La vendemmia è partita da una decina di giorni con lo stacco dei vitigni precoci (Chardonnay e Pinot) delle basi spumante e dei bianchi, moscati su tutti. Le prime indicazioni parlano di rese leggermente inferiori rispetto la campagna scorsa ma con elevato grado zuccherino dovuto anche alla siccità dell’ultimo periodo. Spiega Fabrizio Bullano, responsabile tecnico Cia Alessandria: «Certo, una pioggia in più avrebbe alzato la qualità e la quantità delle uve, ma comunque le prime rese sembrano buone. Dalla prossima settimana partiranno gli stacchi di barbera e dolcetto e se il meteo darà una mano si avrà un ulteriore aumento di qualità. Per quanto riguarda le patologie, il 2021 non ha presentato particolari problemi circa peronospora oidio e muffa grigia mentre, purtroppo, sono aumentati gli attacchi di Mal dell’esca e Flavescenza dorata».
Seguono alcune considerazioni di imprenditori vitivinicoli associati Cia, rappresentativi per i principali centri zona.
Tortona – Giacomo Boveri: «Si tratta di una vendemmia ottima dal punto di vista qualitativo. Durante l’estate si è verificata una grandinata che ci aveva preoccupato, ma fortunatamente non ha compromesso il raccolto. La siccità invece ha messo a dura prova le vigne, ma chi ha coltivato bene ottiene comunque buoni risultati. Per quanto riguarda il territorio, il Timorasso mostra un successo crescente nell’opinione pubblica e nei mercati, è l’uva con la quotazione maggiore in provincia di Alessandria: noi produttori siamo soddisfatti e prevediamo che i Timorassi 2021, un vino che migliora con l’affinamento, saranno ricordati come annata eccezionale».
Acqui Terme – Bruno Fortunato: «Abbiamo una vendemmia ottima per qualità: uve sane, assenza di malattie, anche se con un incremento della Flavescenza dorata e Mal dell’esca a causa della siccità e delle alte temperature. Nel complesso la qualità è e sarà da buona a eccellente».
Ovada – Gabriele Gaggino: «La lamentela comune, in zona, è ancora per caprioli e cinghiali, che questo anno hanno fatto razzia più del precedente raccolto, fattore che si somma alla siccità che ha portato una resa minore rispetto al 2020. Per una stima puntuale, bisogna attendere la fine della campagna di raccolta, ma è possibile prevedere una diminuzione del 25% circa. Le uve però sono sane e possiamo dire dalle nostre prime impressioni che è un buon raccolto».
Casale Monferrato – Luigi Arditi: «Ho squadre a mano e vendemmiatrici e il lavoro è molto. Causa gelo e siccità avremo un 20% in meno di produzione, ma di eccellente qualità».
Novi Ligure – Gianfranco Semino: «Abbiamo iniziato in questi giorni la raccolta. Qualità ottima e quantità un po’ inferiore. I prezzi sono un po’ in salita rispetto allo scorso anno. Il neo è costituito dai caprioli, che sono molto numerosi nella zona del Gaviese, e anche i cinghiali che causano problemi a impianti e raccolto».