di Ettore Grassano
Il Consorzio per la formazione professionale nell’alessandrino, grazie a innovazione tecnologica e Fad, ha saputo gestire la pandemia, e scommette sul futuro
“Sono qui dal 2002, e in vent’anni la formazione professionale, sia per studenti in obbligo formativo sia per adulti, passi in avanti ne ha fatti davvero tanti. For.Al, in particolare, è oggi una vera eccellenza, non solo su scala alessandrina, ma almeno regionale. E non ci fermiamo mai, perché è il mercato della domanda e dell’offerta ad esigere evoluzione costante”.
Veronica Porro è una manager dal modo di fare gentile e garbato, da cui traspare però forte consapevolezza, e passione per il suo mestiere. Impegnata nel settore formazione fin dai primi passi post laurea, il cammino della manager milanese si è incrociato con quello di For.Al quasi per caso, ormai vent’anni fa, e da allora il Consorzio per la formazione professionale nell’alessandrino, vera ‘nave ammiraglia’ del settore per la nostra provincia, è diventata casa sua: “ormai, tra social e rete, il tempo di lavoro come fai a misurarlo? Io comincio a rispondere a messaggi alle 7 di mattina, e alle 21 spesso sono ancora al pc: il covid poi ha ulteriormente complicato le cose, ma è stata anche una bella palestra, un acceleratore di innovazione”.
Scopriamo allora, in questa intervista, cos’è davvero oggi il For.Al, con i suoi 5 soci pubblici e 8 privati, le sue 4 sedi (Alessandria, Valenza, Casale Monferrato, Novi Ligure), 35 dipendenti, 83 collaboratori e oltre 500 studenti, dai 14 anni all’età adulta. E in quali direzioni intende muoversi per essere sempre di più una moderna ‘cinghia di trasmissione’ tra il mondo della formazione scolastica e professionale e quello del lavoro.
Dottoressa Porro, il suo nome nelle cronache locali è sinonimo di For.Al ormai da tanti anni: quando è cominciato il suo percorso al Consorzio?
Non so se si possa parlare di destino, o di semplice casualità. Dopo la laurea ho cominciato a lavorare nel settore della formazione aziendale, a Milano. Un’attività ricca di stimoli e soddisfazioni, ma quando per scelte di vita mi sono trasferita a vivere a Novi Ligure la quotidianità del pendolarismo aveva naturalmente i suoi lati negativi. Per puro caso, appunto, nel 2002 un compagno di viaggio in treno mi segnalò un’inserzione Publikompass in cui si diceva che una primaria realtà formativa della provincia di Alessandria cercava una figura per la guida delle sedi di Novi Ligure e Valenza. Risposi all’annuncio, partecipai alle diverse fasi della selezione, e mi fu proposto l’incarico di responsabile delle due sedi del For.Al che ho citato.
Quasi vent’anni dopo, lo rifarebbe?
(sorride, ndr) sicuramente sì: all’epoca non nego che qualche riflessione la feci, tra me e con le persone più care: si trattava di lasciare un incarico sicuro e di qualità, in centro a Milano, per accettare una nuova sfida in provincia. Ma oggi sono contenta della mia scelta, perché davvero nel tempo abbiamo costruito una squadra di valore, raggiungendo traguardi importanti, che sono ancora di tappa. Il meglio credo debba ancora venire…
Ci racconti cos’è oggi il For.Al…
Siamo una realtà all’avanguardia regionale sul fronte della formazione, che ha saputo evolvere e rinnovarsi nel tempo. Penso in primo luogo ai grandi cambiamenti che abbiamo saputo apportare sul fronte dell’offerta formativa, che negli anni è stata razionalizzata, e al contempo potenziata e diversificata. Ma al contempo ritengo fondamentale anche l’evoluzione che c’è stata sul fronte tecnologico: che per fortuna avevamo già in gran parte implementato prima dell’esplosione dell’epidemia Covid-19: al For.Al la Fad, ossia Formazione a distanza, era già solida realtà da qualche anno, e questo ci ha permesso di affrontare l’emergenza in maniera serena, senza alcuna interruzione di servizio, e di attività.
Partiamo dall’offerta formativa: quattro sedi territoriali, che sono anche altrettanti poli di specializzazione, in una sorta di rete formativa che va ad abbracciare tutta la nostra provincia…
E’ esattamente così. Abbiamo fatto una scelta precisa: sarebbe stato dispersivo riprodurre in più sedi la stessa offerta formativa, magari analoga o quasi rispetto a quella di altre scuole presenti sul territorio. Molto più qualificante (e i risultati lo stanno ampiamente dimostrando) puntare su una forte diversificazione, e specializzazione. Specializzazione peraltro già esistente storicamente a Valenza (in stretta collaborazione con il distretto orafo) e a Novi Ligure (focus su meccanica ed elettronica). A Casale Monferrato, pur senza scordarci dell’identità legata all’industria del freddo, abbiamo implementato ad esempio un’area di corsi dedicati alle accpnciatrici, e all’interno di quell’universo abbiamo un focus, molto apprezzato, sulle parrucche oncologiche, in stretta collaborazione con Asl e ospedali del territorio.
E Alessandria? La nuova sede a Palazzo Pacto si presenta come moderna e accogliente…
Lo è, in effetti. Abbiamo investito molto in tecnologie, e abbiamo deciso di focalizzare la sede alessandrina sulla formazione professionale per adulti, e aziende. Concentrando invece i corsi scolastici per studenti dai quattordici ai diciotto anni a Novi Ligure. Ad Alessandria abbiamo anche tutta la filiera di corsi per operatori socio sanitari, gli Oss, che rispondono ad una precisa esigenza del mercato del lavoro, ancor più in epoca Covid, ma a dire il vero anche prima.
Esigenza che fa spesso molto discutere: tra gli addetti ai lavori c’è chi sostiene che il Piemonte, al contrario di altre regioni, non forma un numero sufficiente di Oss, costringendo gli aspiranti operatori sanitari a spostarsi in altre regioni, a loro spese…
La situazione è un po’ più articolata. La Regione Piemonte finanzia un certo numero di posizioni formative per Oss ogni anno, e si può discutere se il numero sia congruo o meno: non decide For.Al, chiaramente. Però va precisato che nulla impedisce alle cooperative del settore sanitario, magari in maniera congiunta, di contattarci e co-finanziare un corso, iscrivendo le persone che faranno poi da loro lo stage obbligatorio. Insomma la strada per formare nuovi Oss esiste: anche se è vero che il Piemonte, al contrario di altre regioni, non prevede la possibilità per i singoli privati di partecipare al corso pagandone di tasca propria i costi.
Dottoressa Porro, parliamo di formazione a distanza, stranota con l’acronimo Fad: quanto vi ha aiutati durante la pandemia? E quanto peserà nel post Covid-19, che tutti auspichiamo possa arrivare presto?
Le nuove tecnologie di rete si sono rivelate fondamentali negli ultimi 12 mesi, da quando è esplosa la pandemia. In maniera lungimirante For.Al aveva già fatto investimenti importanti, e avere già a disposizione una piattaforma in grado di supportare e ‘allineare’ personale docente e non docente, e di raggiungere in maniera pervasiva ed efficace tutti i nostri oltre 500 studenti, è stato fondamentale. Anche se va precisato: dallo scorso settembre i nostri laboratori, in tutte le sedi, hanno ripreso piena attività in presenza, sia pur con tutti gli accorgimenti (mascherine, gel, protezioni in plexiglass, turni scaglionati) che sono fondamentali in questa fase. Ma è chiaro che, se le lezioni teoriche possono essere fatte ‘a distanza’ (con i docenti in sede, che parlano davanti al pc), la formazione sul campo non può prescindere dall’utilizzo degli strumenti, e dall’interazione reale con i docenti. Peraltro è evidente che gli studenti, fino almeno alla maturità, ma anche all’università, hanno bisogno di stare insieme, di fare esperienze quotidiane di vita, per cui la Fad non sarà mai sostitutiva della scuola tradizionale, ma un supporto in più. Ancora più utile, naturalmente, se parliamo di formazione professionale per adulti, e aziende.
Quindi continuerete ad utilizzare le tecnologie per la formazione a distanza, anche post Covid?
Assolutamente sì, e non solo per la formazione: ci siamo resi conto che tante riunioni dirigenziali e tecniche, tra personale che opera nelle diverse sedi, o con la stessa Regione, possono essere condotte a distanza, ottimizzando tempi e risorse.
Dottoressa, diamo uno sguardo ai vostri docenti: chi sono? Come vengono selezionati?
Su 35 dipendenti del For.Al, i docenti sono circa la metà. Ma sono docenti anche la maggior parte dei nostri 83 collaboratori a progetto, per cui complessivamente parliamo di un team poderoso, davvero ricco di competenze. La vastità e flessibilità della nostra offerta formativa ci consente, e impone, di cercare via via sul mercato le figure più idonee e qualificate: anche se la maggior parte dei docenti vive dunque in provincia di Alessandria, ci sono non pochi casi di Professori che vengono individuati e ingaggiati in base alla loro professionalità specifica, anche da molto lontano. Ecco dunque, una volta di più, l’importanza dei corsi di formazione a distanza, a prescindere dalla pandemia.
Ex allievi e customer satisfaction, per usare un termine aziendale: ForAl con i suoi oltre 500 iscritti annui ha già ‘sfornato’ migliaia e migliaia di diplomati e specializzati. Avete un feedback dal mercato?
Il feedback deve essere costante e aggiornato: è una delle caratteristiche di un moderno Consorzio di Formazione Professionale, rispetto ad una scuola di arte e mestieri vecchio stampo. Studiamo i flussi occupazionali, manteniamo per quanto possibile contatti costanti, monitoriamo. E i risultati, ovviamente pur diversificati per settori e condizionati dall’andamento del mercato del lavoro, sono estremamente positivi e soddisfacenti.
Il For. Al in sintesi
SOCI PRIVATI
A.P.I. Associazione Piccole e Medie Imprese Prov. Alessandria
Associazione Libera Artigiani della Prov.Alessandria
Unione Industriale della Provincia di Alessandria
CE.SVI.P. Centro Sviluppo Piccola e Media Impresa
Collegio Costruttori Edili –ANCE Alessandria
Confsolidarietà Coordinamento Diocesano Attività Religiose
Consorzio Eurosviluppo S.C.
Associazione Libera Artigiani della Provincia di Alessandria
SOCI PUBBLICI
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Alessandria
Comune di Alessandria
Comune di Casale Monferrato
Comune di Novi Ligure
Comune di Valenza
DIPENDENTI TOTALI N. 35
COLLABORATORI TOTALI N. 83 (occasionali, liberi professionisti e co.co.co)
ANNO FORMATIVO 2020/2021 ISCRITTI AI CORSI
ALLIEVI ISCRITTI FOR.AL DI ALESSANDRIA N.101
ALLIEVI ISCRITTI FOR.AL DI CASALE MONFERRATO N. 130
ALLIEVI ISCRITTI FOR.AL DI NOVI LIGURE N.117
ALLIEVI ISCRITTI FOR.AL DI VALENZA N. 158
TOTALE ISCRITTI A FOR.AL N. 506