Cava (Alexala): “Il turismo non riparte da zero: puntiamo su una forte rete territoriale, e sulla sinergia con i sindaci e le associazioni”

di Ettore Grassano

 

“Che il Covid abbia cambiato tutto, buttando all’aria progetti e strategie del comparto turistico e dell’accoglienza, è evidente. Ma non è detto che il futuro prossimo non possa generare nuove opportunità: occorre saperle cogliere, questo sì, e in qualche modo anche generarle”. Roberto Cava, da poco più di un mese alla guida di Alexala, l’Agenzia Turistica Locale della provincia di Alessandria,non difetta certamente di esperienza, e neanche di capacità di analisi.

A lungo ai vertici di Ascom in provincia di Alessandria, Cava è figura di riconosciuta autorevolezza, e garbata ironia: se gli chiedete una foto a corredo dell’intervista, ad esempio, vi risponde “Bella ne ho una sola, quella in cui sono ripreso di spalle”. In tempi di ‘pavoni’ inconsistenti, che pensano di essere autorevoli solo perché affliggono costantemente il prossimo invadendo il web con pensieri illuminati e immagini, questo già basta a collocare l’attuale Presidente di Alexala su un altro livello, almeno due spanne sopra la media.

Proviamo allora a farci spiegare se, e da dove, il turismo di casa nostra può provare a ripartire davvero, rimboccandosi le maniche con determinazione. E quale può e deve essere il ruolo di Alexala nello scacchiere regionale.

Presidente Cava, partiamo da Alexala: in fase immediatamente pre covid si è discusso a lungo di nuovi scenari per le Atl del Piemonte, e di possibili aggregazioni. Poi più nulla….qual è lo stato dell’arte?
Partiamo dal quadro normativo. In base alla legge Madia, tutt’ora in vigore, società e consorzi a partecipazione pubblica come la nostra devono avere come obiettivo il pareggio di bilancio, non possono chiudere permanentemente in perdita, ed inoltre devono raggiungere un valore della produzione di almeno un milione di euro. Il primo requisito c’è, siamo in utile. Adesso va raggiunto il secondo requisito, attraverso una serie di azioni che tendano a quel risultato.
In passato si è discusso di aggregazioni, ma certamente i matrimoni forzati, tra realtà molto diverse tra loro, non sono sempre la strada ottimale. Poi ovviamente è arrivato lo tzunami del Covid, che ha cambiato completamente le priorità sul tappeto. Nell’ultimo anno e mezzo, più che realizzare aggregazioni e mettere a punto strategie per attrarre turisti, è stato necessario fermarsi, perché c’erano altre priorità.
Ora certamente l’epidemia non è conclusa, ma cominciano di nuovo a discutere di programmazione, e di sviluppo.

Da soli?
La priorità è far sì che il bilancio certifichi, attraverso il raggiungimento del milione di euro di valore della produzione, che Alexala ha dinanzi a sé un futuro. Per raggiungere questo risultato occorre che la nostra Atl torni a giocare un ruolo di baricentro fondamentale per lo sviluppo e la promozione del turismo nel nostro territorio.
Il turismo è economia, e il nostro territorio provinciale ha davvero enormi potenzialità inespresse, e una forte diversificazione di proposte al suo interno. Ripartiamo da qui: senza naturalmente escludere percorsi di collaborazioni e alleanze: con la stessa Alba, che oggi è il territorio ‘attrattivo’ per eccellenza, abbiamo un protocollo ufficiale, e la volontà di sviluppare sinergie. Ma ad oggi sì, si procede in autonomia.

Ripartendo dal turismo ‘di prossimità?
Facciamo di necessità virtù. Il percorso avviato negli anni scorsi per attrarre turisti da tutta Italia, e da tutto il mondo, rimane assolutamente valido, ma oggettivamente rallentato da tutto ciò che è successo negli ultimi 18 mesi. Nell’auspicio naturalmente che si vada verso un progressivo miglioramento della situazione generale, oggi la realtà è che gli italiani stanno riscoprendo la grandissima bellezza ‘disseminata’ in tutto il nostro Paese. Questo vale ovviamente anche per la nostra provincia, che dal Monferrato al tortonese, dall’ovadese all’acquese è ricchissimo di proposte paesaggistiche, enogastronomiche, culturali. Occorre ‘metterle a sistema’ però, fare in modo che, come nelle Langhe, si arrivi ad avere una capacità di accoglienza di grande impatto, che passa anche naturalmente attraverso un sistema di trasporti adeguati, su strada e rotaia. E occorre riuscire a veicolare tutto questo attraverso una comunicazione forte, di impatto, coordinata ed omogenea.

In tutto questo quale deve essere il ruolo di Alexala?
Alexala deve avere e avrà un ruolo di coordinamento, elaborazione di progetti e proposte, supporto alle imprese, anche piccole e piccolissime. Per arrivarci occorre da un lato consolidare i rapporti con le associazioni e i corpi intermedi, dall’altro con i sindaci che sono le prime sentinelle sui territori. Il nuovo cda della nostra Atl è stato costruito proprio pensando alla rappresentanza di territorio, e alle competenze: Mario Arosio, oltre ad essere Presidente dell’Enoteca di Ovada è profondo conoscitore delle esigenze di tutto l’ovadese e l’acquese. Così Giampaolo Bovone, esperto di cultura del territorio tortonese e novese, mentre Simonetta Ghia Bonzano è imprenditrice del vino che ama il Monferrato casalese, e ne rappresenta le esigenze. Alice Pedrazzi, infine, è il trait d’union con la Camera di Commercio di Alessandria e Asti, interlocutore fondamentale per mettere a punto una progettualità che valorizzi tutto il nostro territorio, anche in un’ottica di sinergia e integrazione con l’astigiano.

Lei ha citato i sindaci: quanto ‘pesa’ il loro ruolo, in un’ottica di valorizzazione del territorio?
Sono essenziali, li stiamo incontrando, e da noi troveranno sempre una porta non aperta, ma spalancata. I sindaci, anche quelli dei piccoli e piccolissimi centri, sono davvero l’interlocutore privilegiato, che conosce potenzialità ed esigenze del suo territorio, e può aiutarci a capire cosa serve davvero, e quali progetti, iniziative ed eventi occorre sviluppare, e sostenere. Altrettanto determinante il gioco di squadra con la Regione Piemonte, in cui tra l’altro l’assessorato al Turismo è retto dall’alessandrina Vittoria Poggio. E’ dei giorni scorsi, per citare solo l’iniziativa più recente, la decisione di sostenere le realtà turistico ricettive piemontesi con un contributo a fondo perduto che sarà fino a un massimo di 35mila euro per alberghi e altre piccole e medie imprese, e fino a 20mila euro per gli enti no profit.

Il green pass penalizzerà la ripartenza di turismo e attività ricettive, o al contrario potrà essere di aiuto?
Come tutti gli strumenti tecnici, il green pass è neutro: tutto dipende da come viene utilizzato. A questo punto l’auspicio è che la campagna vaccinale proceda il più rapidamente possibile, e che ci siano dosi per tutti coloro che desiderano procedere. Ovviamente in autunno vedremo quale sarà lo scenario: quel che è certo è che gli operatori del settore turistico sono stremati da una situazione senza precedenti.

Un’ultima annotazione, di tipo logistico: dove si trova oggi la sede di Alexala?
La sede operativa è sotto i portici del Municipio di Alessandria, presso lo sportello Iat. In ogni caso sul nostro sito, www.alexala.it, si trovano non solo tutti i riferimenti per contattarci, ma anche una serie di informazioni su proposte turistiche, iniziative, appuntamenti, itinerari.