di Ettore Grassano
“Sono in tanti oggi a voler salire sul carro. Ma agli opportunisti, e alle trottole, diremo no grazie”. Lo dice con un sorriso, Alessandro Traverso, ma si capisce che si tratta di una scelta ben ponderata, e ovviamente condivisa con il gruppo dirigente di Fratelli d’Italia.
Traverso (libero professionista/imprenditore nel settore orafo, e attuale Presidente del For.Al) è il segretario cittadino del partito di Giorgia Meloni ad Alessandria, e tra i pochi al fianco del segretario provinciale del partito e sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi fin dall’inizio del percorso. “Sono di destra da sempre, e non mi nascondo: anche se mi fa sorridere chi, come di recente l’ex sindaco di Alessandria Rita Rossa, sui social cerca di agitare lo spauracchio dell’uomo nero, pericoloso antidemocratico. Ma se lo sanno anche i sassi che noi di Fratelli d’Italia chiediamo da anni a gran voce elezioni, perché sia il popolo a decidere come uscire da questa situazione: e sarei io l’antidemocratico? Ma mi facciano il piacere…”. Anche di questo parleremo nell’intervista.
Traverso ha tanti amici, ad Alessandria come nel Monferrato, e anche durante la nostra chiacchierata (di persona, ma a debita distanza, come i tempi impongono) non smette di ricevere messaggi di auguri di pronta guarigione: “Mi sono operato ad un’anca, un po’ compromessa dopo più di quarant’anni di calcio giocato, ovviamente senza mai tirare indietro la gamba. Ma a maggio spero di essere già pronto a rimettermi le scarpette con i tacchetti: Covid permettendo, ovviamente”.
Proviamo allora a farci raccontare dal segretario cittadino di Fratelli d’Italia come valuta i quattro anni di mandato del centro destra ad Alessandria, e cosa la maggioranza può e deve ancora fare negli ultimi 12 mesi. E poi parliamo di elezioni…
Segretario Traverso, il suo partito a Palazzo Rosso è in maggioranza, ma non disdegna di ‘pungolare’ la giunta Cuttica con qualche critica. Pensiamo alle mense, caso recente….
Diciamo ciò che pensiamo, sempre, per un atto di trasparenza verso gli elettori prima di tutto, ma anche di correttezza verso l’amministrazione che sosteniamo convintamente. Il caso mense ha fatto molto discutere in città, e il punto di vista di chi si lamenta va compreso. Noi abbiamo semplicemente chiesto se non esista ad Alessandria la possibilità di attivare un centro cottura, per evitare il disagio di 40 chilometri di trasporto del cibo da Asti ogni giorno. Non è una critica, ma un consiglio, una riflessione a voce alta…….
Che valutazione date, come Fratelli d’Italia, dei 4 anni di amministrazione di centro destra in città?
Finora sindaco e giunta hanno fatto miracoli, dato il contesto. Non voglio aprire lunghe parentesi sul passato, ma in che condizioni siano stati ereditati i conti dell’ente lo ha detto la Corte dei Conti. Si era appena riusciti ad impostare, e far approvare da chi di competenza, un serio e rigoroso piano di risanamento, quando ecco arrivare il Covid, con tutte le sue drammatiche conseguenze sanitarie, ma anche economiche. Di più, in queste condizioni, nessuno sarebbe riuscito a fare.
Però c’è ancora un anno abbondante prima delle elezioni. Covid permettendo, su cosa punterebbe?
Manutenzione strade e verde pubblico. Perché alle persone interessa il futuro, ma tutti viviamo prima di tutto nel presente, e vorremmo una città pulita, ordinata, percorribile in sicurezza non solo in centro, ma anche in periferia e nei sobborghi. Oltre a ciò, occorre progettare l’Alessandria del prossimo decennio, e quindi ben vengano città intelligente e innovazione tecnologica, per generare un salto di qualità nell’erogazione dei servizi pubblici.
Sul fronte strade e verde pubblico l’assessore Barosini sembra darsi un gran da fare, è sempre in prima linea e ha un filo diretto con i cittadini: tra l’altro, si è parlato a lungo di un suo possibile ingresso in Fratelli d’Italia….
Barosini lavora con impegno, senza dubbio. Ma la gente guarda ai risultati concreti, alle buche di fronte a casa, o alle erbacce nei fossi e al giardino pubblico. E’ sicuramente una sfida che riparte ogni settimana, e non bisogna mollare. Quanto alle voci, ne girano tante: Barosini è un alleato di giunta, ma non fa parte di Fratelli d’Italia, e ha avuto un altro percorso politico.
Fronte smart city e dintorni: i progetti del Gruppo Amag e del suo Presidente Arrobbio potranno dare una svolta ad Alessandria?
Noi crediamo fortemente all’innovazione tecnologica come asset strategico, e il nostro assessore nella giunta Cuttica, Cherima Fteita, in questi quattro anni ha lavorato benissimo su questo fronte. Le sinergie con Amag saranno fortissime: non basterà certamente un anno, ma è fondamentale che il percorso sia stato avviato, e che si vada nella direzione di un’Alessandria 3.0, radicalmente trasformata e, grazie all’innovazione dei servizi di pubblica utilità, anche più attrattiva sul fronte di nuovi insediamenti produttivi.
Più volte in questi quattro anni si è avuta la netta impressione che tra il vostro assessore Fteita e il vostro consigliere Castellano non ci fosse grande feeling. Entrambi raccontarono anche la loro versione a CorriereAl. Lei che fa, il paciere?
(sorride, ndr) In ogni famiglia può esserci qualche tensione, l’importante è che poi prevalga sempre l’interesse generale, e così mi pare sia sempre avvenuto. L’assessore e il consigliere hanno ruoli diversi, e ognuno fa la sua parte. Se poi siano più o meno amici è fattore secondario.
Lei invece nei mesi scorsi non ha mancato di polemizzare aspramente con l’ex sindaco Rossa: avete fatto pace?
Veramente è la consigliera Rossa che mi ha fortemente attaccato su social e giornali amici: io ho subìto, anche con una certa galanteria se mi permette. Scherzi a parte, per me il Fascismo è una pagina del passato italiano con cui confrontarsi senza ipocrisie e vigliaccherie, e mi sembra non solo strumentale, ma addirittura ridicolo cercare di usare quest’argomento per screditare l’avversario politico. Ho sempre espresso idee tradizionaliste e nazionalconservatrici, ma l’etichetta fascista è un comodo marchio per squalificare chi dissente e metterlo fuori gioco. Ci sono idee e principi che attraversano il Fascismo ma venivano da lontano, e oltrepassano la sua parabola storica.
Parliamo di futuro invece, Segretario Traverso: le elezioni del 2022 si avvicinano, e in città sono tanti i nomi di politici e amministratori, anche del recente passato, che vengono dati ‘in quota’ Fratelli d’Italia: qual è la situazione, ad oggi?
Fratelli d’Italia si aspetta una crescita importante di consensi, anche perché tutti i sondaggi evidenziano come gli elettori, da nord al sud, stiano mostrando di apprezzare la coerenza e la trasparenza di Giorgia Meloni. Ma per esperienza dico sempre attenti, contano i voti nelle urne e non i sondaggi. Ad Alessandria puntiamo ad un risultato di lista a due cifre, e in questa fase il confronto è aperto in tante direzioni: certamente anche con ex amministratori, ma senza trascurare la società civile, e l’apertura a persone che hanno voglia di impegnarsi, anche ex novo. Con la massima attenzione però al percorso non solo politico ma anche personale di ognuno: etica, trasparenza, coerenza rispetto alle scelte del passato sono valori da cui Fratelli d’Italia non intende prescindere.
No all’assalto alla diligenza insomma. Facciamo qualche nome: il vostro capolista sarà Fabrizio Priano?
Priano è un dirigente del partito, è stato nostro candidato alle Regionali del 2019, ed è responsabile della cultura a livello piemontese. Quindi certamente sarà uno dei nostri candidati di punta. Così come naturalmente sarà per l’assessore Fteita e il consigliere Castellano, se vorranno ripresentarsi. Altri nomi non gliene faccio, sarebbe prematuro. Saremo leali alleati e sostenitori del sindaco Cuttica, che credo abbia le carte in regola per proporsi per un secondo mandato, decisivo per realizzare i tanti progetti sin qui avviati. Però lo dico chiaramente: se così non fosse, se cioè per qualsiasi motivo Gianfranco Cuttica decidesse di non riproporsi come candidato sindaco, beh in quel caso diremo sicuramente la nostra: e abbiamo anche un bell’asso nella manica, in realtà.
Inutile chiederle quale, ovviamente…
Sì, parlarne ora sarebbe assolutamente prematuro.