Si è tenuta giovedì a Roma presso il Teatro Eliseo la presentazione del rapporto Welfare Index PMI 2021: ‘Il Welfare Aziendale genera impatto sociale’ e Cerimonia di premiazione delle imprese Welfare Champion
Il Covid ha cambiato il significato del welfare aziendale: l’impresa al centro della comunità e una nuova consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa. Con il welfare aziendale le PMI oggi sostengono le priorità del PNRR con un impatto su: salute, donne, giovani, famiglie e comunità.
All’interno di tale contesto, il Gruppo Amag anche per il 2021 ha ricevuto, insieme ad altre 104 piccole medie imprese italiane, il riconoscimento di Welfare Champion, il rating più alto nel capo del welfare aziendale.
“Anche quest’anno – sottolinea Paolo Arrobbio, Presidente del Gruppo AMAG – siamo stati premiati tra le eccellenze italiane sul fronte del welfare aziendale. Si tratta di una ‘certificazione di qualità’ che mostra quanto il Gruppo AMAG abbia a cuore le esigenze dei propri dipendenti, nella consapevolezza che un lavoratore soddisfatto e gratificato si impegna al massimo, e produce valore aggiunto per l’azienda, e per i clienti”.
L’A.D. Adelio Ferrari esprime la propria soddisfazione per il prestigioso riconoscimento ottenuto dalla Società e ringrazia i collaboratori che hanno lavorato al progetto e reso possibile tale successo.
Il Gruppo AMAG, essendo una multiutility territoriale che eroga servizi primari: idrici, energetici e ambientali, per il carattere della sue attività ha sempre continuato ad essere operativa, risentendo come tutte le aziende non solo degli effetti sanitari legati alla pandemia ma anche in parte di quelli economici. Grazie alla propria solidità è riuscita comunque a perseguire i propri obiettivi mantenendo le attività di welfare già in essere a favore dei propri dipendenti e intervenendo con nuove iniziative a favore della comunità. Per ovviare alle difficoltà degli utenti del servizio ha applicato il Bonus sociale per chi ha un Isee basso, e agevolato i pagamenti rateali. Sul fronte del welfare comunitario nel 2020 l’azienda ha stanziato 218 mila euro in erogazioni liberali e sponsorizzazioni, di cui una buona parte per iniziative legate al Covid-19, e duemila euro per attività didattiche e di sensibilizzazione, una cifra inferiore all’anno precedente perché a causa della pandemia le attività con le scuole sono state fortemente ridotte. Il Gruppo non ha fatto mancare aiuti concreti alle diverse realtà locali che sono state in prima linea nella gestione dell’epidemia, principalmente attraverso donazioni di ventilatori polmonari e mascherine. Per il welfare dei propri dipendenti, che sono principalmente di sesso maschile, mette a disposizione, oltre al fondo sanitario di categoria, un fondo di previdenza.
A seguito dell’emergenza Covid, è stato applicato ove possibile lo smart working. Particolarmente apprezzata è stata la messa a disposizione delle autovetture aziendali a tutti gli operatori anche per il percorso casa-lavoro. Nel 2020 sono state inoltre concesse ai dipendenti 3.083 ore di congedo parentale: per la prima volta nel 19% dei casi queste ore sono state utilizzate dagli uomini. L’azienda ha attivo da tempo un servizio di maggiordomo aziendale per le piccole commissioni personali. A giugno 2020 inoltre il Gruppo ha presentato il suo primo Bilancio di Sostenibilità, disponibile online per tutti gli interessati.