“Ma come parla?! Le parole sono importanti!”
Urlando questa frase, Nanni Moretti schiaffeggia l’intervistatrice nel film “Palombella rossa”.
È l’apoteosi dell’esasperazione. A quanti di noi è accaduto di avere una reazione simile?
Per una parola detta al momento sbagliato.
Per un inglesismo utilizzato laddove un termine latino troverebbe maggior senso.
Per un neologismo adeguato o inadeguato.
A volte sono dettati dalla necessità e dall’evoluzione tecnologica:
*scannerizzare, scansionare, scansire – l’atto di acquisire un’immagine con uno scanner
A volte sono errori dell’eccessiva confidenza con la lingua italiana e col politichese (altro recente neologismo):
*cerchiobottismo – l’attitudine di coloro che non vogliono mai assumere una posizione ben definita
A volte sono frutto della scarsa confidenza con la lingua italiana:
topassio – elemento chimico (simbolo K, numero atomico 19) che si presenta come cristallo color giallo-bruno
In questi e in tutti gli altri casi ciò che si evidenzia è la continua evoluzione della lingua, alla quale dobbiamo adeguarci.
È sufficiente leggere e tenersi informati?
È sufficiente frequentare le scuole, le biblioteche, le piazze, i bar?
È sufficiente guardare la tv e sfrucugliare sul web?
Oppure è meglio non porsi alcun problema?
* esempi tratti da Wikipedia
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