di Graziella Zaccone Languzzi
Oggi vi racconto (autorizzata dalla protagonista della vicenda) la ‘crociata’ dell’alessandrina Gianna Calcagno (Commissario Circoscrizione Nord Alessandria nel dopo alluvione del 1994) per ottenere che chi accudisce quotidianamente una persona fragile, quindi diversamente abile, possa essere vaccinato contemporaneamente al disabile, per evitare di ammalarsi e poter così continuare ad accudire il congiunto o assistito.
Nel caso della Dott.ssa Calcagno si tratta del marito, non vedente assoluto.
Gianna Calcagno, non nuova a simili battaglie civili, lo sta facendo non solo per se stessa, ma per tutti coloro che vivono la stessa situazione.
Per questo ha cercato di interessare la Regione Piemonte, e gli eletti in Parlamento sul territorio alessandrino che potessero segnalare questa emergenza ai Ministri della Disabilità e della Salute, per sensibilizzarli.
La Dott.ssa Gianna Calcagno è una “combattente” e non si arrende mai, la conosco da anni e ho seguito questa vicenda dall’inizio tenendomi aggiornata sui suoi passi, ricevendo piccole speranze a qualche delusione. Lei stessa mi ha autorizzato a portare alla conoscenza della pubblica opinione il percorso finora compiuto, con la speranza che la politica arrivi ad ottenere dal Ministro della Salute Roberto Speranza una postilla da aggiungere ai regolamenti vaccinali sui diversamente abili, che dovrebbero avere priorità assoluta sul fronte vaccini, per sé e per i famigliari che li assistono.
I fatti: il 21 febbraio 2020 la Dott.ssa Calcagno ha accompagnato il marito Elio, completamente cieco, e la cognata, entrambi ultraottantenni, all’Ospedale di Alessandria per il vaccino dei congiunti, prendendo atto della gentilezza e delicatezza nel comportamento degli operatori a questo scopo. Al contempo ha chiesto se fosse previsto il vaccino anche per lei, perché dovendo assistere e accudire in tutto una persona completamente cieca, e accompagnarla alle visite mediche, se si ammalasse di Covid la preoccupazione sarebbe di non poter più assistere il marito. L’Ospedale ha risposto di no, dovendo rispettare le regole ministeriali, ed è a quel punto che Gianna Calcagno ha deciso di intraprendere la sua crociata.
Ha interpellato l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Alessandria, ma molto probabilmente anche loro stanno attendendo risposte. A seguire ha telefonato e inviato una email alla Regione Piemonte e la risposta che è arrivata dalla Segreteria dell’Assessore Luigi Genesio Icardi è stata questa: “Le indicazioni sulle priorità dei soggetti da vaccinare, così come i vaccini da utilizzare, sono decisi dalla Struttura Commissariale (Arcuri) in accordo con il Ministero della Salute, che si occupano della campagna e delle strategie di vaccinazione sulla intera popolazione”.
Non soddisfatta la Dott.ssa Calcagno ha deciso di rivolgersi a due parlamentari alessandrini eletti alla Camera dei Deputati, che sono tra l’altro entrambi capogruppo dei rispettivi partiti. Il giorno 23 febbraio ha quindi contattato l’on. Riccardo Molinari (Lega) e l’on. Federico Fornaro (LEU).
La Lega nel Governo Draghi esprime il Ministro alla Disabilità, l’On. Erika Stefani, e LeU esprime il Ministro della Salute Roberto Speranza, quindi il massimo che si potesse sperare per avere attenzione sul problema. Sempre il giorno 23 febbraio, tramite l’On. Riccardo Molinari, Gianna Calcagno riceve un messaggio dal Ministro Erika Stefani, che comunica quanto segue: “ Il primo atto ufficiale come ministro condiviso con le due federazioni maggiormente rappresentative della disabilità, è stato quello di inviare una lettera al collega Roberto Speranza per sollecitare la platea delle persone con disabilità che dovranno avere insieme ai loro familiari, caregiver e assistenti personali, la priorità nella vaccinazione” . Il messaggio del Ministro Stefani continua, ma cito l’ultima parte che ritengo importante: “ Continuerò ad insistere su questa linea in tutte le sedi istituzionali, come ribadito ieri nella riunione del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, certa che non mancherà la sensibilità da parte del Ministro Speranza su un tema così importante”.
Il giorno 24 febbraio, sempre dalla segreteria dell’On. Riccardo Molinari, la Dott.ssa Calcagno riceveva copia di una lettera di tre pagine indirizzata al Ministro della Salute Roberto Speranza, firmata dalla Sen. Paola Binetti e dalll’On. Lisa Noja della Lega.
Il giorno 27 febbraio esce sul quotidiano Avvenire l’articolo che riprende parti del contenuto della lettera del Ministro Erika Stefani: “Vaccini, la ministra Stefani: i disabili e chi li assiste abbiano la priorità. In una lettera al ministro della Salute Speranza l’appello per una soluzione che valga per tutte le Regioni”.
L’articolo comincia così: “Campagna vaccinale a rilento, con i disabili che vivono nella loro famiglie ancora in attesa di essere sottoposti alla somministrazione insieme ai parenti o alle badanti che li assistono” .
Prendo atto che su il fronte del Ministro alla Disabilità Erika Stefani la Dott.ssa Calcagno ha ottenuto risposte immediate su interessamento dell’On. Riccardo Molinari (Lega).
Ora il passo successivo quindi: ossia tocca al Ministro della Salute, Roberto Speranza (LeU), opportunamente informato e sollecitato, completare il pezzo mancante. Anche su quel fronte la Dottoressa Calcagno si è mossa, interpellando nella stessa data, il 23 febbraio, l’on. alessandrino Federico Fornaro. Ad oggi rimane in attesa di una qualche risposta in merito: speriamo bene, essendo il Ministro della Salute a poter e dover decidere su questa delicata questione.