condannando coloro che, strumentalizzando la storia e la cultura delle ideologie politiche che hanno caratterizzato e caratterizzano l’intero percorso dell’Unità d’Italia, ne fanno scempio e semplice pretesto per la violenza e l’oppressione”.