“Ma quale ambiguità: da un anno con trasparenza e coerenza cerchiamo di portare a Palazzo la voce dei cittadini. Anche se, lo confesso, ultimamente sempre più entro qui in Comune di buon umore, e ne esco assolutamente scoraggiato”. E ancora: “Al sindaco diciamo: c’è stata finora una totale mancanza di chiarezza e lucidità, a tutti i livelli. Non siamo per commissariare a tutti i costi, anzi: conosciamo i rischi a cui si andrebbe incontro.
Ma neanche l’immobilismo può essere la soluzione: cosa ha fatto, fino ad ora, di concreto, l’amministrazione di centro sinistra? Ben poco, mi pare”. Angelo Malerba, poco più di un anno fa, fu il candidato sindaco (o portavoce, come dicevano loro) del Movimento 5 Stelle. Da 13 mesi a questa parte è consigliere di opposizione, e, come i suoi colleghi ‘grillini’ Cammalleri e Di Filippo, è talora oggetto di critiche e di qualche ironia da parte di chi (naturalmente restandosene seduto in poltrona, e forse senza neppure averli votati) si aspettava da loro un atteggiamento più offensivo, quasi da “Savonarola” della politica. Ma come vede, oggi, la situazione alessandrina l’ex portavoce, e oggi autorevole esponente, dei 5 Stelle? La giunta di centro sinistra cadrà entro l’estate? Alessandria ce la farà a risollevarsi, e a quali costi? E il movimento di Grillo e Casaleggio sta scontando una fase di ‘disaffezione’ temporanea, o è stato una rapida fiammata, destinata a spegnersi rapidamente?
Consigliere Malerba, con lei ormai solo incontri in pausa pranzo, da super manager…
Da persona che ha finalmente trovato un lavoro, piuttosto, e che dedica al ruolo di consigliere comunale e ai problemi della città tutto il tempo che le rimane, serate e week end compresi. Anche se quando entro qui dentro sono sempre più scoraggiato….
Un anno dopo, la situazione le sembra più o meno grave di allora?
Diciamo che ci sono segnali di scarsa trasparenza, anzi di grave chiusura ‘a riccio’, che non mi pare facciano onore alla democrazia. Prima di cominciare questa conversazione le ho mostrato la porta del consiglio comunale, chiusa a chiave dopo le contestazioni dei giorni scorsi. Mentre non le dico quanto sia complicato, anche un consigliere, accedere a normali atti d’ufficio. E’ questa l’idea di ‘palazzo di vetro’ del sindaco e della giunta?
Quindi anche le numerose osservazioni e richieste di integrazione giunte dal Ministero relativamente al bilancio, non le avete ancora esaminate?
Assolutamente no: e vige l’assurda tendenza a sottoporre questioni complesse, molto tecniche, al consiglio fornendo il materiale solo qualche ora prima della votazione in merito: è chiaro che non condizioni di lavoro ottimali. Nonostante ciò, il Movimento 5 Stelle ha istituito diverse proprie commissioni di esperti volontari, e non rinuncia a studiare, e a capire. E poi i disinformati saremmo noi? Semmai siamo dilettanti della politica, ma nel senso migliore del termine, e ne siamo fieri.
Però, consigliere Malerba, non ha l’impressione che finora abbiate inciso pochino?
Ma neanche per idea. Presentammo, un anno fa, un nostro programma e progetto di città, e ci siamo impegnando a fondo per portare avanti le idee e le richieste concrete in cui crediamo, che sono quelle che emergono costantemente dal confronto con la cittadinanza. Attenzione, con tutta la cittadinanza. Capita talora che, per strada, qualcuno mi fermi, e mi dica: ‘ti ho votato, e ora tu devi fare questo e quello’. Ma non funziona così: in realtà tutti i cittadini devono partecipare attivamente, al nostro fianco. Quelli che ci hanno votato, e anche gli altri: noi siamo lì per rappresentare tutta la società civile, stanca di questa situazione insostenibile.
A proposito di partecipazione: gli incontri che avete promosso nei mesi scorsi sul territorio hanno visto spesso un coinvolgimento di massa imponente. Ma qualcuno ne ha colto anche tratti naif. Continueranno in autunno?
Continueranno certamente, e diventeranno sempre più numerosi, in parallelo con i gruppi di lavoro tematici che abbiamo costruito, e che non fermano la loro attività neppure d’estate. Se per naif intende che ai nostri incontri partecipa la gente comune, e dice quel che pensa, senza filtri e censure, le dico di sì. Ma questo non significa mica che procediamo in maniera ‘grossolana’: anzi, mi dica lei quali altri partiti hanno gruppi di lavoro così strutturati e articolati, e che crescono continuamente, grazie a contributi di tutti volontari, preparati sui singoli temi, o pronti a studiali a fondo.
Sulle partecipate darete ancora battaglia?
Daremo battaglia su tutti i fronti che lo esigono. A cominciare dagli sprechi che ancora ci sono all’interno della macchina organizzativa comunale, e nelle diverse partecipate. Passando poi alle incompatibilità di carica sancite dalla legge, che sono inaccettabili e vanno risolte rapidamente. Mi riferisco, per il comune e le partecipate, ai casi Trifoglio e Bianchi, ma naturalmente anche Comaschi in Provincia. Fino poi a situazioni particolari ma eclatanti: come i 60 mila euro che pare siano stati spesi per la formazione dei due addestratori dei cani poliziotto: per poi decidere di ‘parcheggiare’ uno dei due animali ad Asti, mentre l’altro non si capisce bene se rimarrà operativo o cosa. Scelte incongruenti, e nel caso specifico si sono mobilitate anche le associazioni animaliste. Vedremo con quali risultati.
Malerba, ce la farà Alessandria ad uscire da questa pesantissima sindrome di ‘città dissestata’?
Ce la dobbiamo fare, che diamine. Dipende da tutti noi: mica intendiamo emigrare tutti, spero. Io amo questa città, e tanti altri come me, lo so bene. Dobbiamo rimboccarci le maniche, tutti quanti, e crederci: ma la strada non è il piagnisteo, o andare a fare le pescivendole in tv. Ci vuole un progetto chiaro, e strumenti per realizzarlo. Naturalmente, Roma non può pensare di abbandonarci al nostro destino. Ma le castagne dal fuoco dovremo comunque togliercele da soli.
E i 5 Stelle a livello nazionale, Malerba? I sondaggi, ma anche gli umori sui social network, dicono che vi siete un po’ offuscati. Sarete mica un fuoco di paglia?
Non ci contino, i signori dei partiti tradizionali, all’ipotesi del fuoco di paglia. E’ vero che nell’ultimo anno abbiamo pagato lo scotto di una crescita impetuosa, e soprattutto il fatto di avere tutti contro, compresi tanti grandi media. Ma il Movimento sta crescendo sui territori, si sta radicando, sta affinando progetti e competenze. Sarà più una lunga marcia che di fuoco di paglia, vedrà.
Ma potreste essere una stampella del Pd, a livello romano come alessandrino?
No, fin dall’inizio del nostro percorso, non abbiamo mai posto preclusioni, verso nessuno. Semmai erano tutti gli altri ad averle verso di noi. Credo che, a Roma come ad Alessandria, ci si debba confrontare concretamente, sulle cose. Ma davvero, e senza fare la solita sceneggiata da vecchia politica. In questo senso, se le nostre soluzioni e proposte saranno accolte, dialogheremo sempre concretamente, con il Pd come con altri soggetti.
Ettore Grassano
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