Coniugare il rilancio dell’industria automobilistica italiana e contribuire alla salvaguardia ambientale. Sono i due obiettivi che si propone l’emendamento alla legge di Bilancio presentato alla Camera dei deputati dal presidente del Gruppo Parlamentare della Lega-Salvini, on. Riccardo Molinari.
Molinari per favorire lo sviluppo dell’Automotive nazionale ritiene necessario a partire dal 1 gennaio 2021 imporre alla Pubbliche Amministrazioni, che devono acquistare o noleggiare autoveicoli per l’adempimento dei loro compiti, di scegliere prodotti costruiti in Italia.
“La norma – spiega Molinari – ha lo scopo di sostenere un comparto industriale che in Italia conta su circa trecento aziende e occupa oltre250 mila addetti partecipando con percentuali significative al Pil e all’Export”.
Il mondo dell’Automotive è caratterizzato da una forte concorrenza internazionale che impone attenzione alla situazione del settore alle prese con gigantesche trasformazioni come lo sviluppo delle motorizzazioni elettriche che molti studiosi hanno paragonato al cambio tra la trazione animale e la termica avvenuto tra fine 800 e inizio 900.
“Si tratta – aggiunge Molinari – di un comparto che ha vissuto in modo massiccio il decentramento produttivo verso Paesi dal costo del lavoro basso e dalla protezione sociale ridotta e a questo fenomeno Nazioni di antica industrializzazione e nostri concorrenti come gli Usa, la Francia e la Germania hanno risposto creando meccanismi di incentivazione per il ‘rientro’ delle industrie sul rispettivo territorio nazionale o conservando significative presenze nell’azionariato delle più grandi Imprese. Anche l’Italia deve fare la sua parte”.
La seconda parte dell’emendamento di Molinari vuol favorire il made in Italy nell’ambito dell’intero mercato automobilistico domestico sotto forma di incentivi per imprenditori e imprese che acquistino anche in locazione finanziaria veicoli ecologici (motori a metano, gas naturale liquefatto, ibridi, elettrici, termici Euro 6) prodotti in stabilimenti italiani.
L’emendamento propone al Governo di stanziare 300 milioni di Euro per il 2021 e altrettanti per il 2022 che si trasformeranno in un contributo pari al 10 per cento del costo del veicolo fino ad un massimo di 8000 Euro. Per ottenere il contributo sarà necessario rottamare il vecchio veicolo del quale si deve essere proprietari da almeno 12 mesi.