Ravazzi (Lega): “Coesione procede a spron battuto: ora tavolo tecnico con la Regione, poi via libera alla ricerca dei finanziamenti per progetti specifici”. In corso gli incontri con i cittadini

di Ettore Grassano

 

“Siamo sognatori, ma realisti: la Coesione Territoriale può davvero cambiare completamente, in un decennio, le sorti del nostro territorio, e aprire scenari completamente nuovi. E’ stata un’estate intensa, e l’autunno porterà molte altre novità”. Gianni Ravazzi, consigliere comunale della Lega ad Alessandria, e vero deus ex machina del progetto Coesione, non si ferma un attimo (“anche perché in parallelo, oltre alle attività di Palazzo Rosso, porto avanti i miei impegni personali come divulgatore naturalista: tra convegni e nuove pubblicazioni non è semplice, ma ci proviamo!”), e nei prossimi giorni ci saranno due nuovi ‘step’ fondamentali del percorso: 1) il Tavolo Tecnico con la Regione Piemonte, che formalizzerà la messa a punto della griglia per la valutazione dei progetti da finanziare, e consentirà quindi di passare alla fase operativa, “noi la chiamiamo la ‘messa a terra’ dei progetti, ossia il via alla fase di ricerca delle risorse per l’attuazione delle singole iniziative approvate”), 2) l’Assemblea Generale dei promotori della Coesione del Bacino del Tanaro, che sancirà l’ingresso di 3 nuovi soci (i comuni di Azzano, Castel d’Annone e Bergamasco), ma anche importanti passi in avanti sul fronte dell’adesione di primari stake holders pubblici e privati.

Ma Gianni Ravazzi in questa chiacchierata ci racconta anche dell’importante attività di divulgazione della Coesione Territoriale all’interno delle comunità interessate, e dell’assoluta centralità che avrà nella realizzazione del progetto la Cittadella di Alessandria, “vero ‘perno’ attorno a cui costruire la valorizzazione di un territorio ampio e coeso, dalle grandissime potenzialità”.

 

Consigliere Ravazzi, partiamo dalla lunga estate ‘divulgativa’ della Coesione: che sensazioni ha avuto, e ora come continuerete a raccontare alla gente di cosa si tratta, e come può incidere sulla vita dei nostri comuni?
Impressione assolutamente positiva, anzi di più. Negli incontri a Felizzano, Oviglio, San Michele e in quelli con alcuni importanti portatori di interesse del territorio è emersa non solo curiosità, ma forte interesse nei confronti della Coesione non solo da parte degli amministratori locali, ma da parte di chi fa impresa sul territorio, a partire dagli agricoltori. Le aziende agricole sono tra le prime ad aver intuito le potenzialità del progetto per il loro comparto, sul fronte agrivoltaico. Ma anche i cittadini comuni chiedono, fanno domande, vogliono capire come la Coesione potrà cambiare positivamente volto e potenzialità del nostro territorio. Ora procederemo con altri incontri venerdì sera a Bettale/Spinetta Marengo, poi al Quartiere Orti di Alessandria, a Casalbagliano e via via nei diversi sobborghi e comuni interessati.

A proposito di agrivoltaico, diamo qualche informazione di dettaglio in più…
Molto volentieri. Si tratta di uno degli asset su cui la Coesione ha già mosso passi concreti e di sostanza, anche grazie alla partnership con il gruppo Kenergia, che propone lo sviluppo di un utilizzo ‘ibrido’ dei suoli agricoli. Ossia si può produrre energia ‘pulita’ con impianti fotovoltaici, continuando al contempo a coltivare i terreni. C’è un progetto complessivo, chiamato “Tanaro Green Project”, che si candida a far parte dei progetti della Coesione Bacino del Tanaro a cavallo con la neonata Coesione Monferrato Casalese Terre di Po. Diverse aziende agricole di grande ma anche medie dimensioni hanno già manifestato la volontà di intraprendere questo percorso.

Intanto nei prossimi giorni avrete il Tavolo Tecnico con la Regione Piemonte: ci sarà una sorta di ‘semaforo verde’ ai primi progetti?
Non ancora, ma sarà un passaggio tecnico procedurale fondamentale: verrà infatti approvata la griglia di valutazione dei progetti da finanziare (fino al 100% per progetti di enti pubblici, e fino al 50% per progetti privati), e questo consentirà di passare alla fase operativa, quella che noi la chiamiamo la ‘messa a terra’ dei progetti, ossia il via libera alla fase di ricerca delle risorse per l’attuazione delle singole iniziative approvate. La Regione Piemonte ha già stabilito che una quota parte dei fondi Pors della programmazione 2021-2027 saranno destinati alla Coesione, partendo da una valutazione attenta dei progetti presentati dall’area pilota, ossia la nostra del Bacino del Tanaro, per poi ovviamente passare anche alle altre. Ovviamente i canali di finanziamento possono essere anche altri: ad esempio i fondi del PNRR, pur con il vincolo che, in quel caso, i progetti vanno realizzati e rendicontati entro il 2026.

Questo è un aspetto importante, consigliere: i progetti, per poter beneficiare dei finanziamenti a fondo perduto (che siano regionali o statali o europei) devono essere realizzati e adeguatamente rendicontati entro una specifica scadenza…
Assolutamente sì: ci sarà la possibilità di accedere a bandi a scadenza più breve, e ad altri di più ampio orizzonte. Faccio l’esempio della nostra Cittadella, che è e rimane il perno attorno a cui ruoterà la Coesione del Bacino del Tanaro. La Fortezza necessita di interventi da realizzare e rendicontare a breve, nell’arco di massimo 2 o 3 anni, per i quali si potrà accedere a determinati finanziamenti. Ma prevediamo anche la realizzazione di progetti a più lungo respiro, dal Bioparco a strutture ricettive eco compatibili, che ovviamente si potranno realizzare in tempi più lunghi: per queste occorre guardare a finanziamenti con scadenza più ampia, meno ravvicinata. Parliamo del resto per la Cittadella di un’area di complessivi 65 ettari, che contiene al suo interno strutture edilizie e militari che ne fanno un vero e riconosciuto monumento non solo nazionale, ma europeo. La Cittadella è una risorsa storico culturale, prima di tutto, e va recuperata, non stravolta. Puntando prima di tutto sulla valorizzazione di quel che c’è: dalle infrastrutture agli spazi verdi.

Quando sarà la prossima Assemblea Generale dei soci della Coesione del Bacino del Tanaro?
Nelle prossime settimane, certamente in ottobre. E sarà un altro passaggio fondamentale, perché ufficializzeremo l’ingresso tra i partner di tre comuni (Azzano, Castello d’Annone e Bergamasco), che hanno accettato integralmente i progetti e le strategie sin qui definite dai 33 comuni fondatori. Inoltre si farà il punto su tutto il resto, a partire dal coinvolgimento ufficiale di altri stake-holders di altissimo profilo, sia enti pubblici che fondazioni e aziende private.