Paolo Lanzotti, I guardiani della laguna, tre60
Nella Venezia del 1753, durante la prima de La Locandiera di Carlo Goldoni, nel teatro Sant’Angelo, un duplice omicidio sconvolge la Serenissima.
Entra in azione Marco Leon, il più abile agente dell’Inquisizione di Stato, e l’intrigo (internazionale), come da migliore tradizione, si svelerà essere molto più complicato del previsto…
Gianluca Lioni, La processione dei fantasmi, tre60
Il giallo storico costituisce un sottogenere ormai consolidato nei cieli delle patrie lettere. Non fa eccezione questo romanzo di Gianluca Lioni ambientato nell’isola della Maddalena nel 1864, appena dopo l’Unità d’Italia. Mentre Bakunin sbarca a Caprera per incontrare Garibaldi, il capitano inglese Daniel Roberts, il maresciallo Tanchis e il brigadiere De Rosas si troveranno alle prese con un omicidio, le cui ragioni affondano in una regione grigia tra la modernità (l’Italia appena unita) e le tradizioni arcaiche della Sardegna.
Don Delillo, Il silenzio, Einaudi
Uno dei grandi della letteratura contemporanea (Rumore bianco, Underworld) torna con un piccolo libro a raccontarci le nostre paure. Quella ad esempio di un mondo reso muto: un black-out universale avvolge il pianeta nel silenzio. Com’è potuto accadere? Una piccola summa delle ossessioni di Delillo (e delle nostre).
Joyce Carol Oates, Blonde, La nave di Teseo
A vent’anni dalla prima uscita italiana, torna il romanzo della scrittrice americana dedicato a Marilyn. Fare un romanzo su un mito come la Diva per eccellenza è possibile? Raccontare un’immagine come Marilyn significa, per la Oates, dipanare le sue molte vite, mescolando magistralmente verità e finzione.
Saggi
Leonardo Sciascia, Questo non è un racconto, Adelphi
Nel centenario della nascita dello scrittore siciliano, escono in volume i suoi scritti sul cinema, che fu la sua travolgente passione, non solo giovanile. Infatti, i brevi testi, alcuni anche inediti, vanno dal 1958 al 1989, l’anno della morte. Sciascia parla del cinema altrui, dalle origini a quello contemporaneo, così come non trascura i film tratti dai suoi romanzi, con l’ironia e la partecipazione che sono le cifre inconfondibili della sua scrittura.
Adam Smulevich – Pierfranco Fabris, Sinagoghe italiane raccontate e disegnate, Edizioni Biblioteca dell’immagine
Si tratta di un piccolo libro raffinato sia nei testi e nei disegni che lo accompagnano: una storia d’italia letta e vista attraverso i luoghi sacri della religione ebraica e le storie ad esse legate. Tra le quarantadue raccontate e disegnate c’è anche quella di Casale.
Attilio Brilli, Il grande racconto del favoloso Oriente, Il Mulino
Brilli racconta magistralmente come tra Sette e Ottocento l’Oriente geografico divenga un luogo mitico di fuga dalla soffocante civiltà occidentale, che iniziava allora a farsi industriale e conformista. L’Oriente, vicino e lontano, diventa così il luogo del colore esotico e del rischio mortale, come anche della travolgente passione erotica e dell’appropriazione coloniale.
Brilli esamina questa mutazione con un occhio raffinato e una capacità affabulatoria unici, aiutato anche da un notevole apparato iconografico.