Situazione in via di netto miglioramento sul fronte del maltempo con il livello del Tanaro e della Bormida scesi al di sotto il livello di guardia, ma le campagne sono sott’acqua e si registrano danni ingenti alle produzioni agricole, con serre inondate e viabilità compromessa.
Da un primo monitoraggio di Coldiretti Alessandria si evidenziano situazioni di forte criticità non solo per le aziende che si trovano nelle aree golenali ma anche per molti corsi d’acqua, torrenti e rii con piene ed esondazioni nei terreni agricoli.
Passata la fase più critica resta la conta dei danni, ingenti, che si sono verificati nella zona dell’Alessandrino, dell’Ovadese, Acquese e in tutto il Novese, Val Borbera e nelle frazioni limitrofe.
Nelle zone colpite compromessi anche i raccolti di insalata, zucche, zucchine e finocchi. Stessa situazione per le coltivazioni di grano e degli altri cereali invernali (grano-orzo-triticale).
Una problematica che riporta in primo piano la necessità della messa in sicurezza dei corsi d’acqua in generale: da sempre una priorità che diventa un vero e proprio problema non risolto quando si parla di pulizia dei fiumi e dei torrenti che si ripresenta puntualmente ogni qual volta l’intensità delle precipitazioni sia superiore alla media.
“Il progressivo abbandono del territorio e il processo di urbanizzazione spesso incontrollata non accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque sono alla base dei problemi idrogeologici, ecco perché è necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza del Paese. – ha affermato il Presidente della Coldiretti di Alessandria Mauro Bianco -. Una situazione aggravata proprio dai cambiamenti climatici che si manifestano con sempre maggiore frequenza. Serve una nuova “politica del suolo” più sensibile alla salvaguardia del territorio e che imponga un freno alla cementificazione selvaggia e all’abbandono delle aree più svantaggiate”.
Nelle prossime ore previste condizioni meteo in miglioramento ma i livelli dei principali corsi di acqua continuano ad essere costantemente monitorati.
“Coldiretti Alessandria è impegnata nel monitoraggio e nella verifica dei danni. La prevenzione deve essere una priorità – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Per intervenire, non bisogna aspettare la calamità naturale ma servono politiche mirate contro la cementificazione selvaggia e l’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato. La perturbazione si è abbattuta su un territorio duramente provato dalla siccità con i terreni che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento aggravando il dissesto idrogeologico”.
Il livello del fiume Po si è alzato di quasi 3 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta della nuova ondata di maltempo che con precipitazioni intense ha colpito la Penisola. E’ quanto emerge dal monitoraggio del livello idrometrico effettuato dalla Coldiretti al Ponte della Becca sugli effetti dell’ultima perturbazione che si è estesa da nord a sud della Penisola provocando allagamenti, frane e smottamenti.
“La situazione del più grande fiume italiano è rappresentativa dello stato dei corsi d’acqua che si gonfiano per le piogge con straripamenti ed esondazioni”, hanno continuato Bianco e Rampazzo.
Le tempeste di autunno fanno salire il conto dei danni, in un 2021 segnato fino ad ora a +31% eventi estremi tra nubifragi, grandinate, tempeste di vento che hanno colpito le città e le campagne.
“Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.