Hanno scelto il 10 marzo le Donne Impresa Coldiretti Alessandria per continuare a tenere alta l’attenzione sull’importanza di alimentarsi in modo sano e corretto offrendo l’opportunità di conoscere quali sono i cibi che non devono mai mancare sulla nostra tavola.
Supportate dalla consulenza medica della dott.ssa Claudia Isaincu sono state fornite risposte e suggerimenti per modificare la propria alimentazione partendo dalla prima regola: seguire il ritmo delle stagioni per garantirsi vitamine e sali minerali ma anche proteine e zuccheri in modo assolutamente naturale.
Incontri individuali e ingressi contingentati senza rinunciare alla possibilità di assaporare i piatti preparati dai cuochi contadini di Campagna Amica e per tutti un omaggio floreale per celebrare il mese dedicato alla donna e sostenere il settore florovivaistico, che è stato uno dei più penalizzati dall’emergenza.
L’emergenza Covid non ha dunque fermato Donne Impresa Coldiretti Alessandria e l’evento “Il cibo delle donne” inserito nel calendario del Marzo Donna, che si è svolto questa mattina in collaborazione con l’Assessorato e la Consulta Pari Opportunità del Comune di Alessandria.
Nel pieno rispetto delle regole anti contagio l’iniziativa ha voluto sottolineare come i saperi alimentari appartengano da sempre alle competenze femminili. Una particolare capacità delle donne nell’impiego del cibo che è andata progressivamente modificandosi negli ultimi decenni: un’immagine diversa del proprio corpo che ha mutato il rapporto col cibo nei diversi momenti della vita e in relazione ai (pre)giudizi e agli stereotipi alimentari sapendo cogliere con sempre maggiore consapevolezza l’importanza dell’educazione alimentare.
“Abbiamo fortemente voluto questo momento, un segnale per dire che ci siamo, forti e determinate, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria. Abbiamo scelto di realizzare questo evento al Mercato Coperto di Campagna Amica e avvalerci della collaborazioni dei cuochi contadini di Terranostra per offrire una visione il più possibile completa di quello che il settore agroalimentare sta facendo, la sua straordinaria strategicità – ha affermato Silvia Beccaria, Responsabile Donne Impresa Alessandria -. Abbiamo riscritto il nostro modo di immaginare gli eventi per riuscire ad essere ugualmente presenti nel contesto sociale e nella comunità, vicino alla gente in totale sicurezza. Non ci siamo mai fermate, l’agricoltura non si è mai fermata ma è innegabile che tra i tanti modi in cui la pandemia ha impattato con le nostre vite, uno dei più evidenti riguarda la capacità del virus di accentuare le disuguaglianze e colpire dove persistono fattori di fragilità. Lo si osserva guardando al mondo del lavoro e alle categorie meno protette, o alle famiglie con meno mezzi. E lo si vede anche mettendo a fuoco l’universo femminile e sono molti gli indicatori che mostrano come una delle categorie più penalizzate dalla pandemia sia proprio quella delle donne: maggiori problemi sul lavoro perché occupate in settori più colpiti, si sono spesso fatte carico di compiti aggiuntivi durante il lockdown e la chiusura delle scuole”.
Le imprese femminili in provincia di Alessandria rappresentano un tassello fondamentale dell’agricoltura e dell’economia provinciale con una tenuta economica che garantisce solidità anche all’intero patrimonio enogastronomico.
“Nell’attività imprenditoriale agricola le donne hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità – hanno aggiunto il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. L’agricoltura, quindi, offre alle imprenditrici agricole prospettive di crescita e di futuro ed è attrattiva anche verso le più giovani che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio. Le imprese rosa, dunque, rappresentano un tassello importante della nostra Organizzazione e dell’economia regionale, ma, soprattutto, in questo difficile momento, è fondamentale supportarle per evitare chiusure che rappresenterebbero una perdita sostanziale per l’intera società”.