L’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di Idee organizza (nel rispetto della normativa vigente contro la diffusione del Covid-19) presso CAFFÈ ALESSANDRINO Piazza Garibaldi, 39 – Alessandria l’inaugurazione della mostra “10 GIORNI DI ISLANDA” di Elisa Raccagni venerdì 24 settembre 2021 alle ore 16,30, Progetto ARTE DIFFUSA.
Fabrizio Priano, Presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di idee, commenta: “Con la mostra dedicata alla fotografa Elisa RACCAGNI , riprendono gli appuntamenti del Progetto ARTE DIFFUSA, eventi dedicati all’Arte presso alcuni locali della nostra Città. Elisa RACCAGNI espone alcuni scatti che ci portano in Islanda, permettendoci di vedere paesaggi e vivere atmosfere uniche comodamente seduti al bar mentre gustiamo il nostro caffè. L’esempio migliore di quello che è lo spirito del progetto di Arte Diffusa”.
Elisa Raccagni
Nasco a Pavia nel 1985, ma vivo in Alessandria da oltre 25 anni. Laureata in Scienze Ambientali, lavoro come ricercatrice nell’ambito della chimica verde. Amante della fotografia dai tempi del liceo, mi diletto sia con la fotografia di paesaggi sia con la street photography.
10 giorni di Islanda.
10 giorni di Islanda
10 giorni di nebbia e pioggia
10 giorni di oceano e spiaggia nera
10 giorni di cascate e vento
10 giorni col naso all’insù
… e poi…
1 notte surreale
1 notte di aurora boreale
1 notte di emozione, di musica avvolgente, di colori accesi e vibranti.
1 notte indimenticabile.
Dopo giorni di interminabile pioggia e vento, cadute nel fango e acqua sull’obiettivo, finalmente uno spiraglio nel cielo. Salutiamo l’albergo che doveva ospitarci e ci dirigiamo verso il monte Kirkjufell. Qui il cielo si è illuminato di verde, viola, blu… L’aurora ci ha avvolto e con la sua musica ci ha cullato per l’intera notte. Ebbene sì perché l’aurora è in continuo movimento, è viva. Come l’acqua dell’oceano che ci bagnava ogni volta che provavamo a fotografarlo, come i ghiacci che ogni giorno dipingevano un quadro diverso. L’unica cosa che rimane imperturbabile sono i miei riflessi. Questa volta di Reykjavik.